il problema più grave della Lazio degli ultimi anni è stato la mancanza di autostima e convinzione: reja attualmente sta lavorando per eliminare questo problema, lo considera prioritario e io direi che c'ha proprio ragione.
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e del resto il Catania è andato a S. Siro con lo stesso atteggiamento nostro: primo obiettivo non perdere, siamo alla quarta, non ho bisogno di vincere a tutti i costi, quindi guardinghi e prudenti, cercando di sfruttare le disattenzioni e le smagliature tattiche avversarie.
lo stesso identico atteggiamento è riuscito a provocare due partite molto diverse per come si è comportato il Milan, più spregiudicato con i siciliani e molto di meno con noi.
Gesu', son d'accordo sulle considerazioni che fai circa il diverso approccio alle gare del milan.
Nonostante tutto a 48 ore dalla gara continuo a essere deluso proprio dall'atteggiamento della Lazio, che ho trovato ballardiniana, bloccata, costruita per lo 0-0.
Scrivi di mentalità, nella prima citazione.
Ho visto la partita in tv e la prima immagine dopo il fischio finalle è stato l'abbraccio felice, grintoso e liberatorio, con tanto di "dammi il cinque", tra Reja e Radu.
Come se avessimo vinto...
Quell'abbraccio va in tutt'altra direzione rispetto alla costruzione di autostima e convinzione: secondo me è un indicatore chiaro di una mentalità da provinciale, che ti porta a festeggiare un pareggio contro una grande come fosse una vittoria.
Circa poi il grassetto.
Se non provi a vincere alla quarta giornata, con una classifica ancora informe, sconclusionata, corta, allora quando? Senza contare che le due vittorie consecutive ti avevano dato una bella tranquillità e un buon bottino.
Secondo me era questo il momento di osare; tutta la serie A è racchiusa in una manciata di punti, tu hai già la sicurezza di stare a 6 punti, saldamente nella colonna di sinistra, tra avere 6 o 7 punti non ti cambia la vita...
Beh, provaci con convinzione.