“E’ una partita che vale per continuare quello che abbiamo fatto fino ad ora - esordisce il tecnico - Mercoledì ho parlato chiaramente ai ragazzi, dobbiamo fare una prestazione di tensione e voglia di fare bene. In settimana abbiamo lavorato bene e ieri abbiamo fatto questo bel ritrovo per stare insieme. Questo pranzo ci ha permesso di fare gruppo con tranquillità, ora ci auguriamo che questo “asado” non resti sullo stomaco. Considerando le caratteristiche dell’Udinese dobbiamo essere leggeri e veloci”.
"Non sono d’accordo con chi dice che la stagione è stata fallimentare – prosegue il tecnico -, Da quando sono arrivato abbiamo ottenuto buoni risultati con belle prestazioni. E’ chiaro che in principio le aspettative erano diverse, ma dobbiamo essere realisti, visto dove eravamo arrivati potevamo anche retrocedere. Ho fatto i complimenti ai ragazzi, anche a chi non ha giocato molto, che ha dato un apporto importante. Tirando le somme ci sono molti aspetti postivi ed è da qui che bisogna ripartite. Ci sono dei punti di partenza importanti, poi vedremo se c’è da fare qualche inserimento per aumentare la qualità. Non si devono fare acquisti tanto per prendere qualcuno, si deve fare un mercato di giovani in ottica futura. Io posso dare solo dei pareri tecnici, possono indirizzare le scelte, nei prossimi giorni dovrò parlare con il presidente. Il mio compito è questo, poi per quanto riguarda le strategie economiche decide lui”
L'obiettivo è ripartire dallo stesso zoccolo duro…
“E’ auspicabile, poi però ci sono difficoltà da affrontare, come è avvenuto negli ultimi due anni. La cosa importante è dare un indirizzo tecnico-tattico e strategico, di atteggiamenti e comportanti. Tutti i calciatori della rosa devono avere una collocazione importante. Secondo me la Lazio deve ripartire da zero, ogni componente deve sentirsi importante. Non mi piace quando un giocatore sta in una società senza sentirsi addosso la maglia, deve sentirsi parte in causa. Poi è chiaro che devi dargli delle, credibilità, tecnica e societaria. Deve avere il piacere di giocare in questo contesto. In base alle mie esperienze mi piacerebbe che i giocatori sposino il progetto Lazio, che deve guardare al futuro. Ci auguriamo che questo indirizzo arrivi a segno. Ovvio che poi nel corso del mercato ci sono delle richieste che possono cambiare le carte in tavola, c’è la difficoltà di centrare gli obiettivi che ti sei prefissato, possono esserci giocatori che sarebbero dovuti restare ma che alla fine partono. A me farebbe piacere che gran parte di questi restassero, per avere un a base solida”
Con la società ha già iniziato a parlare nello specifico di queste cose?
“No, ci siamo solo parlati telefonicamente, abbiamo fatto una panoramica generale, mai non abbiamo focalizzato ruoli e cessioni. Sicuramente la mia volontà è avere un nucleo di giocatori preciso ed andare avanti con quelli. Mi piacerebbe che chi non ha trovato spazio in questa stagione vada a giocare in altri club. Ma dal punto di vista dei comportamenti non posso lamentarmi, anche i giocatori più emarginati come Manfredini e Bonetto mi hanno ringraziato per il rapporto”
Ci sono giocatori che torneranno dal prestito. Li consoce? Per esempio di Zauri che ne pensa?
“Non serve conoscere Zauri, è un giocatore che per ruolo e qualità può interessare. Se la Sampdoria non dovesse essere interessata al riscatto ben venga. Per gli altri ho chiesto informazioni, soprattutto per coloro che hanno giocato in divisioni minori. Ci sono molti giovani che rientrano e potrebbero essere di prospettiva, ma dipende da quanti giocatori usciranno”
Giocatori come Zàrate che in questa stagione sono scesi in campo di meno, il prossimo anno potrebbero trovare più spazio?
“Conoscete il rendimento di Zàrate nella scorsa stagione. Da quando sono arrivato io ho fatto solo una valutazione sul campo, sugli allenamenti e le prove tattiche. I giocatori che mi danno sicurezza e mi dimostrano che si impegnano al cento per cento hanno la mia totale disponibilità e comprensione. Un allenatore non deve fare un discorso di cuore, ma di testa. Gioca la gente che mi può dare un certo tipo di rendimento. Questo deve essere il mio compito. Qui ci sono dei giocatori che apprezzo molto, ma devo tenere in considerazione caratteristiche che e qualità. Per quanto riguarda Zàrate e Foggia se ne riparlerà a mercato finito, quando si deciderà l’assetto tattico di base. Con il 3-5-2 ci troviamo benissimo, abbiamo trovato sicurezze, ma il progetto definitivo si potrà fare solo alla fine”
Qual è secondo Edy Reja il posto della Lazio nel calcio italiano?
“Come prima stagione almeno da metà classifica in su. Se ci saranno opportune modifiche si dovranno tenere considerazione anche eventuali problemi di adattamento ed inserimento. A volte si pensa di aver fatto squadra competitiva, poi possono subentrare problemi. Considerando il valore della squadra attuale ed eventuali inserimenti, mi auguro di centrare almeno il piazzamento in Europa League”
Floccari rientrerà nei piani?
“Sono valutazioni della società, io posso dare solo dei pareri tecnici. Floccari ha dimostrato di avere buone qualità, ma se non ci sarà lui troveremo qualche altra soluzione”
Quali sono i reparti da rinforzare?
“A metà campo necessitiamo di giocatori adatti, ma anche davanti abbiamo bisogno di qualche cosa. Il reparto che mi preoccupa di meno è la difesa. Quando dico metà campo intendo anche le corsie esterne, anche se lì dovremo capire se partirà Kolarov”
Cruz sembra intenzionato a smettere. Ha già parlato con lui?
“Lui ha questa mezza idea di ritirarsi, ma non è definitiva. Lunedì e martedì ne riparleremo prima di andare via. Parlerò con tutti i ragazzi, io dirò le mie idee e vorrò sentire le loro”
Ma ha avuto la sensazione che qualcuno abbia già la testa lontano dalla Lazio?
“Nessuno, penso che questi giocatori desiderano tutti far parte della Lazio. Poi le strategie societarie possono essere diverse, la cosa importante è che tutti abbiamo gratificazioni”.