Abbiamo già perso.
Guardiamo in faccia la realtà, anche nel caso di un'improbabile vittoria in campo, abbiamo perso!
Ci sarò come sempre ma questa volta non porterò i cuccioli. Non li porterò perché mi vergogno dello spettacolo che daremo all'Olimpico.
Non voglio che vedano la roma giocare in casa una partita che dovrebbe giocare in trasferta e la nostra tifoseria abdicare al ruolo di padroni di casa.
Giochiamo in casa ma i giocatori con l'aquila sul petto, verranno fischiati e derisi per 90 minuti. Olimpia non volerà e l'inno verrà coperto dai loro cori (di merda).
Non voglio che veda la nostra curva vuota e rancorosa mentre la curva sud sarà piena, perché sarà piena, per incitare la loro squadra di merda, sventolare le loro bandiere di merda e fare i loro cori. Sempre di merda, s'intende.
Il derby è una partita che si può vincere o perdere. Una sconfitta, anche la peggiore, non è mai definitiva: c'è sempre una rivincita (eccetto il 26/5). Anche dopo il derby del 5 a 1, quello con Nesta negli spogliatoi e Baggio dietro Cafu (non di fianco o davanti, dietro), non mi sono sentito sconfitto, deluso e arrabbiato ma non sconfitto. Sul 3 a 0 partì una sciarpata da brividi: diecimila sciarpe biancocelesti al cielo e l'inno cantato come una sola voce, come a dire state vincendo una partita ma noi siamo la Lazio e voi siete sempre la solita merda.
Questa volta invece abbiamo perso. Loro saranno i padroni nel nostro stadio e noi guarderemo la partita di nascosto da qualche parte come dei carbonari.
Colpa di Lotito, di Gabrielli, di Paglia e Scarcelli o magari è tutta colpa mia.
Abbiamo perso e andrò da solo al derby per nascondere a mio figlio la sconfitta.
'cci vostra!