Bè è quella avuta in eredità dalla mia famiglia. Posso tifare solo Lazio. Nonostante tutto.
Prendo questo messaggio perché me lo sono chiesto tante volte e non è rivolto a te in particolare.
La Lazio , la cosa più importante tra le meno importanti , la Lazio una cosa così bella in mano ad un ambiente così brutto fatto di fascisti, razzisti, fatto di giocatori che salutano con la mano a paletta, da Di Canio a Radu per rimanere solo ai tempi nostri, una squadra che ha un presidente connivente con i fascisti al governo, un intrallazzatore della peggiore specie, un falconiere come diceva Splash, mandato via solo perché ha mostrato l’uccello e non era Olympia, una curva che ha mostrato negli anni d’oro e di merda croci celtiche, che canta Ragazzi di Buda, che infila la parola ebreo in ogni coro di dileggio, che appena esci dal GRA e vai da San Marino alla Groenlandia e sanno che sei della Lazio ti etichettano come fascista, che la Lazio è Nazio, mi spiegate senza polemica come fate a tifarla?
Per i nonni che vista l’età che abbiamo si sono fatti magari il ventennio con la spilla PNF sulla giacca (non tutti, ma non credo nessuno), che magari per lavorare avevano la tessera del partito, e qualcuno era pure a Piazza Venezia? (Non tutti, ma nemmeno nessuno anche se conosco direttori di banca che non hanno preso la tessera che non salutavano i colleghi con la mano a paletta, ma si sono visti ammazzare il figlio di 15 anni dai partitini il 2 maggio del 1945)
Perché mandare Floriani lontano dalla Lazio è cosa buona e giusta (a scanso di equivoci : più che giusta) ma i soldi però facciamoceli ipocritamente dare (pecunia non olet)
Davvero lo chiedo per capire la coerenza di tutto questo.
E i commenti fasciati gne gne cosa apportano, cosa dicono.
Un grande presidente disse: “non importa di che colore sia il gatto , basta che mangi il topo “: qui invece se non dichiari che Floriani va anche lui appeso a testa in giù sei automaticamente fascista su Marte.
Qui, uno spazio che rivendica la libertà, di espressione sempre nel rispetto, certo, delle regole, possibile confrontarsi senza il timore che se non ti uniformi ad un certo modo di pensare sei etichettato fascista di default?