Forse la sua immediata esplosione è stata per lui un boomerang.
Non aveva ancora compiuto 18 anni quando segnò il primo gol all'esordio in Premier. Le aspettative improvvisamente crebbero a dismisura. L'italiano emigrante che fa impazzire la tifoseria di una delle più grandi squadre al mondo, poi il paragone, ovvio, con Giuseppe Rossi (in quel periodo stava già facendo ottimamente al Villarreal), con l'idea di superarlo, ovvero di convincere Ferguson a rimanere nel Manchester e diventare titolare a fianco di alcuni mostri sacri del calcio moderno (Rooney, Giggs, Cristiano Ronaldo, Scholes...). Un sogno, una favola moderna.
Forse le eccessive attese lo hanno stritolato e, forse (non conosco il ragazzo), la testa lo ha tradito. Il passaggio alla Samp è stato poi (per il momento) il colpo di grazia. Probabilmente sarà arrivato in Italia con la voglia di spaccare il mondo, di far vedere come un esordiente con gol in Premier (il campionato più ricco, più seguito e oramai più bello al mondo) potesse superare in carrozza lo scoglietto Serie A, ringraziare e tornare a vivere nel sogno Manchester. La dura realtà italiana e (attuale) doriana lo hanno riportato sulla terra con effetti direi disastrosi. Inoltre questo sbolognamento senza tanti giri di parole di Ferguson odorano di pesante mazzata alla sua autostima. Come dire: "Grazie ragazzo, ma in questi 6 mesi mi hai fatto ricredere su quanto pensassi di te. Ciao e ora trovati un'altra squadra".
A proposito di giovani emigranti. Ma un Fabio Borini come vi sembra?