Scudetto 1914-15, una strana storia.

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Offline DajeLazioMia

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Scudetto 1914-15, una strana storia.
« il: 29 Mag 2015, 15:45 »
Che ne pensate?

ROMA - Il Piave mormorava calmo e placido al passaggio dei primi fanti il 24 maggio… Per molti è semplicemente la Canzone del Piave, per altri rappresenta l’inno patriottico dell’interventismo italiano nella prima guerra mondiale, per lo sport nazionale, tuttavia, costituì puranche la colonna sonora dei titoli di coda che scorsero su ogni attività agonistica della stagione 1914/1915. La ragion di stato, infatti, fece sì che il 20 maggio 1915 il Governo ottenesse “pieni poteri” dal Parlamento in vista dell'imminente ingresso dell’Italia nel conflitto mondiale, che il 22 maggio venisse formalmente dichiarata la “mobilitazione generale” e che, in ambito calcistico, il 23 maggio la FIGC decretasse per l’effetto “l'immediata sospensione del campionato”: tant’è che quella domenica gli arbitri anziché fischiare l'inizio delle partite dovettero leggere ai giocatori il comunicato federale che per l’appunto ordinava la sospensione di ogni competizione (secondo alcune fonti, tuttavia, non tutte le partite delle categorie inferiori risultarono sospese: la finale del campionato di Terza Categoria Alta Italia Olona-Stelvio sembrerebbe essersi regolarmente disputata…). All’epoca il massimo campionato di calcio era quello di Prima Categoria, corrispondeva sostanzialmente all’attuale Serie A ed era strutturato ed articolato su base territoriale.

Le squadre dell’Italia Settentrionale erano suddivise in sei Gironi Interregionali composti da sei squadre ciascuno, le prime due e le quattro migliori terze di ciascun girone si qualificavano per i quattro Gironi di Semifinale composti ognuno di quattro squadre, le prime classificate di ogni singolo Gironi di Semifinale si qualificavano per il Girone Finale, che a sua volta assegnava il titolo di Campione dell’Italia Settentrionale ed il diritto a giocare la finalissima scudetto con la squadra Campione dell’Italia Centro-Meridionale. Le squadre dell’Italia Centrale erano ripartite in un Girone Toscano composto di sette squadre ed un Girone Laziale composto di sei squadre, le prime due di ciascun girone si qualificavano per l’unico Girone di Semifinale che assegnava il primato territoriale ed il diritto a disputare la finale per il titolo di Campione dell’Italia Centro-Meridionale, la cui vincente si sarebbe contestualmente conquistata il diritto a giocarsi la finalissima scudetto con la squadra Campione dell’Italia Settentrionale. Le squadre dell’Italia Meridionale, invece, erano ancora ai primordi calcistici e si esaurivano esclusivamente in due squadre campane (napoletane), che si scontravano tra loro per il primato locale ed il diritto a disputare la finale per il titolo di Campione dell’Italia Centro-Meridionale.


All’epoca della sospensione bellica del maggio 1915 la Lazio aveva già brillantemente superato la prima fase di qualificazione ed era saldamente in testa al Girone di Semifinale dell’Italia Centrale. Allorquando mancava un solo turno, che la squadra biancazzurra avrebbe dovuto disputare in casa contro il Lucca, ultimo in classifica, la situazione era la seguente: Lazio 8, Roman 6, Pisa 6, Lucca 0. Si può ragionevolmente presumere, pertanto, come la prima squadra della capitale si apprestasse effettivamente a giocarsi di lì a poco la finalissima nazionale, perché con ogni probabilità non sarebbe mai stata raggiunta dal Roman e certamente il suo cammino non sarebbe stato impensierito dai principianti napoletani nella successiva finale centro-meridionale (per la cronaca, nella stagione precedente la compagine laziale si consacrò Campione dell’Italia Centro-Meridionale inanellando 14 vittorie consecutive e sconfiggendo l’Internazionale Napoli 1 a 0 all’andata ed 8 a 2 al ritorno…). Nell’Italia Settentrionale, frattanto, il Genoa, l’Internazionale, il Milan ed il Torino avevano anch’esse già superato sia lo scoglio iniziale dei rispettivi Gironi Interregionali che quello successivo dei rispettivi Gironi di Semifinale e stavano dando vita ad un combattutissimo Girone Finale che, ad una giornata dal termine (mai più disputata…), riportava la seguente classifica: Genoa 7, Torino, 5, Internazionale 5, Milan 3. Al momento della sospensione bellica, conseguentemente, il Genoa non poteva ritenersi affatto sicuro di aggiudicarsi il campionato settentrionale ed il diritto a giocarsi la finalissima nazionale, anche perché nell’ultima giornata si sarebbe dovuto recare in casa del Torino che all’andata l’aveva battuto per 6 a 1 e vincendo anche nel ritorno avrebbe raggiunto in testa proprio i liguri ed a quel punto sarebbe valsa la differenza reti che sino alla penultima giornata recitava +4 per i granata e +2 per i rossoblu. Peraltro anche l’Internazionale poteva ancora nutrire una qualche speranza di vittoria perché, pur con una differenza reti provvisoria pari a -1, le restava da disputare solo il derby con il Milan (già vinto all’andata per 3 a 1…) e, in caso di successo rotondo e contemporanea sconfitta del Genoa, avrebbe avuto anch’essa una qualche chance di spuntarla sulle altre concorrenti. In tale stato della competizione la FIGC dell’epoca adottò la predetta sospensione “ad libitum” di ogni attività, certamente tenendo conto della estrema delicatezza del momento, ma anche nell’auspicio o con la speranza che dal 24 maggio 1915 non sarebbero trascorsi tempi lunghi onde assistere alla fine delle ostilità belliche e poter riprendere le attività sportive.



Come tutti sappiamo, viceversa, il primo conflitto mondiale (non a caso poi storicamente tramandato come “la grande guerra”) sarebbe durato assai di più, tantissimi sarebbero stati i caduti sulla linea del fronte austriaco e l’armistizio di Villa Giusti a Padova sarebbe stato sottoscritto soltanto il 3 novembre del 1918. Fu così che nell’ambito della più complessa normalizzazione nazionale, a partire dalla stagione 1919-1920 riprese anche il massimo campionato di calcio, lasciandosi alle spalle un grosso interrogativo… Come definire l’interrotto campionato anteguerra del 1914-1915? Non c’è dubbio che tra le tante opzioni a propria disposizione la FIGC adottò quella che si rivelò assolutamente più ingiusta, più iniqua e più invisa ai colori biancazzurri: assegnare d’ufficio con una deliberazione postbellica lo scudetto al Genoa e dichiarare la Lazio meramente Campione dell’Italia Centro-Meridionale, con l’aggravante dell’ex aequo con i principianti dell’Internazionale Napoli che sino alla sospensione avevano disputato e vinto il solo derby d’andata giocato in casa contro il Naples! Senza dubbio alcuno tale decisione fu palesemente immeritoria, perché lo scudetto 1914-1915 fu assegnato “a tavolino” senza le opportune e necessarie motivazioni sportive. Non solo perché tra le varie contendenti la Lazio era quella che al momento della sospensione era senz’altro la più prossima alla qualificazione per la finalissima nazionale, ma anche e soprattutto perché non si tenne affatto conto di quanto e cosa avesse rappresentato il club capitolino per il movimento calcistico/sportivo nazionale sin dalla sua fondazione del 9 gennaio 1900, sia a livello organizzativo, sia a livello sociale, sia a livello agonistico. Sicuramente sarebbe stato assai più premiante, senz’altro più rappresentativo e verosimilmente più equanime proclamare il Genoa (o chi per essa…) e la Lazio Campioni d’Italia ex aequo, ovvero il Genoa Campione dell’Italia Settentrionale e la Lazio Campione dell’Italia Centro Meridionale, con la possibilità per entrambe di potersi fregiare del titolo tricolore ed impreziosire di nobiltà i rispettivi albi d’oro. E a nessuno venga in mente di eccepire che sotto il profilo giuridico/sportivo una siffatta duplice titolazione sarebbe stata impraticabile, perché nel calcio nostrano, seppur per motivazioni diverse, era già accaduto che in circostanze particolari e più precisamente nel campionato 1921-1922 fu contemporaneamente assegnato uno scudetto alla Novese (Campione FIGC) ed un altro alla Pro Vercelli (Campione CCI), entrambi ritenuti ex post validi ai fini dei rispettivi palmarès.



Il caso in questione, tuttavia, per decenni è stato lasciato nell’oblio del dimenticatoio, senza che nessuno se ne sia seriamente e fattivamente occupato, forse perché in una società in continua rinnovazione sarebbe risultato difficile rimuovere da sotto il tappeto una polvere così tanto datata, forse perché sarebbe risultato complicato dipanare i contrapposti interessi in gioco, forse perché in mancanza di un precedente speculare non sì è avuto il coraggio di creare una precipua giurisprudenza sul punto. Non è dato saperlo. Quel che è certo, però, è che Maggio 2015 rappresenta non soltanto il mese del centenario della prima guerra mondiale, ma anche quello del centenario della più grande delle ingiustizie sportive. In quella “grande guerra”, peraltro, persero la vita migliaia di persone, cui dev’esser destinato senza distinguo alcuno un immenso tributo umano. Oltre l’uniforme, però, alcune di esse indossarono con estrema passione la casacca biancazzurra, ed è anche per la loro memoria che a distanza di 100 anni, a parere di chi scrive, quel torto sportivo meriterebbe di essere integralmente riparato con un grande atto di giustizia… federale! Quel che da queste colonne è possibile fare è chiamare a raccolta tutti i laziali e gli uomini di sport in genere, i media, le associazioni ed i comitati che in un qualche modo possano definirsi rappresentativi degli interessi del sodalizio capitolino, gli organi direttivi della Polisportiva, gli azionisti della Società e primus inter pares il Presidente della Lazio Calcio, affinché, ognuno per quanto di propria competenza, propongano, sostengano e perorino le ragioni giuridico/sportive di qualsivoglia iniziativa, ivi compresa un’eventuale istanza al Presidente della FIGC affinché disponga la nomina di un’apposita commissione ad hoc, finalizzata all’assegnazione ex aequo dello scudetto 1914-1915, ovvero all’attribuzione al Genoa (o chi per essa…) del titolo di Campione dell’Italia Settentrionale ed alla Lazio del titolo di Campione dell’Italia Centro-Meridionale per stagione calcistica de qua! Lo si deve ai valori dello sport, al comune buon senso, alle ragioni del diritto ed a quei ragazzi mai sufficientemente celebrati che qui di seguito ci permettiamo di ricordare. Rosa Lazio 1914-1915: Rossini, Serventi (portieri); Amici, Bona, Levi II, Maranghi, Saraceni II, Terrile (difensori); Di Napoli I, Di Napoli II, Donati, Faccani, Zucchi II (centrocampisti); Consiglio, Coraggio, Corelli I, Cella I, Fioranti I, Furia, Saraceni I (attaccanti); Baccani (allenatore).

Avvocato Gian Luca Mignogna


 
(fonte: Il Nuovo Corriere Laziale)


Offline Magnopèl

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Re:Scudetto 1914-15, una strana storia.
« Risposta #1 il: 29 Mag 2015, 15:49 »
Penso che il mio odio per il Genoa sta aumentando.

Due domande da chi di dovere a chi di dovere forse le farei fare, per provare a cancellare/porre rimedio a quella che sembra una vera e propria ingiustizia.

Offline vaz

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Re:Scudetto 1914-15, una strana storia.
« Risposta #2 il: 29 Mag 2015, 15:51 »
:lol:
tutte a Noi capitano comunque.
Quanto la amo la Lazio.

Offline Warp

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Re:Scudetto 1914-15, una strana storia.
« Risposta #3 il: 29 Mag 2015, 15:54 »
Cci sono troppi fatti probabili dati per certi che mi fanno dubitare della vicenda.
Non che non sia vera per carità.
Ma una cosa è che Piccioni e Lazio avrebbero dovuto giocarsi una finale mai giocata allora l' ex aequo sarebbe stato corretto, altro è ipotizzare risultati a venire di  2/3 partite.

La cosa più corretta IMHO sarebbe toglierlo anche ai suddetti piccioni e  lasciarlo non assegnato

Offline Magnopèl

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Re:Scudetto 1914-15, una strana storia.
« Risposta #4 il: 29 Mag 2015, 15:59 »
Però secondo il criterio con cui l'hanno dato al genoa avrebbero come minimo dovuto dare un ex equo.
Era più giusto non assegnarlo a nessuno cmq.

Offline DajeLazioMia

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Re:Scudetto 1914-15, una strana storia.
« Risposta #5 il: 29 Mag 2015, 16:09 »
... Considerando anche come lo ha vinto il riomma il "suo" primo sudetto...
Re:Scudetto 1914-15, una strana storia.
« Risposta #6 il: 29 Mag 2015, 16:16 »
 ;) storia da Lazio

Offline Pikkio

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Re:Scudetto 1914-15, una strana storia.
« Risposta #7 il: 29 Mag 2015, 16:22 »
penso che dopo cento anni dovrebbe esse annato in prescrizione. dovrebbe, eh.

[c'era grandissimo divario tra nord e centro-sud - l'anno prima la lazio perse nettamente la finale contro il casale, due anni prima altrettanto nettamente contro la pro vercelli - lo scontro finale tra nord e centro-sud era considerato quasi una formalita', piu' o meno come veniva considerata una formalita' la sfida tra vincente centro - lazio - e vincente sud - internazionale napoli o, meno probabilmente, naples]
Re:Scudetto 1914-15, una strana storia.
« Risposta #8 il: 29 Mag 2015, 16:32 »
Penso che il mio odio per il Genoa sta aumentando.

Due domande da chi di dovere a chi di dovere forse le farei fare, per provare a cancellare/porre rimedio a quella che sembra una vera e propria ingiustizia.

:lol:
tutte a Noi capitano comunque.
Quanto la amo la Lazio.

Offline GGW

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Offline GGW

Re:Scudetto 1914-15, una strana storia.
« Risposta #9 il: 29 Mag 2015, 16:56 »
visto che qua' si parla di storia,faccio una richiesta.mi mettete il link dove posso trovare la storia della Lazio di Cragnotti?voglio dire,una storia che parte dall'acquisizione della societa' fino a quando cede?un racconto dettagliato di quegli anni insomma.grazie

Offline samu_s

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9820
Re:Scudetto 1914-15, una strana storia.
« Risposta #10 il: 29 Mag 2015, 17:58 »
visto che qua' si parla di storia,faccio una richiesta.mi mettete il link dove posso trovare la storia della Lazio di Cragnotti?voglio dire,una storia che parte dall'acquisizione della societa' fino a quando cede?un racconto dettagliato di quegli anni insomma.grazie

Sicuramente su YouPorn o Pornhub, forse anche su RedTube.
Cerca sotto la categoria Jizzing Rainbow.

Offline Deadario

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Re:Scudetto 1914-15, una strana storia.
« Risposta #11 il: 29 Mag 2015, 18:22 »
Questa storia già la conoscevo.

A me piacerebbe vedermi assegnato questo "scudetto" a patto che non rientri nel palmares ufficiale. Mi piacerebbe sopratutto per rendere onore ai nostri caduti.
Re:Scudetto 1914-15, una strana storia.
« Risposta #12 il: 29 Mag 2015, 19:07 »
sarebbe interessante conoscere il testo di questa delibera post bellica della figc di cui si parla nell'articolo dell'avvocato mignogna per capire le motivazioni ufficiali dell'assegnazione di quel titolo al genoa. a un secolo di distanza è molto probabile che i testimoni di questa vicenda non ci siano più e nessuno ci potrà più raccontare come siano andate realmente le cose, a meno che non racconti e testimonianze varie non siano già stati raccolti

sono dello stesso parere di warp, la finale era tutt'altro che certa, se l'assegnazione del titolo al genoa è discutibile, lo sarebbe anche una revisione di quella decisione con l'assegnazione del titolo ex aequo con noi, mettendo nel conto anche che le finali che disputavamo in quegli anni contro le squadre del nord le perdevamo regolarmente tanto a poco.

Offline DajeLazioMia

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Re:Scudetto 1914-15, una strana storia.
« Risposta #13 il: 29 Mag 2015, 19:12 »
Soluzione?
Spareggione 100 anni dopo;)
E ci dice pure male visto lo score recente con il genoa.
 :D

Offline robylele

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Re:Scudetto 1914-15, una strana storia.
« Risposta #14 il: 29 Mag 2015, 19:21 »
Soluzione?
Spareggione 100 anni dopo;)

La Lega ha già dato il benestare ma devono giocare gli stessi giocatori dell'epoca.
Re:Scudetto 1914-15, una strana storia.
« Risposta #15 il: 29 Mag 2015, 19:40 »
ecco, sono andato a fare qualche ricerca su google e mi sono imbattuto in questa pagina di un sito genoano
http://www.pianetagenoa1893.net/la-storia-del-genoa/correva-l-anno-1915-i-tifosi-festeggiano-il-settimo-scudetto-31984

a leggere qui, correva l'anno 1915 e stavano già festeggiando uno scudetto che si sarebbe assegnato non si sa bene quando dopo la guerra, probabilmente nel 1921.
i riommanisti della lanterna, un motivo in più per farseli stare sul cazzo
Re:Scudetto 1914-15, una strana storia.
« Risposta #16 il: 29 Mag 2015, 19:50 »
noi ci scherziamo, se quelli de là avessero una situazione come questa già ci sarebbero le interpellanze parlamentari, gli appelli al presidente della repubblica e una seduta a camere congiunte per rimediare all'ingiustizia con i giornali e le televisioni che titolano, Giù le mani dallo scudetto degli Eroi di guerra

Offline Kappa

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http://space.tin.it/scienza/decos
Re:Scudetto 1914-15, una strana storia.
« Risposta #17 il: 29 Mag 2015, 20:01 »
A parte la meritoria indagine storica, non scherziamo neanche: in quegli anni  non c'era nessuna possibilità di vincere contro le squadre del nord (veramente neanche adesso, a pensarci bene). È importante ricordare, ma recriminare è ridicolo

Offline paolo71

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Re:Scudetto 1914-15, una strana storia.
« Risposta #18 il: 29 Mag 2015, 20:13 »
A parte la meritoria indagine storica, non scherziamo neanche: in quegli anni  non c'era nessuna possibilità di vincere contro le squadre del nord (veramente neanche adesso, a pensarci bene). È importante ricordare, ma recriminare è ridicolo

ma che c'entra?
Ingiustizia fu fatta invece, se una finalissima doveva giocarsi fra le 2 vincenti dei 2 gironi e non si disputò per lo scoppio della guerra non vedo perchè assegnare lo scudetto.
O a nessuno o a tutti e 2.
Quindi il genoa ha uno scudetto non meritato sul campo ma assegnato a tavolino.
quindi sto cazzo che ne ha 9.

Offline DajeLazioMia

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Re:Scudetto 1914-15, una strana storia.
« Risposta #19 il: 29 Mag 2015, 20:59 »
Da llsn
IL PRESIDENTE DELLA POLISPORTIVA BUCCIONI: "FAREMO UN TENTATIVO" - Ci hanno pensato alcuni tifosi (non è la prima volta che accade negli ultimi anni) a chiedere alla società di rivendicare quello scudetto e regalare al club il terzo titolo italiano (seppur insieme al Genoa) della sua storia. Dalle pagine del quotidiano regionale "Nuovo Corriere Laziale", è nata la richiesta di petizione inoltrata a società, polisportiva e chiunque abbia a cuore la vicenda. La risposta del presidente della polisportiva biancoceleste Antonio Buccioni non si è fatta attendere: "Ne abbiamo parlato anche noi  -  ha spiegato a Repubblica - attraverso il nostro sito internet (societasportivalazio. org) perché questo è un tema che ci sta molto a cuore. Sarebbe un sogno poter regalare il terzo scudetto alla Lazio, ne sarei davvero felice. Abbiamo già un fascicolo aperto al riguardo e valutiamo quali iniziative formali mettere in atto per tentare di rivedere la decisione, che a nostro modo di vedere è quantomeno monca. Sarebbe giusto che alla Lazio venisse assegnato almeno il titolo di campione del centro-sud, perché vista la situazione in classifica della squadra al momento della sospensione del torneo, la terza finale scudetto consecutiva era molto probabile. A quel punto, se venisse accolta questa richiesta, potremmo puntare ancora più in alto, ossia all'assegnazione dello scudetto condiviso con il Genoa. Se lo hanno attribuito unilateralmente ai rossoblù, a logica dovranno fare lo stesso anche con la Lazio. Con questo non mi posso illudere su quali possano essere gli esiti di una lettera a Tavecchio, ma certamente vogliamo rompere un po' le scatole. Se c'è l'idea di muoversi anche da parte di Lotito? Sinceramente non lo so, ma chiaramente dovrebbe essere una competenza della Lazio calcio".
 

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