a riguardare bene questi 11 anni, un po' di sintesi lotitiana credo si ossa provare a fare.
un buono, a tratti ottimo, lavoro di semina (tenuto conto delle risorse a disposizione) che tuttavia, OGNI VOLTA che ci ha visto avvicinare al salto di qualità è stato SISTEMATICAMENTE strozzato nella culla.
l'illazione che questo sia avvenuto per lucida volontà del patron, disinteressato a riposizionare la società in una dimensione più alta, sconveniente e rischiosa da un punto di vista finanziario, resta per l'appunto un'illazione.
più semplice il profilo da "2 pinze e 1 tenaglia", quello di un uomo estremamente arido e presuntuoso, che OGNI VOLTA che le cose gli vanno bene (la scorsa stagione) tende per compensazione a sopravvalutare la sua logica-non-logica finendo inevitabilmente per disintegrare il giocattolo. Dimostrando per altro che, di fronte alla necessità reale (una squadra quasi da rifondare), quando vuole il mercato qui due lo sanno fare anche in maniera diversa (giocatori pronti subito).
Ci dev'essere un motivo se TUTTE le società del calcio contemporaneo si comportano diversamente, investendo sul mercato e puntellando continuamente squadre ben più solide e perfette della nostra no? Il calcio contemporaneo vive al 90% sulle motivazioni e i calciatori sono esseri umani, non tifosi (come noi); esattamente come ognuno di noi perderebbe motivazioni se, al culmine di una trionfale stagione in un'azienda, ad un passo da traguardi fino a prima solo sognati, la sua dirigenza desse segnali di disimpegno, dimostrando di non credere, lei per prima, nella crescita del gruppo.
Il nodo signori è tutto là: maledetto preliminare di Champion's.
Non si chiedeva a questa Lazio, e qui mi rivolgo al "fronte realista moderato", di vincere lo scudetto.
Il primo tempo del nostro scudetto, contro ogni previsione, è stato proprio raggiungere la CL. Nessun dubbio: autentico miracolo sportivo/finanziario.
Il secondo tempo però - arrivare pronti e adeguati al preliminare - è stato un autentico disastro.
Per noi rappresentava davvero tutto: la possibilità di mettere finalmente piede nell'Europa che conta, la possibilità di usufruire di un surplus finanziario che avrebbe riposizionato le ambizioni della squadra, la possibilità di ridestare questi colori, i suoi tifosi, soprattutto i giovani e giovanissimi, da una subalternità cittadina, un anonimato sportivo/mediatico che sembrava perenne e insormontabile; e che ora non sembra neanche più, lo è e basta. Purtroppo senza appello.