Domani sera bisognerà trasformare la nostra indignazione in volontà di lotta, in rabbia feroce.
Domani sera potremo vincere o perdere, ma in campo dovranno scendere 11 belve che difendono l'onore e la dignità non solo di Stefano Mauri, ma anche della più antica Società Sportiva della Capitale, della più grande Polisportiva d'Europa.
Ma se vinciamo, questa volta la Coppa la potremo alzare in faccia ai riommici, agli juventini, agli squallidi pennivendoli che cercano invano di distruggerci, a tutti quegli uomini di "legge" che antepongono la loro carriera alla ricerca della verità fattuale.
Stanno giocando sulla pelle di un calciatore, di tanti tifosi, di una storia che dura da 113 anni.
Domani sera sarà una Coppa in faccia che li seppellirà.
Merde.
