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E invece no. Anche se fa più fico pensarla così.
La squadra, come ripetuto duemila volte in questi mesi, l'ha costruita Tare, senza sentire i desiderata di Sarri.
Se arriva quinta evidentemente aveva i valori per arrivarci per cime è stata costruita.
Siccome ci è arrivata più o meno anche lo scorso anno e pure l'anno prima con un tecnico diverso, evidentemente il suo valore è quello, a prescindere dal tecnico alla guida.
Poteva essere più forte? Certamente sì, ma sempre quell'idiota di Tare l'ha costruita.
Poi è ovvio che se ne deve andare, perché ha frantumato le palle e ha fatto anche parecchi errori.
Ma il valore complessivo della squadra sempre merito suo è.
Quindi, se era colpa sua mentre navigavamo all'ottavo posto, è indiscutibile che il merito è anche suo se arriveremo quinti o comunque se abbiamo preso la qualificazione in E. L..
Quando eravamo settimi/ottavi già lo scrivevo che secondo me la squadra performava meno del suo valore reale, perché facevamo una fase difensiva ridicola o comunque non idonea rispetto alle caratteristiche dei nostri difensori.
Come abbiamo iniziato a prendere meno gol è risalita in classifica perché comunque, centrocampo ed attacco, sono da squadra che può ambire alla qualificazione Champions.
Ma alcuni difetti ai sono visti anche stasera.
Sfilacciamenti vari, reparti scollati in tre/quattro occasioni dove loro sono arrivati al tiro con una facilità disarmante e, se Sergej non la infila all'ultimo respiro, avevamo perso una partita sbagliata per approccio e per come abbiamo provato a recuperarla.
Gli ultimi 20 minuti la Juve aveva in campo una formazione ridicola.
Mancavano già un paio di titolari ai quali si è aggiunto il portiere. Poi è uscito Chiellini, tre primavera, Pellegrini e Kean. Nonostante il loro rimaneggiamento, noi non siamo riusciti ad imbastire una azione pericolosa che è una e la sconfitta sarebbe stata veramente una brutta punizione.
Ma ripeto, stigrancazzi.
Contano pure i puntacci ripresi così e quello di stasera è preziosissimo per tutta una serie di motivi.
Il Dio del calcio ci ha voluto bene perché, evidentemente, ce lo meritavamo.