Per capirci un po' di più.
“La nuova legge dedicata allo sviluppo dell’impiantistica sportiva crea delle premesse importanti per progetti che abbiano i giusti requisiti e siano sostenibili. Inoltre i progetti possono prevedere ulteriori interventi infrastrutturali che portino ricavi continuativi e potranno essere utilizzati per impianti di piccole, medie e grandi dimensioni. Ovviamente bisogna predisporre un piano economico-finanziario che abbia un equilibrio prospettico e anche qualche margine in più per affrontare inconvenienti improvvisi o cicli economici deboli”. Il Commissario Straordinario dell’Istituto per il Credito Sportivo, Paolo D’Alessio, ha spiegato in questi termini i vantaggi della nuova legge sugli stadi e cosa l’Istituto può fare.
Face decisiva. “In questo momento si deve dare una spinta forte allo sviluppo dell’impiantistica, noi siamo pronti, abbiamo il know-how e un’esperienza di 50 anni. Saranno iniziative più adatte ad essere finanziate e meno fragili. In questo modo possono nascere impianti che possono crescere ed essere finanziati dall’Istituto per il Credito Sportivo. Secondo la nuova legge 147 – ha precisato – non si possono prevedere costruzioni residenziali, che avrebbero abbattuto in parte il costo iniziale, ma non avrebbero inciso sui ricavi continuativi. Ci si concentra sulle licenze compensative con la ì possibilità di costruire bar, ristoranti, musei dello sport, fun shop, ma anche alberghi o centri commerciali, il tutto per ottenere ricavi integrativi e diversificati, funzionali al conseguimento del complessivo equilibrio economico finanziario dell’iniziativa”.