in bold la sintesi dell'intervista ai Nervi:
Quindi non è possibile modificare sostanzialmente l'impianto e adeguarlo agli standard Uefa?
«Il piano di conservazione serve proprio a chiarire questi aspetti. Per ogni elemento dello stadio viene identificata la tolleranza al cambiamento, dando una chiara visione, senza ambiguità, di parti intoccabili dell'opera e altre che invece si possono sopprimere. È uno strumento di lavoro, non una forca caudina che mira a bloccare».
Entrando nello specifico, si è parlato a lungo di un necessario ampiamento. È realisticamente possibile?
«Scavare nell'area degli spettatori è quasi impossibile, una cosa molto complicata da realizzare. Andare in altezza allo stesso tempo rovinerebbe il profilo ondeggiante dello stadio. Il progettista dovrebbe avere una sensibilità estrema, che gli permetta di lavorare con quel materiale e sia in grado di lasciare chiaramente riconoscibile la sagoma ideata da Nervi, pur aumentando il numero delle sedute. Personalmente la vedo una cosa molto difficile sapendo quali siano le esigenze del club. Per ogni cosa ci sono mille soluzioni, ma sempre partendo dal rispetto dell'opera».
praticamente a domanda precisa si risponde con supercazzola, dato che non credo sia possibile adeguare lo stadio allo standard uefa seguendo le "tolleranze" al cambiamento permesse. Lotito dovrà essere bravo a non entrare nel terreno scivoloso del "sei tu che non sei stato in grado di portare un progetto compatibile", perchè l'unica via di uscita è presentare un progetto
Scenario futuro, Lotito presenta un progetto che viene bocciato e si passa celermente a altro. Per far questo è essenziale che il progetto presentato dimostri chiaramente l'incompatibilità tra esigenze della Lazio e possibilità date dalle norme. Vietato impelagarsi anni in negoziazioni, passi avanti e indietro tra progettisti di Lotito e enti tutori.