Al netto di tutte le giuste critiche alla classe arbitrale e alla ricorrente mancanza di "attenzione" nei nostri confronti, direi pure che però anche noi ci mettiamo del nostro.
La "spintarella" di SMS a Icardi in una partita decisiva di campionato sarebbe stata fischiata; e molto spesso quando arriviamo alla fine delle partite cominciamo a collezionare cartellini inutili, frutto più di stanchezza e frustrazione che non di reale volontà.
La scenata del buon Stefan, che io comprendo al 100% perché lui è un fumantino tifoso e dedito alla causa, diventa incomprensibile così come SMS che non si scansa per far passare pippone D'Ambrosio che poteva solo uscire dall'area e ricominciare, data la sua posizione e il fatto che fosse spalle alla porta.
Solo che a SMS riconosco la mancanza di lucidità di un gesto istintivo e momentaneo, causato dalla stanchezza e da una partita intensa, la sbroccata a caldo di Stefan poteva essere evitabile (soprattutto sapendo che c'erano buone possibilità di passare il turno e di giocare una semifinale) perché è stata reiterata e sempre più "aggressiva", una cosa che gli arbitri puniscono SEMPRE.
Leiva contro la Juve era probabilmente arrabbiato quanto lui, ma la differenza di personalità si è vista nel come ha gestito la sua rabbia. Se è vero che sappiamo di essere un po' perseguitati in campo, bisogna lavorare sul mantenere la testa fredda perché altrimenti lasciamo campo liberissimo alle aberrazioni arbitrali e prestiamo il fianco alle punizioni esemplari. Avoja poi a parlà di Diaconale, di società e di proteste a via Allegri: da che mondo è mondo, Davide sconfisse Golia con l'astuzia, non con la rabbia.
Questa analisi non può essere bollata come "non Laziale" o contraria alla posizione del tifoso: è anzi un ragionamento razionale che nulla toglie alla situazione in sé per sé ma un modo per capire come uscirne senza avere le ossa rotte.