La rivincita di Lichtsteiner: dalla malformazione al piede ai dolori familiari, ora sogna con la Lazio
09.12.2010 09:20 di Federico Farcomeni articolo letto 244 volte
Fonte: Corriere dello Sport/lalaziosiamonoi.it/Gazzetta dello Sport
© foto di Federico De Luca
Il suo nome viene accostato a Liverpool e Juventus, ma Lotito e Reja lo considerano incedibile. Stephan Lichtsteiner è tornato ad esprimersi ad altissimi livelli, proprio come quando arrivò dal Lille e Rossi lo promosse subito al posto di De Silvestri. Stephan è un punto fermo nei meccanismi di gioco della Lazio di Reja: sale e scende e lo fa al ritmo giusto. Come un vero pendolo deve scegliere il tempo giusto per "scoccare i colpi". Si propone e torna, aiutando sulle diagonali e supportando i due centrali. E pensare che fino a qualche mese fa, qualcuno l'aveva estromesso dalla Lazio. Era addirittura finito in tribuna. Il 30 gennaio, Juventus-Lazio, terza giornata del girone di ritorno e penultima apparizione di Davide Ballardini sulla panchina della Lazio (sarebbe stato esonerato pochi giorni dopo). Quella sera il tecnico ravennate schierò Diakité sulla destra, lasciando Lichtsteiner in tribuna. Si era arrivati a parlare di una sua cessione nel mercato invernale: il Liverpool ed altri club della Premier League si erano informati. Lo svizzero poteva e può ancora oggi liberarsi con una clausola rescissoria di 12 milioni. Stephan però allora come adesso ha la coscienza a posto: dopo la sconfitta con il Catania che costò il posto a Ballardini, il terzino svizzero si fece largo tra la folla che urlava il suo disdegno nei confronti della squadra. "Con chi faremo punti?" era la domanda più gettonata. Eppure lui, Lichtsteiner, fu applaudito e abbracciato lo stesso (pochi mantennero la stessa "coerenza" anche nei suoi riguardi). La maggior parte della gente capì che lui in tutto quel disastro c'entrava poco o niente.
Con l'arrivo di Reja, Lichtsteiner è tornato al centro del progetto-Lazio. Due gol a Siena e Milan lo consacrarono uno degli eroi della salvezza dello scorso anno. In questo campionato il suo rendimento sta continuando a crescere e si ripresenterà a Torino da protagonista per sfidare Quagliarella e Del Piero. È concentratissimo sulla Lazio, sogna di tornare in Champions, è convinto che questa sarà una grande stagione, l'ha confidato più di una volta. E guarda avanti senza interrogarsi sul futuro. Di sicuro la Juve, che cerca un terzino destro, dovrà sondare per gennaio altre piste di mercato. Il fratello Marco ha ribadito che Licht si sente felice alla Lazio e che il suo contrato scadrà nel 2013. Lotito e Tare, se vorranno prolungargli il contratto, dovranno farsi sotto. Reja intanto lo sprona e lo riprende quando abbandona la fase difensiva. Ma non può farne a meno. E lo sa prendere, quasi come accade per tutti i suoi giocatori. Un'altra storia rispetto a Ballardini.
LA STORIA - Stephan è un combattente. Nella vita non s'è mai fermato davanti a niente. Ha superato anche una malformazione: è nato con un piede a forma di "falce" (pes adductus). La correzione è stat necessaria, altrimenti non sarebbe mai diventato calciatore. Ha corretto il difetto portando una stecca. In passato ha vissuto dolori familiari che alla fine l'hanno forgiato nelle difficoltà: quando aveva 14 anni la madre accusò un ictus e rimase in ospedale per 7 mesi, rischiando anche la morte. Il figlio correva da lei subito dopo lo studio e gli allenamenti. Ecco perché Lichtsteiner è particolarmente sensibile a certe tematiche. In Svizzera sostiene la Solidarmed, una delle più importanti associazioni umanitarie che opera in Tanzania, Zambia, Zimbabwe, Mozambico e Lesotho per prevenire malattie quali colera, malaria e Aids. Stephan si è recato in Mozambico e Lesotho 12 mesi prima che iniziasse il suo mondiale sudafricano, dove peraltro si è tolto la soddisfazione di battere la Spagna Campione del Mondo. Ha fatto pochissime vacanze per riprendere a sognare con la Lazio. Tanto che al suo rientro dal Sud Africa disse: "Peccato, la mia Svizzera meritava di andare agli ottavi. Vorrà dire che mi rifarò con la Lazio. Come? Vincendo lo scudetto" aggiunse, facebndo l'occhiolino. Accanto al lavoro che svolge con passione e professionalità, Lichtsteiner ha svariati hobby. Uno su tutti: si diverte a progettare case. Da grande vuole fare l'"immobilier", ha l'hobby del ristrutturatore-arredatore. Con la moglie Manuela si è conosciuto ai tempi del Grasshoppers. Presto verrà alla luce anche il loro primo figlio.
Per me uno dei pochi INCEDIBILI.