Si riparte.
Il percorso
Esistono le grandi strade.
Quelle per andare più veloce, con i tanti ponti bruciati alle spalle, e quell'odore di fumo che ti rimane sulla pelle.
Sono le strade dei pazzi, dei falsi santi, degli urlatori.
Vanno in tutte le direzioni, tra le mura di sfarzosi palazzi di cartone; su i cigli puoi vedere ammassate pile di ormai logori bagagli e di bellissime vesti ora sudicie e strappate. Lungo il tragitto ti diventa sempre più chiaro di come sia gravoso il peso sulle spalle del cammino fatto.
Esistono, poi, sentieri che partono nascosti e accanto alle grandi strade.
Sono stretti, impervi, quelli che non nota nessuno e che arrivano fin sui passi di montagna, piccoli e tra i rovi, e nei boschi.
Sono tutti quei sentieri che per sceglierli devi avere per forza una cartuccia di luce nella tasca.
Chè quando sei stanco e ti siedi sul bordo, puoi tirarla fuori per accendere di incanto tutte le emozioni che hai raccolto nel sentiero. Come in un film, a ritroso nel tempo.
È proprio in questi momenti che scopri quel che pesa sulle tue spalle: non il viaggio fatto, come chi sulle strade, ma quella parte di cammino che ancora manca; e ti sembra di aver vissuto, e che vivrai, sempre così.
Ora è chiaro: sei tu stesso il percorso.
#forzaforzaforza