Tutto vero quello che è stato detto sulla familiarità con lo stadio di casa, ma credo che il problema posto sia la differenza tra partite con il pubblico e a porte chiuse. Oramai si sono giocate un bel po' di partite a porte chiuse e credo che ci siano dati a sufficienza per valutare se almeno statisticamente ci siano differenze significative nell'incidenza del fattore campo, se qualche statistico di buona volontà volesse metterci mano. A naso però io direi che se c'è non è significativa, soprattutto tra squadre di caratura diversa, tra le quali il fattore campo è sempre contato poco negli ultimi anni. Secondo me i fattori più rilevanti che hanno influito di più dopo la chiusura sono stati altri, tipo il calendario più ingolfato, la diversa organizzazione dell'attività su tutti i piani, le positività e provvedimenti conseguenti, ecc., come abbiamo amaramente constatato sulla nostra pelle.