Io credo che il problema di molta gente non sia tanto verso Strakosha, ma verso il ruolo del portiere in generale. E sì, faccio questo discorso in quanto da sempre legato al ruolo.
È qualcosa che parte da bambini, da quando si gioca ai campetti, da quando si ha l'età in cui prendere in giro qualcuno ti innalza (ed è sempre più semplice prendere in giro chi è in minoranza); e poi, qualche anno più avanti, da quando tutti vengono chiamati per nome ma il portiere viene chiamato "portiere", da quando alla fine delle partite con la squadra locale i compagni commentano la partita sconsolati dicendo "quelli hanno fatto due tiri due gol" (quasi mai vero), e via dicendo.
È a mio avviso evidente che il ruolo del portiere è di gran lunga il più bistrattato nella visione del calcio sin dal momento in cui i bambini capiscono che un pallone rotola.
Il risultato a mio avviso è che, anche da adulti, lo spettro di valutazione dei giocatori di movimento è ricchissimo ed elaborato; per il portiere invece o ti ritrovi quello di livello clamoroso, tipo Szczęsny, Allison, De Gea e compagnia, oppure viene sempre considerato un giocatore con la cappella in canna sui cui aleggia l'ombra dell'insicurezza (ovvio che non è solo così, ma in confronto agli altri ruoli credo che il senso sia questo).
Anche quando magari commette proporzionalmente meno errori dei compagni di movimento. La comprensione che il portiere occupa un ruolo delicatissimo, dal momento che un suo errore molto spesso porta al gol subito, dovrebbe però essere motivo per giudicarlo più oggettivamente - piuttosto che un motivo per giudicarlo più duramente.