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In realtà Inzaghi già preferisce Strakosha, ma la cosa non sarà mai ufficializzata in questa stagione per motivi strategici. State certi che nelle partite che contano Marchetti avrà qualche problema e il numero 1 sarà trai pali.
Hai disegnato la trama di un film da 007, con strategie da spie e doppiogiochisti.
Io penso che invece la realtà sia molto più semplice e risale alla scorsa estate quando Inzaghi fece dietro-front al casello di Salerno e si ritrovò, a luglio inoltrato e con la squadra già in ritiro, allenatore inaspettato della Lazio dopo il flop-Bielsa.
Tutto lascia presumere (sono solo sensazioni, preciso) di un patto, tacito o meno, da lui siglato con la vecchia guardia, i presunti 'senatori', per aiutarlo a ricompattare l'ambiente in un momento difficile e consentire a lui, allenatore esordiente a stagione già iniziata, di lavorare al meglio. Intendiamoci, nulla di scandaloso e anzi mossa pure intelligente, purché dalla fiducia incondizionata iniziale col tempo si liberasse da lacci e lacciuoli e scegliesse da campionato avanzato solo in base al merito.
E invece ancora oggi assistiamo ai vari Marchetti, Radu e Lulic sempre in campo, indipendentemente da avversari, stati di forma e riserve più forti e affidabili, come appunto il caso-Stratoska. Non dimentichiamoci che la più bella partita della stagione, il derby di 2 giorni fai, ha visto i senatori fuori ma per scelta forzata, chi per infortunio chi per squalifica.
E' qui che deve spiccare il salto di qualità Inzaghi, per il resto notevolmente migliorato sotto l'aspetto tattico dopo un inizio di stagione incerto: quando non guarderà più in faccia a nessuno forse avremo anche noi il nostro allenatore di livello. Che inizi subito dal portiere, il ruolo dove il confronto tra titolare e riserva sta diventando sempre più imbarazzante.
Secondo me, ovvio.