Ho come l’impressione che la Finale di Coppa Italia sia quasi snobbata nell’inconscio di molti Laziali, in vista del Derby di appena qualche giorno dopo.
Derby che, oggettivamente “pesa” di più, in termini di emozioni, di storia, di pathos, di tutto, nelle nostre teste.
Pesa perché è il Derby, pesa perché in ballo c’è la CL che non sfioriamo da tempo, c’è la supremazia cittadina, c’è il 26 Maggio, c’è Lulic, c’è Olympia, c’è tutto il resto.
Io adoro Stefano Pioli. Mi piace quando canta l’inno, mi piace coma fa giocare la sua squadra, mi piace come persona, mi piace come parla.
Pioli una cosa ha stabilito fin dall’inizio, ed è riuscito ad inculcarla nelle menti di tutti i suoi giocatori, ed anche in molti, moltissimi tifosi:
SI GIOCA UNA PARTITA ALLA VOLTA.
Ed è vero, straordinariamente vero. Una partita alla volta, pensare a quelle successive è da idioti, è inutile, è superfluo, non serve a niente. Sabato scorso la più importante era la Sampdoria, concentrati solo sulla Sampdoria, dobbiamo vincere con la Sampdoria.
E infatti lui nel secondo tempo ha messo dentro De Vrji, fregandosene PER DAVVERO di tutte le fobie, le manie le lungimiranza senza senso di tutti i cacadubbi di cui è pieno l’universo Laziale, che temevano un eventuale cartellino giallo che avrebbe significato squalifica per l’Olandese “in vista del Derby”… (vale a dire FRA DUE PARTITE E MEZZA!!!)
Masticazzi, ha pensato Pioli: a me DV mi serve qui e ora. Gentiletti non regge i 90 minuti, dentro Stefan, vai. E porta a casa i tre punti.
E a culo tutto il resto (CIT.)
Sampdoria ---> FATTO!
Ora, sotto con la Juve.
Un grande (e grosso…) Lazionetter ha scritto oggi:
Quanto é ricco e bello essere laziali.
Una settimana da Lazio, avevamo detto, e questa settimana é iniziata con una vittoria a Genova.
Ora c'é la Juventus.
Senza paura.
Senza un cazzo di paura.
SENZA UNA CAZZO DI PAURA. AL Derby, ai miserabili e a tutto il resto, ci penseremo da Mercoledì passata la mezzanotte.
Con la Juve senza una cazzo di paura, che i tizi non è che se la portano da casa.
Sotto a chi tocca. Noi qui stiamo.
Hic manebimus optime.Una settimana memorabile. Una settimana comunque da ricordare.