Vincenzo Paparelli

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Offline bak

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20168
Vincenzo Paparelli
« il: 27 Ott 2014, 16:31 »
Never forget

Vincenzo vive nei nostri cuori e nella memoria di ogni Laziale.


porgascogne

porgascogne

Re:Vincenzo Paparelli
« Risposta #1 il: 27 Ott 2014, 16:57 »
io ringrazio bak per il topic, ma su questa vicenda vorrei dire altro dal solito ricordo - giustificatissimo - su Vincenzo Paparelli
e voglio dirlo innanzitutto a tutti quei Laziali che magari nel 1979 non erano ancora nati
che hanno vissuto la questione di rimando, di ricordi di chi - purtroppo - essendo più grande d'età l'ha vissuta sulla sua pelle
quelli erano anni nei quali "uccidere un Laziale non è un reato"
si, è vero, si sparava ovunque a Roma in quel periodo ed ogni morte ne aveva un'altra di rimando ed un'altra ancora ed ancora a vendicare onori e sampietrini sporchi di sangue



uno "spettatore"...ecco, quando si parla di quanto sono coperti, collusi, protetti, mafiosamente imboscati, si faccia riferimento a questa prima pagina
un tifoso Laziale ammazzato, con una curva sud che inneggia all'omicidio - dopo anni di cori su tabocchini - , diventa uno "spettatore"
come se delazializzare Vincenzo Paparelli servisse a deromanistizzare un omicidio, facendola diventare una casualità che, visti gli anni, sarebbe potuta capitare ovunque ed a chiunque

questi erano in quegli anni

e questi sono oggi








oh, sia chiaro: mica faccio la verginella...dalla ns parte ci sono nefandezze ed atrocità forse concettualmente peggiori, se si pensa agli adesivi con Anna Frank che indossa la maglia della roma...però, quanto letto in TUTTI questi anni, quanto ascoltato IN TUTTI QUESTI ANNI, quanto cantato da - quasi - TUTTI loro almeno una volta, ce lo abbiamo sotto gli occhi, ma il risalto che gli viene dato è lo stesso che ritroviamo in quella SCHIFOSA prima pagina di un giornale da sempre SERVO della maggioranza: un giornale che sosterrebbe l'epurazione a forza di pogrom dei Laziali, se avesse sentore che i Laziali so' rimasti in 100 e quindi bruciati 'sti 100, fanculo al problema

l'impunità del De Sanctis (vedrete, vedrete) parte da quella di Tzigano
la non-notizia di un Laziale ammazzato fa il paio con la loro doppia morale: urlanti schifezze a dispregio di un morto e poi basta 'na lapide, du' lacrimucce e tutto apposto
se po' continua' a vomitare merda - la cosa che riesce loro meglio, visto che ne sono composti - su Vincenzo Paparelli, vittima simbolica della fine che vorrebbero fa' fa a tutti i Laziali, prima o poi

per ricordare Vincenzo serve ricordare quanto sono bastardi loro
e per segnare LA differenza fra noi e loro

eterna

Offline bak

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20168
Re:Vincenzo Paparelli
« Risposta #2 il: 27 Ott 2014, 17:22 »
Ottimo Porga, l'idea del post era proprio questa. Andare oltre il semplice,doveroso, ricordo.

Offline Pomata

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13105
Re:Vincenzo Paparelli
« Risposta #3 il: 27 Ott 2014, 17:40 »
"Un ordigno attraversa il campo..."

s'e' incamminato da solo

Offline Magnopèl

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52425
Re:Vincenzo Paparelli
« Risposta #4 il: 27 Ott 2014, 17:47 »
perfetto porga.
aggiungo, senza strumentalizzare:



R.I.P Vincenzo.
Re:Vincenzo Paparelli
« Risposta #5 il: 27 Ott 2014, 17:53 »
Quel giorno ci ha fatto diventare peggiori .

E la colpa non e' nostra .

Offline ssl_1900

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7155
Re:Vincenzo Paparelli
« Risposta #6 il: 27 Ott 2014, 18:27 »
perfetto porga.
aggiungo, senza strumentalizzare:



R.I.P Vincenzo.

lo  striscione delle merde è molto molto successivo all'assassinio di vincenzo. risale ai tempi di cragnotti.

passò sotto silenzio. come sempre.

il cucs.

Offline Tarallo

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111509
Re:Vincenzo Paparelli
« Risposta #7 il: 27 Ott 2014, 18:30 »
Non mi sembra un dettaglio che il povero papà col bambino non li abbiamo uccisi noi.
L'orrore è doppio.

Offline valpa62

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3923
Re:Vincenzo Paparelli
« Risposta #8 il: 27 Ott 2014, 18:32 »
Non mi sembra un dettaglio che il povero papà col bambino non li abbiamo uccisi noi.
L'orrore è doppio.
Re:Vincenzo Paparelli
« Risposta #9 il: 27 Ott 2014, 18:41 »
 :( :( :( :( :(
Re:Vincenzo Paparelli
« Risposta #10 il: 27 Ott 2014, 20:33 »
...grazie Porga..
Io, quella terribile mattinata c'ero..ho ancora vivi i ricordi e i dettagli di quella giornata, dalla pioggia all'imprmeabile di plastica (all'epoca si vendevano a 1000 lire) che indossavano i tifosi che si avvicinavano al povero Vincenzo...
..grazie di cuore per aver tradotto quello che avrei voluto scrivere io..
Ti ricordo anche l'ignobile campagna in difesa di Enrico Marcioni (altro squallido compare di Tzigano) appoggiata dalla dirigenza giallorotta e anche dal messaggero...
Infine, pochi anni fa, in una miserabile coreografia (???) in un derby..quella curva de merda ha scritto i nomi di tutti i tifosi deceduti ...e tra questi uno striscione con il vero cognome Fiorillo...
L'animadelimortaccisua..

Offline Daniela

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26093
Re:Vincenzo Paparelli
« Risposta #11 il: 27 Ott 2014, 20:37 »
:(


sempre nei nostri cuori!!!
Re:Vincenzo Paparelli
« Risposta #12 il: 27 Ott 2014, 20:57 »
Io non ero nato, ma come molti di noi quel giorno maledetto ci fu "raccontato" dai nostri padri.
Quindi in me, non essendo fisicamente presente, non è mai nato un sentimento quale il dolore, il cordoglio o il rimpianto. Solo l'odio ed il disprezzo per un "branco" che a distanza di 35 (TRENTACINQUE!!!) anni continua ad  irridere e schernire una famiglia innocente, come fossero vittime del più innocuo degli scherzi, e che ancora oggi continuano, in nome dei loro merdosi colori, a spargere sangue.


Re:Vincenzo Paparelli
« Risposta #13 il: 27 Ott 2014, 21:09 »
io ringrazio bak per il topic, ma su questa vicenda vorrei dire altro dal solito ricordo - giustificatissimo - su Vincenzo Paparelli
e voglio dirlo innanzitutto a tutti quei Laziali che magari nel 1979 non erano ancora nati
che hanno vissuto la questione di rimando, di ricordi di chi - purtroppo - essendo più grande d'età l'ha vissuta sulla sua pelle
quelli erano anni nei quali "uccidere un Laziale non è un reato"
si, è vero, si sparava ovunque a Roma in quel periodo ed ogni morte ne aveva un'altra di rimando ed un'altra ancora ed ancora a vendicare onori e sampietrini sporchi di sangue




Ti voglio bene.

Non li potrò perdonare mai, perché mai si sono veramente dissociati (prima) e pentiti (dopo).

Sono un unico, enorme, agglomerato fecale, smetterò di disprezzarli quando cesseranno di esistere.




uno "spettatore"...ecco, quando si parla di quanto sono coperti, collusi, protetti, mafiosamente imboscati, si faccia riferimento a questa prima pagina
un tifoso Laziale ammazzato, con una curva sud che inneggia all'omicidio - dopo anni di cori su tabocchini - , diventa uno "spettatore"
come se delazializzare Vincenzo Paparelli servisse a deromanistizzare un omicidio, facendola diventare una casualità che, visti gli anni, sarebbe potuta capitare ovunque ed a chiunque

questi erano in quegli anni

e questi sono oggi








oh, sia chiaro: mica faccio la verginella...dalla ns parte ci sono nefandezze ed atrocità forse concettualmente peggiori, se si pensa agli adesivi con Anna Frank che indossa la maglia della roma...però, quanto letto in TUTTI questi anni, quanto ascoltato IN TUTTI QUESTI ANNI, quanto cantato da - quasi - TUTTI loro almeno una volta, ce lo abbiamo sotto gli occhi, ma il risalto che gli viene dato è lo stesso che ritroviamo in quella SCHIFOSA prima pagina di un giornale da sempre SERVO della maggioranza: un giornale che sosterrebbe l'epurazione a forza di pogrom dei Laziali, se avesse sentore che i Laziali so' rimasti in 100 e quindi bruciati 'sti 100, fanculo al problema

l'impunità del De Sanctis (vedrete, vedrete) parte da quella di Tzigano
la non-notizia di un Laziale ammazzato fa il paio con la loro doppia morale: urlanti schifezze a dispregio di un morto e poi basta 'na lapide, du' lacrimucce e tutto apposto
se po' continua' a vomitare merda - la cosa che riesce loro meglio, visto che ne sono composti - su Vincenzo Paparelli, vittima simbolica della fine che vorrebbero fa' fa a tutti i Laziali, prima o poi

per ricordare Vincenzo serve ricordare quanto sono bastardi loro
e per segnare LA differenza fra noi e loro

eterna

aventiniano

aventiniano

Re:Vincenzo Paparelli
« Risposta #14 il: 27 Ott 2014, 21:25 »
Porgascogne, Magnopel, vi prego a nome di tanti, soprattutto di chi come noi quel giorno era allo stadio e non scorda: diffondete ovunque, con tutti i mezzi, il contenuto dei vostri due post

Offline Dusk

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12736
http://www.labouratorio.it
Re:Vincenzo Paparelli
« Risposta #15 il: 27 Ott 2014, 21:34 »
"28 ottobre, giornata storta, saluti e baci a Paparelli a Prima Porta".

Me la canticchiavano pressoché tutti i bambini, alla luce del fatto che ero "Il Laziale".

Ah, parliamo di anni delle elementari. In una scuola privata, di suore, in un quartiere benestante di Roma, più di 10 anni dopo l'omicidio.

Ma de che stamo a parlà.

Offline paolo71

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20540
Re:Vincenzo Paparelli
« Risposta #16 il: 27 Ott 2014, 21:47 »
l'hanno ucciso gli UFO secondo il genio che scrisse la prima pagina del cds.
la rioma è la più grande vergogna nazionale, sono passati quasi 40 anni e non è cambiato niente, guardate come stanno tentando in tutti i modi di insabbiare l' omicdio Ciro Esposito.

Offline Dusk

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12736
http://www.labouratorio.it
Re:Vincenzo Paparelli
« Risposta #17 il: 27 Ott 2014, 21:55 »
l'hanno ucciso gli UFO secondo il genio che scrisse la prima pagina del cds.
la rioma è la più grande vergogna nazionale, sono passati quasi 40 anni e non è cambiato niente, guardate come stanno tentando in tutti i modi di insabbiare l' omicdio Ciro Esposito.

Il giorno della finale di Coppa Italia, mentre avvengono le trattative Hamsik/Genny 'a Carogna arriva la notizia da studio: un giornalista imbarazzato e a disagio come pochi interviene con una tonnellata di condizionali, di distinguo, di "si dice", "gira voce", ecc., per comunicare sommessamente e con le parole più vaghe possibili che il colpo potrebbe essere stato sparato "da un tifoso di un'altra squadra".

Il 120% degli esseri umani non in malafede, nell'udire quelle parole, hanno subito capito che quella "altra squadra" non poteva che essere una sola.

Offline anderz

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8271
Re:Vincenzo Paparelli
« Risposta #18 il: 27 Ott 2014, 22:15 »
io non dimentico Vincenzo anche se non ero nato.
ma non dimentico nemmeno da dove è partito il razzo.
e non dimentico che in quel settore questa inf.amia è considerata un vanto.
e non dimentico nemmeno che, sempre da quel settore, provengono gli assassini di un altro ragazzo.
ennesimo vanto ignobile di quella cloaca.
Re:Vincenzo Paparelli
« Risposta #19 il: 28 Ott 2014, 08:59 »
Mi chiamo Vincenzo Paparelli, e sono morto il 28 ottobre del 1979.
Forse qualcuno si ricorda ancora di me.
Ero un uomo di trentatré anni che un giorno fu ucciso allo stadio Olimpico da un razzo a paracadute di tipo nautico sparato da un tifoso ultrà della Roma.
Quando sono stato colpito stavo mangiando un panino con la frittata.
Mia moglie Wanda cercò di estrarmi quel tubo di ferro dall'occhio sinistro, ma siccome il razzo bruciava ancora, finì per ustionarsi una mano.
Il medico che mi ha prestato i primi soccorsi, dichiarò che nemmeno in guerra aveva visto una lesione così grave.
Il giorno dopo tutti i giornali mostrarono una fotografia scattata qualche mese prima, che mi ritraeva in un ristorante insieme a mia moglie.
Soltanto il quotidiano Il Tempo pubblicò l'immagine di me, riverso per terra, con la faccia insanguinata e l'orbita dell' occhio sinistro vuota.
Sono stato la seconda vittima del tifo calcistico in Italia, la prima era un tifoso della Salernitana che nel 1963 morì in seguito a degli scontri scoppiati in tribuna con dei tifosi del Potenza.
Tra le personalità del mondo sportivo il primo ad accorrere all'ospedale Santo Spirito, dove sono giunto ormai morto, è stato il Presidente del Coni Franco Carraro.
Mio cognato quando ha sentito alla radio il mio nome ha pensato a un caso di omonimia.
Mio fratello quando ha saputo della disgrazia, ha avuto un forte senso di colpa perché mi aveva prestato la tessera e quel giorno allo stadio al mio posto doveva esserci lui.
Mia moglie, che era accanto a me nell' ambulanza, per tutto il tempo mi ha pregato di non morire e mi ha tenuto stretta la mano.
Dopo aver sbrigato tutte le formalità in questura e aver ritirato i documenti e i miei oggetti personali, ha avuto una crisi e ha cominciato a urlare.
Sulle foto apparse sui giornali i giorni seguenti viene ritratta insieme a sua madre che cerca di consolarla e le tiene un braccio sulla spalla. Ha la faccia stanca e scavata, e nei suoi occhi c'è qualcosa di terribile.
Il mio nome e quello dei miei familiari sono comparsi sui quotidiani per tutta la settimana dopo l'omicidio e anche quella successiva, ma sempre con minore risalto. Io sono stato definito unanimemente un uomo normale e tranquillo, con un'unica passione, quella per la Lazio.
Alcuni quotidiani hanno sottolineato più volte che avevo un'officina meccanica in società con mio fratello e vivevo in una moderna borgata romana chiamata Mazzalupo.
Qualcuno ha scritto che avevo comprato il televisore a colori con le cambiali, e il mio unico lusso era un Bmw di seconda mano che tenevo in garage e lucidavo come uno specchio.
Dopo la mia morte, il capitano della Lazio Pino Wilson ha telefonato a mia moglie per farle le condoglianze.
Anche il sindaco di Roma Petroselli ha telefonato, e si è offerto di pagare le spese del mio funerale e ha messo a disposizione della mia famiglia un assistente sociale.
Il giocatore Lionello Manfredonia è andato a far visita ai miei familiari regalando a mio figlio più piccolo la sua maglietta con il numero cinque.
Al mio funerale c'era tutta la squadra della Lazio, insieme all'allenatore Bob Lovati e al presidente Lenzini.
I giocatori della Roma invece non hanno partecipato perché impegnati con la trasferta di Coppa Italia a Potenza, al loro posto la società ha inviato i ragazzi della Primavera.
Alla cerimonia funebre hanno assistito migliaia di persone e per quel giorno è stato proclamato il lutto cittadino.
La Fondazione Luciano Re Cecconi ha devoluto un milione in beneficenza alla mia famiglia.
La giunta regionale del Lazio ha stanziato la somma di cinque milioni come segno di solidarietà.
La Società Sportiva Roma ha fatto affiggere una targa in Curva Nord per ricordare la mia persona.
Mio fratello Angelo ha proposto alle due società romane una partita Lazio-Roma mista cioè con i giocatori laziali e romanisti mescolati nelle due formazioni, ma alla fine non se n' è fatto niente. Per alcuni giorni sono stato oggetto di un acceso dibattito sulla violenza negli stadi.
Il sindaco di Roma ha detto che bisognava meditare su questa tragedia e discuterne in tutti i club sportivi e nelle scuole.
Qualcuno ha proposto che venissero installati negli stadi degli impianti di televisione a circuito chiuso per individuare i tifosi violenti.
Il capo degli arbitri, Giulio Campanati, ha chiesto l'abolizione della moviola in Tv.
Per alcuni mesi sono state prese drastiche misure repressive: è stato proibito l'ingresso allo stadio di aste di bandiera, tamburi e persino di striscioni dai nomi bellicosi, e anche di spillette e toppe che potessero risultare offensive.
Il pubblico doveva incitare la propria squadra solo con la voce e con le mani.
Il mio nome è stato, a secondo dei casi, inneggiato e sbeffeggiato dai tifosi della Lazio e della Roma.
Sui muri della città ancora oggi campeggiano scritte che dicono «Paparelli, sarai vendicato», o «Paparelli non ti dimenticheremo», o anche «10, 100, 1000 Paparelli» o ancora, «Paparelli ti sei perso i tempi belli».
In questi ultimi anni i giornali hanno parlato di me, soltanto all'indomani di un nuovo delitto avvenuto allo stadio.
Nel 5° anniversario della mia scomparsa, i tifosi mi hanno ricordato prima di una partita con la Cremonese.
Sul tartan, all'altezza della Tribuna Tevere hanno spiegato uno striscione con scritto «Vincenzo vive», mentre la curva intonava «28 ottobre Lutto Nazionale».
Nel 10° anniversario è stato inaugurato il «Lazio Club Nuovo Monte Spaccato, Vincenzo Paparelli».
L'anniversario della mia morte è stato commemorato dai tifosi laziali della Curva Nord per oltre quindici anni, poi da qualche tempo è calato il silenzio.
Il torneo di calcio Vincenzo Paparelli è arrivato soltanto alla terza edizione, poi si è fermato per mancanza di finanziamenti.
I lavori per le ristrutturazioni dello stadio Olimpico di «Italia '90» hanno cancellato per sempre le curve di un tempo, e con loro la targa di marmo che mi ricordava.
Il mio assassino si chiamava Giovanni Fiorillo, aveva diciotto anni ed era un pittore edile disoccupato.
Subito dopo l'omicidio ha fatto sparire le sue tracce e si è dato alla latitanza.
Qualcuno diceva di averlo avvistato a Pescara, qualcun altro a Brescia, qualcun altro ancora a Frosinone, che chiedeva informazioni per comprare le sigarette.
Dopo quattordici mesi di clandestinità, si è costituito.
Nel 1987 è stato condannato in Cassazione per omicidio preterintenzionale: sei anni e dieci mesi a lui che aveva lanciato il razzo, quattro anni e sei mesi agli altri due complici che lo avevano aiutato a introdurre nello stadio l'ordigno e a utilizzarlo.
Durante quel girovagare per l'Italia e per la Svizzera ha telefonato quasi tutti i giorni a mio fratello Angelo, chiedendo scusa e giurando che non voleva uccidere quel giorno allo stadio.
Era un ragazzo come tanti, abitava a Piazza Vittorio, era patito della Roma.
Sua madre lavorava al mercato, suo padre aggiustatore meccanico.
Era gente del popolo, come me.
L'articolo sul giornale diceva che Giovanni Fiorillo è morto il 24 marzo del 1993: forse per overdose, forse consumato da un brutto male.
Mio fratello Angelo l'ha perdonato, così come l'hanno perdonato mia moglie e anche i miei figli. Una cosa è certa, quel ragazzo è stato sfortunato, così come lo sono stato io. Mi chiamavo Vincenzo Paparelli.
Sono morto il 28 ottobre del 1979. Forse qualcuno si ricorda ancora di me.
 

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