Il riscatto dell’Aquila: arriva la sitcom “laziale”
I tifosi della Lazio sono in fermento per l’uscita di “Zio Gianni”, la nuova sitcom in 25 episodi, che andrà in onda su Rai Due. Dal 22 dicembre, alle 21, fino alla fine del periodo delle feste. Si tratta di una mini serie che vede come protagonisti il simpatico attore Paolo Calabresi, Cristel Checca, Luca di Capua e Francesco Russo.
Ma cosa c’entrano i laziali con “Zio Gianni”? Basta vedere il video della scena in cui proprio Gianni parla col figlio per rendersene conto. Un momento di gloria per tutto il popolo biancoceleste, dopo che per anni (anzi praticamente da sempre) sono stati costretti a vedere, in Tv o al cinema, battute a favore della Roma quando venivano proposti film comici.
Questa volta no, questa volta la vittoria è tutta dell’aquila. Anche perché il siparietto proposto, fa riferimento ad una data, una delle più belle e importanti della storia laziale e, di conseguenza, più tragica per la sponda giallorossa: il 26 maggio 2013, giorno della Coppa Italia vinta contro la Roma.
Gianni è affranto dalla sconfitta rimediata nella finale di Coppa Italia 2013: un derby con la Roma. Convinto che il proprio figlio sia anch’egli dispiaciuto, prova a rincuorarlo. “Amore mio, è un dolore grande, lo so. Ma questa batosta renderà più forte il tuo cuore giallorosso”. Ma la risposta del ragazzino lascia il papà di stucco. “Ma quale sconfitta, oggi abbiamo stravinto, vi abbiamo alzato la coppa in faccia”. Standing ovation, ma non è finita. Gianni inizia a balbettare, mentre il figlio è al settimo cielo. “Forza Lazio papà, ora e sempre”. “Ma che stai a dì aho! Che dici?”. Niente da fare, il piccoletto ha scoperto la verità. “Siamo la prima squadra della capitale, siamo nati nel 1900, voi 27 anni dopo”. Paolo Calabresi prova l’ultimo disperato tentativo. “Ma so tutte cavolate, chi ti ha detto queste cose, a burino?”. Ormai, però, non c’è più nulla da fare. “A papà, si si, tanto in Europa fate solo figuracce”.
Che altro aggiungere? Niente. Ma quindi, questo zio Gianni chi è? Un uomo di 50 anni che ha perso lavoro, lasciato dalla moglie. “Uno sfigato”, si autodefinisce Calabresi. “Ma fa troppo ridere”. Ed è anche romanista, con un figlio laziale che lo prende in giro per la sconfitta del 26 maggio. Forse,” sfigato” è anche poco.
P.s.: se vede che sto a letto con la febbre da giorni...