steso su un letto d'ospedale, trasformato quasi in uno spaventapasseri ammalato, questo è il canto del Cigno (nero)
le rughe, ben evidenziate e non nascoste, sono quelle del Rock, che è scorso come il tempo sulla nostra vita che, in una minima ma importantissima parte, hai riempito
davvero, magari credevi veramente di essere immortale, durante una vita dedicata allo stupore
adesso te ne vai, teatralmente come hai vissuto, chiudendo quell'armadio nel quale sparisci tu, ma non la tua (per me eterna) Opera
e resta il grande rimpianto di non averti mai visto dal vivo