eccomi, scusate
Runners
20 -
Alva Noto - Xerrox vol.3 ( Drone, Minimal, Experimental, Ambient)
19 -
Robert Aiki Aubrey Lowe & Ariel Kalma - We know each other somehow ( Experimental, Ambient )
18 -
Moon Duo - Shadow of the Sun ( Alternative Rock, Space Rock, Psychedelic Rock )
17 -
Laurent Garnier - La HOME Box (Techno)
16 -
Uochi Tochi - Il Limite valicabile ( Electro, Noise, Ambient, Abstract )
15 -
Jerusalem in my heart - If He Dies If If If If If ( Drone, Ambient)
14 -
United Bible Studies - The Ale's What Cures Ye (Folk, Experimental)
13 -
Stefano Pilia . Blind sun new century Christology ( Avantgarde, Experimental)
12 -
Voices from the Lake - Live at MAXXI (Dark Ambient, Techno, Modern Classical)
11 -
Panda Bear - Panda Bear meets the Grim reaper (Electronic, Pop Experimental)
la top ten
10 -
Max Richter - From Sleep
Estratto da una composizione completa di circa 8 ore eseguita tempo fa a Berlino. Tema: gli effetti della musica sul sonno. Ottimo esperimento di pianismo cinematico e romanticheggiante.
09 -
Rival Consoles - Howl
Elettronica molto cruda lineare e screziata da suoni frattali rumorismi vari, un suono da cuffia che nell'ascolto sembra inglobare i rumori esterni alle cuffie.
08 -
Heroin in Tahiti - Sun and Violence
Disco doppio, forse troppo lungo che avrebbe sicuramente beneficiato di una leggera sfrondata ad alcuni passaggi meno convincenti. Il totale però è un grande affresco di rumorismi e occultismi vari, dalla psichedelia aall'industrial, passando per il folk e la library anni 70. Un gran disco per i nostri sempre più bravi e convincenti.
07 -
Felix Da Housecat - Narrative of thee blast illusion
Torna il gattone con un gran disco di sentimento e sensibilità, il suono è una techno venata 80 con meno accenni italo del solito, ma non scontrosa. Da segnalare un dubbone messo quasi a metà disco che spacca il flusso delle tracce con l’Immenso, Sua Giamaicità Lee “Scratch” Perry
06 -
Sleaford Mods - Key Markets,
ormai dischi e pezzi in copia carbone (non provateci neanche a trovare le differenze) ma che ci fanno impazzire, hooliganismo a gogo, stretlife, basi al grado zero della consciousness elettronica, e sopra il tizio che sbraita inc.zzature varie, se i sex pistols fossero nati oggi suonerebbero cosi.
05 -
Rabit – Communion
Alfiere di questa nuova elettronica partita dagli uk e che sta germogliando anche in US un disco di grande atmosfera, fatto di suoni spezzati, minacciosi, voci fuori campo, luci abbaglianti che si accendono e spengono improvvisamente, che non ha niente di ritmico o da club, ma ricorda suoni ebm e industrial, ma la brutalità è tutta introspettiva, non deflagra mai. Discone Forse il miglior album di elettronica dell’anno
04 -
Il Lungo Addio - Disperate abitudini.
Fabrizio Testa autore a proprio nome di una elettronica scura e melmosa infarcita di jazz e oscurirà assortite con questo moniker si dedica ad un cantautorato a metà tra il Boyd Rice di "Music Martini & Misanthtropy"e Ciampi e Dente (cosi lo sente pure Porga
). il tema dei suoi pezzi è uno solo: la riviera romagnola ipreferibilmente n inverno con il suo carico di desolazione e tristezza, il tutto venato da un fondo ironico e quasi da commedia all'italiana anni 60. Un capolavoro.
03 -
FFS (Franz Ferdinand & Sparks) – FFS
Collaborazione tra i tedeschi e i Franz Ferdinand, ne esce uno spettacolare minestrone di new wave, glam rock, pop, piani e chitarre spianate e straniante, probabilmente il disco che ho ascoltato di più numericamente parlando.
02 -
In Gowan Ring - The Serpent and the dove
Torna dopo anni di attesa il bardo che con la sua voce e musica riesce ancora a evocare antichi spazi e tempi remoti, una musica che parte dal folk acustico delle isole britanniche per espandersi verso forme psichedeliche e altamente suggestive.
01 -
VVAA - Nostra Signora Delle Tenebre
Raramente inserisco le compilation nelle classifiche di fine anno perché inevitabilmente poco coese.
Questa compila inserita addirittura al primo posto fa eccezione perché rappresenta un esempio di coesione e qualità Sono pezzi dallo sterminato archivio delle soundtrack italiane di film horror e gialli che hanno fatto la fortuna di decine di label e fatto riscoprire gemme dimenticate.
Questa operazione è però differente dal mero recupero, le tracce sono state date alla crema della scena “occult/psych/prog/drone/avant italiana” che ne ha fatto uscire delle versioni per lo più stravolte e irriconoscibili salvando solo quel clima di tensione originale.
Quello che ne è uscito è un magma molto interessante e suggestivo dello stato di salute di questa scena.