La poesia piu' bella.

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La poesia piu' bella.
« il: 09 Ago 2013, 18:22 »
Visto che con i quadri ce la siamo cavata egregiamente, passiamo alla poesia.
Quale e' quella che leggendola, vi comunica piu' emozione ?

Comincio io.

"Il piu' bello dei mari" N. Hikmet

Il più bello dei mari
è quello che non navigammo.
Il più bello dei nostri figli
non è ancora cresciuto.
I più belli dei nostri giorni
non li abbiamo ancora vissuti.
E quello
che vorrei dirti di più bello
non te l'ho ancora detto.


Offline laziAle82

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11715
Re:La poesia piu' bella.
« Risposta #1 il: 09 Ago 2013, 18:28 »
Ho sceso dandoti il braccio - Eugenio Montale

     "Ho sceso, dandoti il braccio, almeno un milione di scale
      e ora che non ci sei è il vuoto ad ogni gradino.
      Anche così è stato breve il nostro lungo viaggio.
      Il mio dura tuttora, né più mi occorrono
      le coincidenze, le prenotazioni,
      le trappole, gli scorni di chi crede
      che la realtà sia quella che si vede.

      Ho sceso milioni di scale dandoti il braccio
      non già perché con quattr'occhi forse si vede di più.
      Con te le ho scese perché sapevo che di noi due
      le sole vere pupille, sebbene tanto offuscate,
      erano le tue. "

Offline cosmo

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7189
Re:La poesia piu' bella.
« Risposta #2 il: 09 Ago 2013, 19:20 »
Non so se è la più bella, ma è l'unica che emerge dalla polvere delle mie lezioni ormai remote.
Ugo Foscolo - una rockstar dei suoi tempi.

ALLA SERA

Forse perché della fatal quïete
Tu sei l’immago a me sí cara vieni,
O Sera! E quando ti corteggian liete
Le nubi estive e i zeffiri sereni,

E quando dal nevoso aere inquïete
Tenebre e lunghe all’universo meni
Sempre scendi invocata, e le secrete
Vie del mio cor soavemente tieni.

Vagar mi fai co’ miei pensier su l’orme
Che vanno al nulla eterno; e intanto fugge
Questo reo tempo, e van con lui le torme

Delle cure onde meco egli si strugge;
E mentre io guardo la tua pace, dorme
Quello spirto guerrie
r ch’entro mi rugge.

Offline hidalgo

*
5126
La poesia piu' bella.
« Risposta #3 il: 10 Ago 2013, 15:09 »
Senza di te (John keats)*

Non posso esistere senza di te.
Mi dimentico di tutto tranne che di rivederti:
la mia vita sembra che si arresti lì,
non vedo più avanti.
Mi hai assorbito.
In questo momento ho la sensazione
come di dissolvermi:
sarei estremamente triste
senza la speranza di rivederti presto.
Avrei paura a staccarmi da te.
Mi hai rapito via l'anima con un potere
cui non posso resistere;
eppure potei resistere finché non ti vidi;
e anche dopo averti veduta
mi sforzai spesso di ragionare
contro le ragioni del mio amore.
Ora non ne sono più capace.
Sarebbe una pena troppo grande.
Il mio amore è egoista.
Non posso respirare senza di te.

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* pochi sanno che John keats e' sepolto a Roma nel cimitero inglese in zona piramide.
 Famoso l'epitaffio che volle sulla sua tomba: "qui giace un uomo il cui nome fu scritto sull'acqua"
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Offline ceasarCM

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140
Re:La poesia piu' bella.
« Risposta #4 il: 10 Ago 2013, 22:00 »
non scrivo spesso. Anzi, per meglio dire, quasi mai, ma oggi è stata una di quelle giornate da farne un bel pacco e buttarlo nel dimenticatoio.
Poi sono venuto qui, su questo forum, e un sorriso mi si è dipinto sul viso.
Non uno di quelli, comunque utili, di ilarità.
Ma un sorriso dolce, gentile, di quelli che ti fanno sentire un po' più a contatto con la vita.
Quindi grazie, soprattutto alla prima, postata da Rivolazionario, e.... nel mio piccolo voglio contribuire

Se avessi il drappo ricamato del cielo,
Intessuto dell’oro e dell’argento e della luce,
I drappi dai colori chiari e scuri del giorno e della notte
Dai mezzi colori dell’alba e del tramonto,
Stenderei quei drappi sotto i tuoi piedi:
Invece, essendo povero, ho soltanto sogni;
E i miei sogni ho steso sotto i tuoi piedi;
Cammina leggera, perché cammini sui miei sogni

[W.B. Yeats]

Offline fede75

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Re:La poesia piu' bella.
« Risposta #5 il: 11 Ago 2013, 08:12 »
E sto abbracciato a te

Il modo tuo d'amare
È lasciare che io ti ami.
Il si con cui ti abbandoni
È il silenzio. I tuoi baci
Sono offrirmi le labbra
Perché io le baci.
Mai parole o abbracci
Mi diranno che esistevi
E mi hai amato: mai.
Me lo dicono fogli bianchi,
mappe, telefoni, presagi,
tu, no.
E sto abbracciato a te
Senza chiederti nulla, per timore
Che non sia vero
Che tu vivi e mi ami.
E sto abbracciato a te
Senza guardare e senza toccarti.
Non debba mai scoprire
Con domande, con carezze,
quella solitudine immensa
d'amarti solo io.

pedro salinas

Offline radar

*****
9160
Re:La poesia piu' bella.
« Risposta #6 il: 11 Ago 2013, 09:13 »
Una volta questo topic si sarebbe chiamato "Il lumacone d'oro"....

Offline laziAle82

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La poesia piu' bella.
« Risposta #7 il: 11 Ago 2013, 10:18 »
E sto abbracciato a te

Il modo tuo d'amare
È lasciare che io ti ami.
Il si con cui ti abbandoni
È il silenzio. I tuoi baci
Sono offrirmi le labbra
Perché io le baci.
Mai parole o abbracci
Mi diranno che esistevi
E mi hai amato: mai.
Me lo dicono fogli bianchi,
mappe, telefoni, presagi,
tu, no.
E sto abbracciato a te
Senza chiederti nulla, per timore
Che non sia vero
Che tu vivi e mi ami.
E sto abbracciato a te
Senza guardare e senza toccarti.
Non debba mai scoprire
Con domande, con carezze,
quella solitudine immensa
d'amarti solo io.

pedro salinas

Non conoscevo, splendida.


Inviato con Eugenio usando tapatalk

Offline TheVoice

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Re:La poesia piu' bella.
« Risposta #8 il: 13 Ago 2013, 08:07 »
Posso scrivere i versi più tristi stanotte.
Scrivere, per esempio: “La notte è stellata,
e tremano, azzurri, gli astri, in lontananza”.

Il vento della notte gira nel cielo e canta.
Posso scrivere i versi più tristi stanotte.

Io l’ho amata e a volte anche lei mi amava.

In notti come questa io l’ho tenuta tra le braccia.

L’ho baciata tante volte sotto il cielo infinito.
Lei mi ha amato e a volte anch’io l’amavo.

Come non amare i suoi grandi occhi fissi.

Posso scrivere i versi più tristi stanotte.

Pensare che non l’ho più. Sentire che l’ho persa.
Sentire la notte immensa, ancora più immensa senza lei.

E il verso scende sull’anima come la rugiada sul prato.
Poco importa che il mio amore non abbia saputo fermarla.

La notte è stellata e lei non è con me.

Questo è tutto.
Lontano, qualcuno canta. Lontano.

La mia anima non si rassegna di averla persa.
Come per avvicinarla, il mio sguardo la cerca.

Il mio cuore la cerca, e lei non è con me.

La stessa notte che sbianca gli stessi alberi.

Noi, quelli d’allora, già non siamo gli stessi.
Io non l’amo più, è vero, ma quanto l’ho amata.

La mia voce cercava il vento per arrivare alle sue orecchie.

D’un altro. Sarà d’un altro. Come prima dei miei baci.

La sua voce, il suo corpo chiaro. I suoi occhi infiniti.
Ormai non l’ho più, è vero, ma forse l’amo ancora.

E’ così breve l’amore e così lungo l’oblio.

E siccome in notti come questa l’ho tenuta tra le braccia,
la mia anima non si rassegna d’averla persa.


Benché questo sia l’ultimo dolore che lei mi causa,
e questi gli ultimi versi che io le scrivo.

Pablo Neruda
Re:La poesia piu' bella.
« Risposta #9 il: 13 Ago 2013, 08:25 »
LA COLLINA

Dove sono Elmer, Herman, Bert, Tom e Charley,
l'abulico, l'atletico, il [...], l'ubriacone, il rissoso?
Tutti, tutti, dormono sulla collina.

Uno trapassò in una febbre,
uno fu arso in miniera,
uno fu ucciso in rissa,
uno morì in prigione,
uno cadde da un ponte lavorando per i suoi cari -
tutti, tutti dormono, dormono, dormono sulla collina.

Dove sono Ella, Kate, Mag, Edith e Lizzie,
la tenera, la semplice, la vociona, l'orgogliosa, la felicie?
Tutte, tutte, dormono sulla collina.

Una morì di un parto illecito,
una di amore contrastato,
una sotto le mani di un bruto in un bordello,
una di orgoglio spezzato, mentre anelava al suo ideale,
una inseguendo la vita, lontano, in Londra e Parigi,
ma fu riportata nel piccolo spazio con Ella, con Kate, con Mag -
tutt, tutte dormono, dormono, dormono sulla collina.

Dove sono zio Isaac e la zia Emily,
e il vecchio Towny Kincaid e Sevigne Houghton,
e il maggiore Walker che aveva conosciuto
uomini venerabili della Rivoluzione? *
Tutti, tutti, dormono sulla collina.

Li riportarono, figlioli morti, dalla guerra,
e figlie infrante dalla vita,
e i loro bimbi orfani, piangenti -
tutti, tutti dormono, dormono, dormono sulla collina.

Dov'è quel vecchio suonatore Jones
che giocò con la vita per tutti i novant'anni,
fronteggiando il nevischio a petto nudo,
bevendo, facendo chiasso, non pensando né a moglie né a parenti,
né al denaro, né all'amore, né al cielo?
Eccolo! Ciancia delle fritture di tanti anni fa,
delle corse di tanti anni fa nel Boschetto di Clary,
di ciò che Abe Lincoln
disse una volta a Springfield.


non se se sia possibile annoverarla tra le poesie ma a me gonfia il cuore...colpa di Faber

Offline todomodo

*
1342
Re:La poesia piu' bella.
« Risposta #10 il: 13 Ago 2013, 10:27 »
So che si può vivere
non esistendo,
emersi da una quinta, da un fondale,
da un fuori che non c’è se mai nessuno
l’ha veduto.
So che si può esistere
non vivendo,
con radici strappate da ogni vento
se anche non muove foglia e non un soffio increspa
l’acqua su cui s’affaccia il tuo salone.
So che non c’è magia
di filtro o d’infusione
che possano spiegare come di te s’azzufino
dita e capelli, come il tuo riso esploda
nel suo ringraziamento
al minuscolo dio a cui ti affidi,
d’ora in ora diverso, e ne diffidi.
So che mai ti sei posta
il come – il dove – il perché,
pigramente rassegnata al non importa,
al non so quando o quanto, assorta in un oscuro
germinale di larve e arborescenze.
So che quello che afferri,
oggetto o mano, penna o portacenere,
brucia e non se n’accorge,
né te n’avvedi tu animale innocente
inconsapevole
di essere un perno e uno sfacelo, un’ombra
e una sostanza, un raggio che si oscura.
So che si può vivere
nel fuochetto di paglia dell’emulazione
senza che dalla tua fronte dispaia il segno timbrato
da Chi volle tu fossi…e se ne pentì.
Ora,
uscita sul terrazzo, annaffi i fiori, scuoti
lo scheletro dell’albero di Natale,
ti accompagna in sordina il mangianastri,
torni indietro, allo specchio ti dispiaci,
ti getti a terra, con lo straccio scrosti
dal pavimento le orme degli intrusi.
Erano tanti e il più impresentabile
di tutti perché gli altri almeno parlano,
io, a bocca chiusa.

Eugenio Montale - Il primo dell'anno

Offline Azzurra

*
2758
Re:La poesia piu' bella.
« Risposta #11 il: 13 Ago 2013, 11:45 »
mattino

mi illumino d'immenso

su 4 parole ci sono dentro 6 pagine di prosa

Offline anto70

*****
2813
Re:La poesia piu' bella.
« Risposta #12 il: 13 Ago 2013, 11:54 »
Stella stellina
la coppa s'avvicina
son pronte le bandiere
la coppa delle Fiere
la spuma è già in ghiacciaia
se spoglia pure Gaia
D'Alema con Veltroni
nel bar dei Cesaroni
mi agghindo come un pazzo
poi però m'attacco al caxxo

(Drake)
Una volta questo topic si sarebbe chiamato "Il lumacone d'oro"....
:p
Re:La poesia piu' bella.
« Risposta #13 il: 13 Ago 2013, 14:54 »
IL CANTO DELL'ODIO

Quando tu dormirai dimenticata
sotto la terra grassa
e la croce di Dio sarà piantata
ritta sulla tua cassa,

Quando ti coleran marcie le gote
entro i denti malfermi
e nelle occhiaie tue fetenti e vuote
brulicheranno i vermi,

per te quel sonno che per altri è pace
sarà strazio novello
e un rimorso verrà freddo, tenace,
a morderti il cervello.

Un rimorso acutissimo ed atroce
verrà nella tua fossa
a dispetto di Dio, della sua croce,
a rosicchiarti l'ossa.

Io sarò quel rimorso. Io te cercando
entro la notte cupa,
lamia che fugge il dì, verrò latrando
come latra una lupa.

Io con quest'ugne scaverò la terra
per te fatta letame
e il turpe legno schioderò che serra
la tua carogna [...] in.fa.me.

Oh, come nel tuo core ancor vermiglio
sazierò l'odio antico,
oh, con che gioia affonderò l'artiglio
nel tuo ventre impudico!

Sul tuo putrido ventre accoccolato
io poserò in eterno,
spettro della vendetta e del peccato,
spavento dell'inferno:

ed all'orecchio tuo che fu sì bello
sussurrerò implacato
detti che bruceranno il tuo cervello,
come un ferro infocato.

Quando tu mi dirai: perché mi mordi
e di velen m'imbevi?
Io ti risponderò: non ti ricordi
che bei capelli avevi?

Non ti ricordi dei capelli biondi
che ti coprian le spalle
e degli occhi nerissimi, profondi,
pieni di fiamme gialle?…

E delle audacie del tuo busto e della
opulenza dell'anca?
Non ti ricordi più com'eri bella,
provocatrice e bianca?

Ma non sei dunque tu che nudo il petto
agli occhi altrui porgesti
e, spumante Licisca, entro al tuo letto
passar la via facesti?

Ma non sei tu che agli ebbri ed ai soldati
spalancasti le braccia,
che discendesti a baci innominati
e a me ridesti in faccia?

Ed io t'amavo, ed io ti son caduto
pregando innanzi e, vedi,
quando tu mi guardavi, avrei voluto
morir sotto a' tuoi piedi.

Perché negare - a me che pur t'amavo -
uno sguardo gentile,
quando per te mi sarei fatto schiavo,
mi sarei fatto vile?

Perché m'hai detto no quando carponi
misericordia chiesi,
e sulla strada intanto i tuoi lenoni
aspettavan gl'inglesi?

Hai riso? Senti! Dal sepolcro cavo
questa tua rea carogna,
nuda la carne tua che tanto amavo
l'inchiodo sulla gogna,

e son la gogna i versi ov'io ti danno
al vituperio eterno,
a pene che rimpianger ti faranno
le pene dell'inferno.

Qui rimorir ti faccio, o maledetta,
piano, a colpi di spillo,
e la vergogna tua, la mia vendetta,
tra gli occhi ti sigillo.

Lorenzo Stecchetti, alias Olindo Guerrini

cuchillo

cuchillo

Re:La poesia piu' bella.
« Risposta #14 il: 13 Ago 2013, 15:11 »
L’ONDA
GABRIELE D’ANNUNZIO
1902
 

Nella cala tranquilla
scintilla,
intesto di scaglia
come l'antica
lorica
del catafratto,
il Mare.
Sembra trascolorare.
S'argenta? s'oscura?
A un tratto
come colpo dismaglia
l'arme, la forza
del vento l'intacca.
Non dura.
Nasce l'onda fiacca,
súbito s'ammorza.
Il vento rinforza.
Altra onda nasce,
si perde,
come agnello che pasce
pel verde:
un fiocco di spuma
che balza!
Ma il vento riviene,
rincalza, ridonda.
Altra onda s'alza,
nel suo nascimento
più lene
che ventre virginale!
Palpita, sale,
si gonfia, s'incurva,
s'alluma, propende.
Il dorso ampio splende
come cristallo;
la cima leggiera
s'aruffa
come criniera
nivea di cavallo.
Il vento la scavezza.
L'onda si spezza,
precipita nel cavo
del solco sonora;
spumeggia, biancheggia,
s'infiora, odora,
travolge la cuora,
trae l'alga e l'ulva;
s'allunga,
rotola, galoppa;
intoppa
in altra cui 'l vento
diè tempra diversa;
l'avversa,
l'assalta, la sormonta,
vi si mesce, s'accresce.
Di spruzzi, di sprazzi,
di fiocchi, d'iridi
ferve nella risacca;
par che di crisopazzi
scintilli
e di berilli
viridi a sacca.
O sua favella!
Sciacqua, sciaborda,
scroscia, schiocca, schianta,
romba, ride, canta,
accorda, discorda,
tutte accoglie e fonde
le dissonanze acute
nelle sue volute
profonde,
libera e bella,
numerosa e folle,
possente e molle,
creatura viva
che gode
del suo mistero
fugace.
E per la riva l'ode
la sua sorella scalza
dal passo leggero
e dalle gambe lisce,
Aretusa rapace
che rapisce le frutta
ond'ha colmo suo grembo.
Súbito le balza
il cor, le raggia
il viso d'oro.
Lascia ella il lembo,
s'inclina
al richiamo canoro;
e la selvaggia
rapina,
l'acerbo suo tesoro
oblía nella melode.
E anch'ella si gode
come l'onda, l'asciutta
fura, quasi che tutta
la freschezza marina
a nembo
entro le giunga!

Musa, cantai la lode
della mia Strofe Lunga.
Re:La poesia piu' bella.
« Risposta #15 il: 13 Ago 2013, 15:28 »

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* pochi sanno che John keats e' sepolto a Roma nel cimitero inglese in zona piramide.
 Famoso l'epitaffio che volle sulla sua tomba: "qui giace un uomo il cui nome fu scritto sull'acqua"
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Su questo forum scrive tipo l'esperto mondiale di questa cosa  :beer:

Bellissime quelle di LazialAle e di CaesarCM, tra le mie preferite di sempre. La seconda (Yeats) peraltro recitata magistralmente da Anthony Hopkins in un bel film di tanti anni fa.

Quanto a me, una poesia che (purtroppo) sento molto mia in questo periodo nella mia vita è questa, di Pasolini:

Io sono una forza del Passato.
Solo nella tradizione è il mio amore.
Vengo dai ruderi, dalle chiese,
dalle pale d'altare, dai borghi
abbandonati sugli Appennini o le Prealpi,
dove sono vissuti i fratelli.
Giro per la Tuscolana come un pazzo,
per l'Appia come un cane senza padrone.
O guardo i crepuscoli, le mattine
su Roma, sulla Ciociaria, sul mondo,
come i primi atti della Dopostoria,
cui io assisto, per privilegio d'anagrafe,
dall'orlo estremo di qualche età
sepolta. Mostruoso è chi è nato
dalle viscere di una donna morta.
E io, feto adulto, mi aggiro
più moderno di ogni moderno
a cercare fratelli che non sono più.

Offline radar

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9160
Re:La poesia piu' bella.
« Risposta #16 il: 13 Ago 2013, 19:32 »
IL CANTO DELL'ODIO

Questa l'ho sentita la prima volta recitata dal grandissimo Enzo Cannavale in uno spettacolo teatrale poco conosciuto, credo sia di Raffaele  Viviani, intitolato "La festa di Montevergine" (Un autore che andrebbe un po' rivalutato a livello nazionale, a parer mio)
Me ne sono innamorato subito ed ho anche il libro, pare sia praticamente introvabile
Re:La poesia piu' bella.
« Risposta #17 il: 13 Ago 2013, 20:08 »
Questa l'ho sentita la prima volta recitata dal grandissimo Enzo Cannavale in uno spettacolo teatrale poco conosciuto, credo sia di Raffaele  Viviani, intitolato "La festa di Montevergine" (Un autore che andrebbe un po' rivalutato a livello nazionale, a parer mio)
Me ne sono innamorato subito ed ho anche il libro, pare sia praticamente introvabile
Dovresti ascoltare mio padre. Mi ci ha cresciuta, è uno dei suoi poeti preferiti. Ti fa venire i brividi.

misolidio

misolidio

Re:La poesia piu' bella.
« Risposta #18 il: 19 Ago 2013, 14:32 »
I ragazzi che si amano



I ragazzi che si amano si baciano in piedi

Contro le porte della notte

E i passanti che passano li segnano a dito

Ma i ragazzi che si amano

Non ci sono per nessuno

Ed è la loro ombra soltanto

Che trema nella notte

Stimolando la rabbia dei passanti

La loro rabbia il loro disprezzo le risa la loro invidia

I ragazzi che si amano non ci sono per nessuno

Essi sono altrove molto più lontano della notte

Molto più in alto del giorno

Nell’abbagliante splendore del loro primo amore


Jacques Prévert
 

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