Nando, certo che se messi davanti al niente cosmico di sanremo ancora riescono a suscitare qualche sussulto essendo comunque ancora di un altro livello rispetto alla zozzima festivaliera, ci mancherebbe, tuttavia i Marlene erano partiti da ben altre premesse (ascoltati i primi 2 album o il bonus cd di Spire), poi man mano sono scivolati verso un innocuo cantautorato mainstream-indie (il crollo, per me ovviamente, c'è stato da quel cd dove c'è il duetto con la cantante dei Skunk Anansie, orripilante, non mi chiedere il titolo perchè non lo ricordo).
Poi va bene il duetto-cover con Patti Smith, ma sinceramente anche lei che ricanta una canzone (manco sua in parte, ma che forse è l'unica che il pubblico sanremese ha per lo meno sentito di sfuggita) di quasi 40 anni fa. Non so, mi da tutto un idea di precotto sanremese.
Ma questo discorso è stato fatto tante tante volte per altri autori che decidono di buttarsi nella fossa festivaliera, non sono i primi non saranno gli ultimi.
si ma Ricoveri non l'hai sentito
I Marlene li seguo dal primo concerto del 1994 al Palazzo delle Esposizioni (mi sembra insieme a Yo Yo Mundi, Ustmamò e Disciplinatha, non mi ricordo se c'erano anche i grandissimi Acid Folk Alleanza), ritengo "Il Vile" il disco italiano più importante di ogni tempo (imho ci mancherebbe...), per farti capire che ne seguo i respiri.
quello che dici, sulle perplessità sullo scivolamento verso un cantautorato, l'ho provato anch'io, ed anch'io ho fatto fatica a digerirlo.
ma poi bisogna tornare sul pezzo, pochi giorni fa riascoltavo "Senza Peso", pieno di pezzi grandiosi, secondo me non ci sanno fare con la posologia, troppo lungo, pieno di troppe sfaccettature, alla fine se cerchi di tirare su qualcosa rimani quasi deluso. lo stesso dicasi per Che cosa vedi (quello che citi tu), anche quello ha pezzi importanti (Cara è la fine...), la posologia è errata, manca quel filo invisibile che legava i primi dischi. nel frattempo però ti sei stranito con i singoli, che sono un cazzotto nello stomaco, se pensi ad una Figa blu.
"Bianco Sporco" degli ultimi album a me pare il più riuscito, quello della maturità vera, non ci sono cedimenti, liriche e musiche a livelli alti, mentre Uno è un esperimento finito male, a parte 3-4 pezzi.
"Ricoveri" mi sembra sul solco di "Bianco Sporco", il disco di chi è fuori dal seminato, in cerca di strade nuove, in esplorazione, che ti permettano di uscire dalla maledizione di Festa mesta.
Sono quei caxxo di singoli (qualcuno pure riuscito) a fuorviare, ho sentito bestemmiare su "Paolo, anima salva", che di per sè non è neanche così atroce, ma rimane un singolo che non rende giustizia ad un gran disco. a volte mi domando come li scelgono, forse col pallottoliere oppure quando sono ubriachi, sennò non si spiega... sull'esibizione a S.Remo sono d'accordo, solo che il duetto con Patti Smith mi è sembrato davvero emozionante, come dire, il manico c'è sempre, per tutti e due.