Lazio.net Community

Varie / General => Let the good times roll => Topic aperto da: NandoViola - 13 Feb 2017, 17:12

Titolo: Elettrorama: chiodi per un'arrampicata sulle pareti scoscese dell'elettronica
Inserito da: NandoViola - 13 Feb 2017, 17:12
Caro Warp e tutti, apro questo topic per piantare un po' di chiodi che possano tornare d'aiuto al fine di affrontare le pareti scoscese dell'elettronica, come da titolo.
Non so bene come ci si potrebbe muovere, magari prendere alcuni Artisti e dargli la dignità di Pianeti, con tutta una serie di Satelliti (altri Artisti) a ruotargli intorno.
Oppure procedere per decadi, gli '80, i '90 etc
Faccio un esempio, trovo Incunabula un lavoro eccezionale e centrale, di la si potrebbe partire per disegnare una cartina con i pianeti, i satelliti, le meteore, che lo hanno circondato negli anni a venire, e che hanno ridefinito l'astronomia della musica elettronica (ma non solo).

Oppure fate voi...
 :)

 
Titolo: Re:Elettrorama: chiodi per un'arrampicata sulle pareti scoscese dell'elettronica
Inserito da: Warp - 13 Feb 2017, 19:05
Difficile effettivamente trovare un netodo di classificazione visto che l'elettronica  (in senso generale) coinvolge più un metodo produttivo che uno stile. Gli stili sono innumerevoli e oggi anche un fedez qualunque potrebbe definirsi elettronico.
Io in generale farei una classificazione per 4 fasi storiche più che per decenni
Partendo dalla elettronica/elettrica delle avanguardie degli anni 40 e 50 per poi passare agli anni 60 e alla prima commercializzazione di 'strumenti di massa" come il moog.xhe ha generato la popolarizzazione della musica elettronica unitamente alle nuove tecniche produttive per poi seguire le esplosioni del periodo 70/80 dove l'albero di è diramato in tante vie diverse che bene o male proseguono anche oggi uguali.La quarta fase iniziata verso fine anni 90 è il dissolvimento, la digitalizzaxione e la spersonalizzazione della musica che nasce direttamente in mp3 concetti come album, titolo artista e produttore non hanno nessun aenso tanti dj ormai non si portano neanche più i dischi dietro ma con i cdj i virtuali dj e software vari riescono a gestire migliaia di tracce.fare musica non necessita neanche piu degli strumenti

Come pianeti dovrei pensarci e trovare 10 pianeti è arduo 
Titolo: Re:Elettrorama: chiodi per un'arrampicata sulle pareti scoscese dell'elettronica
Inserito da: NandoViola - 14 Feb 2017, 12:22
Procediamo per Phasi?

Phase One [...]
Titolo: Re:Elettrorama: chiodi per un'arrampicata sulle pareti scoscese dell'elettronica
Inserito da: meanwhile - 14 Feb 2017, 21:25
Ah, ma è un ginepraio mica da ridere, l'etichetta elettronica si può applicare a un'infinità di roba estremamente eterogenea.
Per quanto mi riguarda si passa dall'ambient più isolazionista a certa discomusic fino alla trance dei 90
In più, almeno per me, l'ascolto il giudizio e l'eventuale gradimento sono molto legati allo stato d'animo del momento, molto più del formato tradizionale della canzone.
Ci sono dischi che mi erano sembrati chissà cosa anni fa e riascoltati a distanza sono imbarazzanti. E viceversa.
Cito a memoria alcune cose che non mi hanno mai tradito, partendo dalla scoperta in discoteca del binomio Giorgio Moroder/Donna Summer, pensate un pò.
Poi tutta la parte più "cosmica" del krautrock dei 70, Tangerine Dream, Klaus Schulze, Edgar Froese, Cluster quella roba lì. E se ce n'è uno da cui partire prendo "Phaedra" dei TD, ideale anello di congiunzione tra gli esordi del genere, che per tanti possono risultare davvero ostici, e un'elettronica più fruibile (anche per via dei progressi nella strumentazione).
Poi, dato che citi "Incunabula" degli Autechre, bè quel periodo è ricchissimo di album invecchiati bene. Doveroso citare almeno The Orb's Adventures Beyond The Ultraworld, Lifeforms dei Future Sound of London, Substrata di Biosphere. O i primi Orbital. E un paio di titoli che forse qua in Italia non sono abbastanza conosciuti, 76:14 e Pentamerous Metamorphosis dei Global Communication.
Infine, per non farla troppo lunga, qualche cosa che mi ha davvero preso nel secolo in corso
"The rhythm of snow" di Yagya, "Sadly, the future is no longer what it was" (magnifico titolo) di Leyland Kirby, e "The Tired Sounds of the Stars Of The Lid"
Titolo: Re:Elettrorama: chiodi per un'arrampicata sulle pareti scoscese dell'elettronica
Inserito da: kelly slater - 15 Feb 2017, 11:36
Come pianeti dovrei pensarci e trovare 10 pianeti è arduo

Beh un pianeta è sicuramente il pianeta Kraftwerk, perchè è il crocevia perfetto per le fasi che tu identifichi.
I Kraftwerk provengono da una formazione avanguardistica/sperimentale e pero' sono i primi ad avere l'intuizione di applicare il linguaggio pop alla musica elettronica.
Possiamo dire che dai Kraftwerk nasce una linea ereditaria che va dal post punk elettronico a tutte le musiche "dance" ovvero house techno e derivati.
A chi obietta che anche Moroder faccio notare che Moroder arriva dopo di qualche anno, e sebbene sia il primo ad applicare drum machine e sintetizzatori al genere disco music, a livello di "macroregione" avevano sdoganato il processo già i quattro di Dusseldorf.

Rispetto a Incunabula secondo me per quanto importante come album risente ancora troppo dell'influenza Aphex Twin.
Ecco un altro pianeta dovrebbe essere quello Aphexiano e in ogni collezione che si rispetti non dovrebbero mai mancare i due volumi dei Selected Ambient Works, che per me sono la Bellezza.
Tornando ad Autechre il disco che secondo me è il loro più bello, e sopratutto segna la loro assoluta originalità è TRI-REPETAE del 1995, e in particolare l'edizione americana che comprende anche gli ep Anvil Vapre e Garbage ep.
Da qui in poi saranno tutti lavori eccelsi dove la formula cambierà in realtà poco, ma la capacità di composizione ( o meglio: di assemblaggio ) rimarrà ineguagliata.

E comunque il decennio d'oro secondo me restano i 90's.
Lo spirito di ricerca misto al divertimento e alla contaminazione di quegli anni
in cui c'erano rimaste le ultimissime cose da dire me lo ricordo come magico.
Pan Sonic, Sabres of paradise, Bandulu, l'immenso Luke Vibert/Wagon Christ, i coattoni alla Squarepusher, i negri ddella Underground Resistance : che tempi!

Titolo: Re:Elettrorama: chiodi per un'arrampicata sulle pareti scoscese dell'elettronica
Inserito da: meanwhile - 15 Feb 2017, 13:16
Concordo, ovviamente, sui Kraftwerk. Ma è tutta la scena "kosmica" tedesca di quegli anni che sdogana l'elettronica al grande pubblico, non solo del rock.
E va anche ricordato il fenomeno synth-pop dei primi '80, io ero in pieno periodo punk/postpunk e all'epoca gran parte di quella roba.. insomma.
Ma alcuni di quei dischi sono invecchiati benissimo, penso ai primi Soft Cell o ai primi Tears For Fears.
Oppure, savasandir, ai New Order.

ps. i primi tre Autechre sono tutti notevoli, il mio preferito è il secondo, Amber.
Ma, kellyslater e nandoviola, provate ad ascoltare una traccia a caso da quei primi tre e ditemi se riuscite a identificare da quale viene.
Titolo: Re:Elettrorama: chiodi per un'arrampicata sulle pareti scoscese dell'elettronica
Inserito da: Warp - 15 Feb 2017, 17:24

Concordo ovviamente su kraftwerk e il gemello aphex
E anche sulla centralità  degli anni 90
Dei primi autechre il mio preferito è Amber insieme ai 2 ep citati da kelly
Titolo: Re:Elettrorama: chiodi per un'arrampicata sulle pareti scoscese dell'elettronica
Inserito da: Warp - 15 Feb 2017, 18:30
Come punti centrali mi sentirei di inserirne 2 o forse 3.
Certamente i throbbing gristle inventori del cosiddetto industrial i quali inserendo per la prima volta in ambito musicale elettronico, fino a quel momento considerato un divertissement o un esotismo un po freak, pesanti e numerosi segni e significati  hanno dato vita alla ramificazione piu politica, incompromissoria e disturbante del suono elettronico.

Il secondo è  Brian Eni che è inutile riassumere qui di cosa sia stato capace di fare e su cosa abbia messo le mani.
Rosy music.bowie.talking heads. Fripp. Harmonia. No wave . La serie ambient e i dischi solisti. L'ultima fase warp e i migliori dischi di quei tromboni di u2 di tutto e di più.

Il terzo lo sottopongo a codesta giuria ed è un nome che mi sta a cuore. Quello di Franco Battiato.un altro che ha ribaltato la musica elettronica e non a 360 .gradi
Titolo: Re:Elettrorama: chiodi per un'arrampicata sulle pareti scoscese dell'elettronica
Inserito da: Warp - 15 Feb 2017, 18:36
Brian eni 
Uno pieno di energia
Maledetti correttori automatici
Titolo: Re:Elettrorama: chiodi per un'arrampicata sulle pareti scoscese dell'elettronica
Inserito da: kelly slater - 15 Feb 2017, 19:06
Concordo, ovviamente, sui Kraftwerk. Ma è tutta la scena "kosmica" tedesca di quegli anni che sdogana l'elettronica al grande pubblico, non solo del rock.
E va anche ricordato il fenomeno synth-pop dei primi '80, io ero in pieno periodo punk/postpunk e all'epoca gran parte di quella roba.. insomma.

La scena "cosmica" in realtà è molto eterogenea e comprende vari sottofiloni, tra cui alcuni per niente elettronici, anzi in fondo in linea con la tradizione "rock": parlo di Faust, Can, Neu, Ash Ra Tempel, gli stessi Amon Duul 2.

Il cotè elettronico è però effettivamente importante: Tangerine dream ma sopratutto la saga Harmonia/Cluster che io personalmente adoro alla follia e che ha aperte strade inesplorate ( tra l'altro lo stesso Eno in vena di trip teutonici ci fece insieme 2 o 3 dischi strepitosi ).
Si tratta di elettronica comunque non di facilissimo ascolto.

Il synth pop inglese che tu ricordi invece è ramificazione diretta dei Kraftwerk e basta.
I Kraftwerk sono stati i primi a fare synth pop: gli inglesi l'hanno solo depurato della glacialita'
robotica e del serio futurismo e li hanno rimpiazzati con la frociaggine dei make-up e delle melodie.
Titolo: Re:Elettrorama: chiodi per un'arrampicata sulle pareti scoscese dell'elettronica
Inserito da: meanwhile - 15 Feb 2017, 20:07
La scena tedesca dei 70 in realtà si definisce meglio come "krautrock" all'interno del quale il filone "kosmische" è quello più imparentato con l'elettronica.
Imperdibile, per chi non avesse ancora fatto l'esperienza, la lettura di "Krautrocksampler" di Julian Cope.
Certo l'ascolto non è per tutti, e ancora oggi Zeit dei Tangerine Dream o Cyborg di Klaus Schulze sono delle specie di manufatti alieni di ostica interpretazione. Eppure non mi hanno mai stancato, anzi sono sempre in heavy-rotation nella chiavetta usb sul furgone e in autostrada di notte tengono sveglio più di tanto noiosissimo rock.

L'estensore del topic è partito dagli Autechre, non esattamente robetta facile.

Per quanto riguarda il synth-pop, forse sono un pò ot perchè quando parlo di elettronica penso a qualcosa di diverso dalla forma canzone.
Ma inviterei a rivalutare con le orecchie di adesso certe cose (no i duran duran per es.), sta di fatto che Harmonia/Cluster/Eno vengono oggi visti come i padri nobili del genere. 
Titolo: Re:Elettrorama: chiodi per un'arrampicata sulle pareti scoscese dell'elettronica
Inserito da: meanwhile - 15 Feb 2017, 20:17
@Warp che ci chiama a giudicare

Brian Eno un grande.
Un vero visionario, avanti agli altri.
Uno dei filoni più importanti di quello che si definisce elettronica, la musica ambient, l'ha praticamente codificato. Tra tutte le altre cose.

Su Battiato, mhe.
Da adolescente intrippato col progressive degli anni d'oro, anche italiano, Fetus e Pollution restano indimenticabili (sono un vdm docg)
Crescendo, direi che abbiamo preso strade diverse.
Il musicista lo conosco poco e mi dice ancora meno, l'uomo lo conosco meno ancora ma quel poco mi basta e avanza.
Titolo: Re:Elettrorama: chiodi per un'arrampicata sulle pareti scoscese dell'elettronica
Inserito da: Warp - 15 Feb 2017, 21:29
David Tudor e John Cage - Indeterminacy:
Tony Conrad -
Early Minimalism
2 album importanti della primissima elettonica presente  soprattutto in fase di sovraincisioni e nastri
Poi citerei il BBC Radiophonic workshop e Delia Darbyshire autrice oltre che della sigla originale di dr.Who dei primi effetti elettronici  della radio inglese nonché di un album capitale come the Dreams un disco che ancora più di 50 anni dopo spaventa e inquieta
In ambito tedesco non dimenticatevi la proto-house di E2-E4 di M.Gottsching e non dimentichiamo Lui sua eminenza  Lee Scratch Perry senza la sua arca nera non avremmo avuto tutto dall' OnU Sound in poi fino a dubstep passando per la Jungle e il drum'n' bass
Titolo: Re:Elettrorama: chiodi per un'arrampicata sulle pareti scoscese dell'elettronica
Inserito da: kelly slater - 16 Feb 2017, 10:14
Lui sua eminenza  Lee Scratch Perry senza la sua arca nera non avremmo avuto tutto dall' OnU Sound in poi fino a dubstep passando per la Jungle e il drum'n' bass

Non vorei fare il cacacaxxi  :=)) ma non si parlava di musica elettronica?
LSP è stato un grande perchè è stato il primo ( insieme a king tubby )  a usare il banco mixer
come vero  proprio strumento, e al contempo il primo a usare massivamente
gli effetti ma i suoni che elaborava non erano elettronici ( a parte qualche weird synth qua e la ) : erano i cari vecchi basso batteria percussioni e chitarra.

Il dub elettronico vero e proprio (cioè realizzato con le drum machine e i synth ) è cosa inglese dei primi 80': ON-U Sound appunto e Mad Professor tra i primi e piu' importanti.
Titolo: Re:Elettrorama: chiodi per un'arrampicata sulle pareti scoscese dell'elettronica
Inserito da: kelly slater - 16 Feb 2017, 10:19

Imperdibile, per chi non avesse ancora fatto l'esperienza, la lettura di "Krautrocksampler" di Julian Cope.


Fino a qualche anno fa un tipo lo aveva reso disponibile per la consultazione in versione scannerizzata ma non scaricabile.
Poi i detentori dei diritti gliel'hanno fatto togliere dicendo che stavano finalmente preparando la ristampa ufficiale, e stiamo ancora tutti aspettando...
Titolo: Re:Elettrorama: chiodi per un'arrampicata sulle pareti scoscese dell'elettronica
Inserito da: meanwhile - 16 Feb 2017, 13:18
Azzz... non credevo fosse fuori catalogo

(http://www.eugeniobenetazzo.com/wp-content/uploads/2012/10/fuggite_sciocchi.jpg)

Ristampatelo, sciocchi!
Titolo: Re:Elettrorama: chiodi per un'arrampicata sulle pareti scoscese dell'elettronica
Inserito da: meanwhile - 16 Feb 2017, 13:26
(http://image.anobii.com/anobi/image_book.php?item_id=01f0143a1426caea8f&time=&type=4)

http://www.anobii.com/books/Elettronica/01f0143a1426caea8f (http://www.anobii.com/books/Elettronica/01f0143a1426caea8f)

Questo era un libriccino ben fatto e un utile punto di partenza, vent'anni fa.
Girando su internet o tra l'usato si potrebbe trovare ancora

"A ben guardare, la quasi totalità della musica in circolazione oggi può dirsi a maggiore o minore titolo "elettronica".Da Marco Masini a Tom Verlaine fino al coltissimo compositore dell'IRCAM, sono pochissimi gli artisti che -non foss'altro per quanto pertiene le tecniche di registrazione- non ricorrrono agli artifici messi a disposizione dalla tecnologia.Quello che intrigava noi di Rumore, però, più che trovare un minimo comun denominatore tecnologico, era la possibilità di indagare la continuità, il fil-rouge che collega Aphex Twin ai Can, Stockhausen ai Throbbing Gristle. O ancora il modo in cui certi strumenti "avveniristici" ed i loro manovratori fantasticarono di futuri possibili e lontanissimi (ancora non hanno smesso, se è vero che le vecchie macchine analogiche sono le preferite dalle giovani generazioni techno e post-rock). Un piccolo racconto di fantascienza, insomma. E come i migliori racconti di fantascienza anche la storia della musica elettronica può essere, a seconda dei casi, un fumettone ottimista (il techno-pop) oppure in incubo orwelliano (la generazione industriale).Lo spazio coperto da questo libretto è follemente esteso per le sue misere 100 paginette: novant'anni di storia o giù di lì. Molti degli artisti di cui leggerete qui dentro potevano tranquillamente occupare da soli il medesimo spazio; lo sappiamo, ma siamo stati abbastanza folli da non fermarci nemmeno di fronte a questo. Nella speranza che il presente bignamino, come i due che l'hanno preceduto, vi torni utile come guida orientativa alla materia, vi auguriamo un'estate piena di modulazioni, rumori e radiofrequenze. Bleep!"
Titolo: Re:Elettrorama: chiodi per un'arrampicata sulle pareti scoscese dell'elettronica
Inserito da: Warp - 16 Feb 2017, 13:44

Su Lee Perry non concordo. L'utilizzo del mixer in modo creativo gli effetti le scomposizioni e ricomposizioni delle tracce, gli overdub, le tracce mandare all'indietro, le voci pitchate e quant'altro sono farina del suo sacco. È anche se giustamente come dici la materia prima è elettrica o acustica un tale riprocessamento stilistico del brano originale senza l'utilizzo di apparecchiature elettroniche non sarebbe stato possibile anni prima. Ovvuamente parliamo di elettronica analogica primitiva nastri magnetici, tastierame
Secondo me ci sta come ci stanno i Residents Maderna, Luc Ferrari o Lucier perché come dicevo nel primo post elettronica per me è uno stato mentale che riguarda la produzione di suono e non solo la composizione
Ma ovviamente si tratta di sensazioni opinioni idee.
Titolo: Re:Elettrorama: chiodi per un'arrampicata sulle pareti scoscese dell'elettronica
Inserito da: NandoViola - 16 Feb 2017, 14:11
che spettacolo!
vi lascio tracimare ancora un po', poi se siete d'accordo inizio a sistematizzare e mettere punti fermi.
(e da non strutturato quanto voi, lancio due nomi nello spazio che, personalmente, adoro: Kruder&Dorfmeister e Boards of Canada. quanto sono importanti? perchè? se doveste suggerire altri approdi simili, chi indichereste tra le gemme nascoste magari?)
Titolo: Re:Elettrorama: chiodi per un'arrampicata sulle pareti scoscese dell'elettronica
Inserito da: kelly slater - 16 Feb 2017, 14:13
Su Lee Perry non concordo. L'utilizzo del mixer in modo creativo gli effetti le scomposizioni e ricomposizioni delle tracce, gli overdub, le tracce mandare all'indietro, le voci pitchate e quant'altro sono farina del suo sacco. È anche se giustamente come dici la materia prima è elettrica o acustica un tale riprocessamento stilistico del brano originale senza l'utilizzo di apparecchiature elettroniche non sarebbe stato possibile anni prima. Ovvuamente parliamo di elettronica analogica primitiva nastri magnetici, tastierame
Secondo me ci sta come ci stanno i Residents Maderna, Luc Ferrari o Lucier perché come dicevo nel primo post elettronica per me è uno stato mentale che riguarda la produzione di suono e non solo la composizione
Ma ovviamente si tratta di sensazioni opinioni idee.

Rispetto il tuo punto di vista ma non lo condivido.
O meglio : procedendo dal tuo assunto dovremmo dire che il 95% della musica contemporanea ( escludendo la classica e il jazz ) è musica elettronica, nella misura in cui gli strumenti elettroacustici in fase di missaggio sono quasi sempre processati con effetti e manipolazioni digitali.
Tu dici Stato dell'anima.
Capisco cosa vuoi dire ma ovviamente è un criterio molto soggettivo.
Per me lo stato dell'anima dell'elettronica sta proprio invece nel medium.
Quando Tubby e Perry inventano i vuoti e i fantasmi grazie ai delay e ai riverberi è vero che stravolgono profondamente il "suonato" dei musicisti, ma lo trasfigurano in qualcosa che pur suonando "alieno" rimane profondamente umano.
E quello che caratterizza cosi' tanto quell'umanità è il Ritmo.
Quando i Kraftwerk cominciano a programmare ritmi meccanici e a usare suoni generati da apparecchi elettronici che di fatto si suonano da soli, quando cioè
la spersonalizzazione del suono da parte delle macchine prende il sopravvento è il momento in cui la musica elettronica prende specificita'.
In altre parole è Stockhausen il padre fondatore ultimo di questa concezione e interpretazione, insieme certo ad altri nobili sperimentatori.
Come dici tu anche le mie ovviamente sono sensazioni ed idee assolutamente personali ed arbitrarie.

Titolo: Re:Elettrorama: chiodi per un'arrampicata sulle pareti scoscese dell'elettronica
Inserito da: Warp - 16 Feb 2017, 14:56
Kruder&Dorfmeister e Boards of Canada. quanto sono importanti? perchè? se doveste suggerire altri approdi simili, chi indichereste tra le gemme nascoste magari?)

K&D a parte un paio di ottimi album e un paio di singoli (su tutti Deep Shit secomdo me un pezzo leggendario) downtempo (trip hop che dir si voglia), non è che abbiano lasciato grosse tracce nella storia della musica a mio modo di vedere. Non lo so come approdo a parte il coevo Vienna Sound, ci potrebbe stare la Illbient americana, DJ Spooky sta gente qua, ma non è che il genere mi abbia mai mosso molto sinceramente, quindi non posso essere di grande aiuto.

I Boards of Canada secondo me hanno avuto la sfiga di uscire su Warp nel momento di massimo splendore della label, un periodo di 3/4 anni in cui ha dettato legge in fatto di elettronica e quindi davanti a mostri sacri come Autechre, Black Dog, Aphex Twin, hanno un po sofferto la sindrome del second coming (stessa sorte toccata ai Seefeel e ai B12, gruppi sottovalutati).
Poi hanno avuto una fase "di pilota automatico" all'epoca di Geodaddi che li ha portati fuori dai riflettori L'ultimo disco ormai del 2013 invece è spettacolare.

Kelly
Su Perry resto della mia idea  :) (come sui Kraftwerk resto della tua ) :)
Titolo: Re:Elettrorama: chiodi per un'arrampicata sulle pareti scoscese dell'elettronica
Inserito da: kelly slater - 16 Feb 2017, 16:04
A me piaceva tantissimo Tosca ovvero Dorfmeister e Rupert Huber.
Ci furono un paio d'anni in cui tra tracce loro e remix vari produssero musica di gran classe, a meta' tra geometrie teutoniche e glasse french-touch.
Titolo: Re:Elettrorama: chiodi per un'arrampicata sulle pareti scoscese dell'elettronica
Inserito da: meanwhile - 16 Feb 2017, 19:58
Allora, tempo di venire ai fatti. E dato che l'estensore del topic mi pare guardi soprattutto ai 90, metto qua un pò dei chiodi che ho usato per la mia personalissima arrampicata all'elettronica di quegli anni







Titolo: Re:Elettrorama: chiodi per un'arrampicata sulle pareti scoscese dell'elettronica
Inserito da: papalliano - 21 Feb 2017, 09:15
Topic bellissimo e (electro-)stimolante.

Cosa è la musica elettronica?
Come definirla?
Dove mettere i confini?
Confini per esclusione o per inclusione?
Per tecnologia? Per tecniche di produzione?
O per ispirazione?
Esiste una "poetica elettronica"?
E se esiste, quanto è ampia, condivisibile?
È un concetto individuale o in qualche modo universale?

Ci penso, nel frattempo mi studio tutti i vostri interessanti spunti e suggerimenti, perchè, tranne che per qualche eccezione, con l'electro sono fermo al 1980.

E poi col cel non riesco a scrivere (mannaggia all'elettronica moderna)
Titolo: Re:Elettrorama: chiodi per un'arrampicata sulle pareti scoscese dell'elettronica
Inserito da: NandoViola - 21 Feb 2017, 10:33
una pregunta: se mettete video, scrivete sotto nome artista e traccia, dal lavoro non accedo a youtube, e credo oramai siamo in parecchi con questo problema... thanks
Titolo: Re:Elettrorama: chiodi per un'arrampicata sulle pareti scoscese dell'elettronica
Inserito da: kelly slater - 21 Feb 2017, 11:31
una pregunta: se mettete video, scrivete sotto nome artista e traccia, dal lavoro non accedo a youtube, e credo oramai siamo in parecchi con questo problema... thanks

Mi associo e anzi per rendere piu' fruibile il topic chiederei anche di non esagerare coi video youtube che a me  al lavoro ci mette una vita per aprire le pagine.
Titolo: Re:Elettrorama: chiodi per un'arrampicata sulle pareti scoscese dell'elettronica
Inserito da: meanwhile - 21 Feb 2017, 12:01
Ah, beh, scusate. Colpa mia che penso che al lavoro si lavora e davanti al pc di casa si cazzeggia...  :D :beer: :beer:
Titolo: Re:Elettrorama: chiodi per un'arrampicata sulle pareti scoscese dell'elettronica
Inserito da: meanwhile - 21 Feb 2017, 13:01
...

Ci penso, nel frattempo mi studio tutti i vostri interessanti spunti e suggerimenti, perchè, tranne che per qualche eccezione, con l'electro sono fermo al 1980.


Moooolto indietro... ma mi/ci interessa sapere come la vedi dalla prospettiva di chi si è fermato lì
Titolo: Re:Elettrorama: chiodi per un'arrampicata sulle pareti scoscese dell'elettronica
Inserito da: porga - 21 Feb 2017, 15:11
mi inserisco solo per un po' di electrogossip

ma è vero che Aphex Twin si chiama così - oltre che per il progetto analogue effects - a causa del fratello gemello morto alla nascita?
Titolo: Re:Elettrorama: chiodi per un'arrampicata sulle pareti scoscese dell'elettronica
Inserito da: kelly slater - 21 Feb 2017, 15:44
mi inserisco solo per un po' di electrogossip

ma è vero che Aphex Twin si chiama così - oltre che per il progetto analogue effects - a causa del fratello gemello morto alla nascita?

Si è vero, ma la cosa piu interessante è che Richard era ossessionato da un processore di segnale chiamato Aural Exciter ( che tra l'altro io posseggo   :=)) )
che originariamente era stato pensato per correggere quelle fonti sonore "povere" di armoniche ( l'AE le ricrea artificialmente grazie a un processore ), ma che sotto le mani dei soliti smanettoni creava delle sfumature aasolutamente innaturali e futuristiche.
La casa produttrice dell'Aural Exciter è appunto la Aphex Systems Limited.
Titolo: Re:Elettrorama: chiodi per un'arrampicata sulle pareti scoscese dell'elettronica
Inserito da: gruber - 21 Feb 2017, 17:04
Ciao a tutti,
topic interessantissimo.
Mi dichiaro profano anche se scopro con piacere di conoscere molti degli artisti e dei dischi che avete citato.

Cosa ne pensate di Bjork? Che ruolo ha in questo universo?

Titolo: Re:Elettrorama: chiodi per un'arrampicata sulle pareti scoscese dell'elettronica
Inserito da: kelly slater - 21 Feb 2017, 18:00
Cosa ne pensate di Bjork? Che ruolo ha in questo universo?

Bjork ha attraversato varie fasi e incrociato stili molto diversi anche tra loro.
E sopratutto ha lavorato con tanti produttori diversi, anche all'interno di un singolo album, e alcuni di questi non erano particolarmente "elettronici".
Volendo trovare la fase piu' propriamente elettronica penserei a Vespertine, anzi ancora di più Homogenic, in cui Matmos, produttore elettronico digitale della scuola "glitch" ha avuto un peso rilevante.
Si tratta sempre comunque di forme ibride, dischi in cui emergono ogni tanto partiture orchestrali "classiche".
Forse l'unica sua vera costante è stata la sua voce particolarissima e molto umana.
Il mio disco preferito rimane Debut in cui c'è il pop, la house e quel senso di agrodolce mdma...
Titolo: Re:Elettrorama: chiodi per un'arrampicata sulle pareti scoscese dell'elettronica
Inserito da: Warp - 21 Feb 2017, 18:38
intanto segnalo un po di dischi che possono circoscrivere il campo, ovviamente si tratta di una lista altamente incompleta e personale

anni 60
Delia Derbyshire - Dreams
Morton Subotnick - Silver Apples Of The Moon
Wendy Carlos - Switched-On Bach
Giuliano Sorgini - Elettroformule
Karl Heinz - Stockhausen - Hymnen

anni 70
John Cale & Terry Riley - Church Of Anthrax
Cluster - Cluster
Cluster - Sowiesoso
Harmonia - Musik Von Harmonia
Brian Eno - Musicfor Airports
Klaus Schulze - Irrlicht
Gary Numan - The pleasure principle
Tangerine Dream - Zeit
Throbbing Gristle - the 2nd annual report
Popol Vuh - In den Gaerten Pharaos
Giorgio Moroder - From Here To Eternity
Eno, Moebius & Roedelius - After the Heat
Michael Bundt - Neon
Thomas Leer & Robert Rental - The Bridge
Residents - Eskimo

anni 80
Front 242 - Front by Front
Alvin Lucier - I Am Sitting In A Room
Laurie Anderson  -Big Science
Esplendor Geometrico - El Acero del Partido/ Heroes del Trabajo
Soft Verdict - Vergessen
Klinik - Melting close+ Sabotage
Malcolm McLaren - Duck Rock
Manuel Göttsching - E2-E4
Eyeless In Gaza   - The Eyes of Beautiful Losers
Monoton - Blau Monotonprodukt 02
Kraftwerk - Tutto
Alexander Robotnick - Ce N'Est Q'Un Debut
MARRS  -Pump up the volume
Skinny Puppy - Too Dark Park
Mark Stewart - Metatron
808 State - 90
MC 900 FT Jesus    - Hell with the lid off

anni 90
Future Sound Of London - Lifeforms
Aphex Twin - Tutto
Global Communication - 76-14
Autechre - Amber
Autechre - EPS 1991-2002
Grid - Electric Head
Shamen - En-tact
Love Corporation - Tones
Thomas Köner - Permafrost
Ryoji   Ikeda - 0°
Sabres of Paradise - Haunted Dancehall
Black Dog - Bytes
Goldie - Timeless
Photek - Modus Operandi
KLF - Chill Out
The Orb -Adventures beyond the Ultraworld
Orbital  -Svinilisation
Cabaret Voltaire - Body and Soul
Clock DVA - Man Amplified
PWOG - Psychick Warriors Ov Gaia
Coil - Love's secret domain
St.Germain - From Detroit To Saint Germain
Reload - A Collection Of Short Stories
Psychic TV - Towards Thee Infinite Beat
Pan Sonic - Kulma


anni 00
Burial - s/t
William Basinski - The Disintegration Loops I-IV
Fennesz - Endless summer
Peter Wright - Snow Blind
Sun Araw - Heavy Deeds
Stereolab - Dots and loops
Skaters - Dark Rye Bread
Pinch   - Underwater dancehall
Passage - The Forcefield Kids

anni 10
James Ferraro - Far Side Virtual
Fatima Al Qadiri - Asiatisch
Autechre - Oversteps
Roly Porter - Aftertime
Daft Punk - Random Access Memory
Chris Watson - El Tren Fantasma
Sweet Exorcist - Retro Activity
Shackleton - Music For The Quiet Hour-The Drawbar Organ EPs
Robedoor - City Of Scum
Titolo: Re:Elettrorama: chiodi per un'arrampicata sulle pareti scoscese dell'elettronica
Inserito da: kelly slater - 21 Feb 2017, 19:00
Grande Warp!
A una lettura veloce ci stanno un sacco di capolavori nella tua lista.
Appena ho tempo cerco di integrare.

p.s. ndo stanno i Suicide ?  :beer:
Titolo: Re:Elettrorama: chiodi per un'arrampicata sulle pareti scoscese dell'elettronica
Inserito da: meanwhile - 21 Feb 2017, 19:46
Ottimo Warp, appena posso integro anche io.
E indago anche un pò, che ho visto roba che non conosco.
Si va verso i 50 anni di (altro)ascolto, e ancora non si finisce di scoprire.
Titolo: Re:Elettrorama: chiodi per un'arrampicata sulle pareti scoscese dell'elettronica
Inserito da: Warp - 21 Feb 2017, 20:23
Grande Warp!
A una lettura veloce ci stanno un sacco di capolavori nella tua lista.
Appena ho tempo cerco di integrare.

p.s. ndo stanno i Suicide ?  :beer:

troppa roba manca, riguardando ho visto che manca tutta l'elettronica new age anni 80, molto synth pop, manca la house e la techno americana, manca l' hip hop (per lo meno quello di anticon, leaf e def jux io lo metterei nell'elettronica) manca cosiddetto "glitch" molta drum 'n' bass, il trip hop e chi pi ù ne ha più ne metta :D

i suicide sono in ognuno di noi  :pp
basterebbero i mitologici 23 minutes over Brussels per marchiare il genere
Titolo: Re:Elettrorama: chiodi per un'arrampicata sulle pareti scoscese dell'elettronica
Inserito da: kelly slater - 22 Feb 2017, 11:37
Ok allora mi ci metto anch'io a fare qualche lista.
Dico 10 album imprescindibili per ogni decennio.
Però con un criterio: cercare di rimanere sull'elettronica "elettronica"
quindi poche contaminazioni e focus sull'uso dei synth o comunque degli strumenti elettronici e non elettrico-acustici.
Per esempio: A rainbow in a curved air di Riley che pure è stato influentissimo nel campo dell'elettronica è stato suonato con un organo elettrico e quindi non è compreso.

Anni 60':

Jean-Jacques Perrey - Prelude Au Sommeil  1958
Morton Subotnick - Silver Apples of the Moon 1967
Karlheinz Stockhausen - Telemusik - 1960
Wendy Carlos – Switched-On Bach 1968
Pauline Oliveros – Reverberations: Tape & Electronic Music 1961-1970
Folke Rabe - Was??  1967
Silver Apples - Silver Apples 1968
Ron Geesin – A Raise of Eyebrows 1967
John Cage & David Tudor - Indeterminacy: New Aspect Of Form In Instrumental And Electronic Music 1959
Eliane Radigue - Vice versa etc. 1970
Titolo: Re:Elettrorama: chiodi per un'arrampicata sulle pareti scoscese dell'elettronica
Inserito da: NandoViola - 22 Feb 2017, 12:23
tipo così?  :)

Anni 60':
Jean-Jacques Perrey - Prelude Au Sommeil  1958
Morton Subotnick - Silver Apples of the Moon 1967
Karlheinz Stockhausen - Telemusik - 1960
Wendy Carlos – Switched-On Bach 1968
Pauline Oliveros – Reverberations: Tape & Electronic Music 1961-1970
Folke Rabe - Was??  1967
Silver Apples - Silver Apples 1968
Ron Geesin – A Raise of Eyebrows 1967
John Cage & David Tudor - Indeterminacy: New Aspect Of Form In Instrumental And Electronic Music 1959
Eliane Radigue - Vice versa etc. 1970
Delia Derbyshire - Dreams
Giuliano Sorgini - Elettroformule
Karl Heinz - Stockhausen - Hymnen

anni 70
John Cale & Terry Riley - Church Of Anthrax
Cluster - Cluster
Cluster - Sowiesoso
Harmonia - Musik Von Harmonia
Brian Eno - Musicfor Airports
Klaus Schulze - Irrlicht
Gary Numan - The pleasure principle
Tangerine Dream - Zeit
Throbbing Gristle - the 2nd annual report
Popol Vuh - In den Gaerten Pharaos
Giorgio Moroder - From Here To Eternity
Eno, Moebius & Roedelius - After the Heat
Michael Bundt - Neon
Thomas Leer & Robert Rental - The Bridge
Residents - Eskimo

anni 80
Front 242 - Front by Front
Alvin Lucier - I Am Sitting In A Room
Laurie Anderson  -Big Science
Esplendor Geometrico - El Acero del Partido/ Heroes del Trabajo
Soft Verdict - Vergessen
Klinik - Melting close+ Sabotage
Malcolm McLaren - Duck Rock
Manuel Göttsching - E2-E4
Eyeless In Gaza   - The Eyes of Beautiful Losers
Monoton - Blau Monotonprodukt 02
Kraftwerk - Tutto
Alexander Robotnick - Ce N'Est Q'Un Debut
MARRS  -Pump up the volume
Skinny Puppy - Too Dark Park
Mark Stewart - Metatron
808 State - 90
MC 900 FT Jesus    - Hell with the lid off

anni 90
Future Sound Of London - Lifeforms
Aphex Twin - Tutto
Global Communication - 76-14
Autechre - Amber
Autechre - EPS 1991-2002
Grid - Electric Head
Shamen - En-tact
Love Corporation - Tones
Thomas Köner - Permafrost
Ryoji   Ikeda - 0°
Sabres of Paradise - Haunted Dancehall
Black Dog - Bytes
Goldie - Timeless
Photek - Modus Operandi
KLF - Chill Out
The Orb -Adventures beyond the Ultraworld
Orbital  -Svinilisation
Cabaret Voltaire - Body and Soul
Clock DVA - Man Amplified
PWOG - Psychick Warriors Ov Gaia
Coil - Love's secret domain
St.Germain - From Detroit To Saint Germain
Reload - A Collection Of Short Stories
Psychic TV - Towards Thee Infinite Beat
Pan Sonic - Kulma


anni 00
Burial - s/t
William Basinski - The Disintegration Loops I-IV
Fennesz - Endless summer
Peter Wright - Snow Blind
Sun Araw - Heavy Deeds
Stereolab - Dots and loops
Skaters - Dark Rye Bread
Pinch   - Underwater dancehall
Passage - The Forcefield Kids

anni 10
James Ferraro - Far Side Virtual
Fatima Al Qadiri - Asiatisch
Autechre - Oversteps
Roly Porter - Aftertime
Daft Punk - Random Access Memory
Chris Watson - El Tren Fantasma
Sweet Exorcist - Retro Activity
Shackleton - Music For The Quiet Hour-The Drawbar Organ EPs
Robedoor - City Of Scum
Titolo: Re:Elettrorama: chiodi per un'arrampicata sulle pareti scoscese dell'elettronica
Inserito da: kelly slater - 22 Feb 2017, 12:51
Io metto solo 10 dischi cosi' è pure piu' facile per i neofiti  :p
Con un eccezione pero': i Kraftwerk. di loro tutti i dischi dei 70' vanno posseduti se si vuole entrare davvero nel mondo della musica elettronica.

Anni 70's:

Kraftwerk - everything
Cluster - Zuckerzeit
Tangerine dream - Phaedra
Jean Michel Jarre - Oxygene
Suicide - 1977
Klaus Schulze . Cyborg
Harmonia - Musik von Harmonia
Throbbing Gristle - 20 Jazz funk Greats
Giorgio Moroder - Best of
Thomas Leer & Robert Rental - The Bridge
Titolo: Re:Elettrorama: chiodi per un'arrampicata sulle pareti scoscese dell'elettronica
Inserito da: vaz - 22 Feb 2017, 12:57
premetto di essere ignorante in materia.

ma dnb/neurofunk/psy/techno rientrano nella lista o no?
Titolo: Re:Elettrorama: chiodi per un'arrampicata sulle pareti scoscese dell'elettronica
Inserito da: kelly slater - 22 Feb 2017, 14:02
Psy?
Titolo: Re:Elettrorama: chiodi per un'arrampicata sulle pareti scoscese dell'elettronica
Inserito da: NandoViola - 22 Feb 2017, 14:24


Anni 60':
Jean-Jacques Perrey - Prelude Au Sommeil  1958
Morton Subotnick - Silver Apples of the Moon 1967
Karlheinz Stockhausen - Telemusik - 1960
Wendy Carlos – Switched-On Bach 1968
Pauline Oliveros – Reverberations: Tape & Electronic Music 1961-1970
Folke Rabe - Was??  1967
Silver Apples - Silver Apples 1968
Ron Geesin – A Raise of Eyebrows 1967
John Cage & David Tudor - Indeterminacy: New Aspect Of Form In Instrumental And Electronic Music 1959
Eliane Radigue - Vice versa etc. 1970
Delia Derbyshire - Dreams
Giuliano Sorgini - Elettroformule
Karl Heinz - Stockhausen - Hymnen

anni 70
John Cale & Terry Riley - Church Of Anthrax
Cluster - Cluster
Cluster - Sowiesoso
Harmonia - Musik Von Harmonia
Brian Eno - Musicfor Airports
Klaus Schulze - Irrlicht
Gary Numan - The pleasure principle
Tangerine Dream - Zeit
Throbbing Gristle - the 2nd annual report
Popol Vuh - In den Gaerten Pharaos
Giorgio Moroder - From Here To Eternity
Eno, Moebius & Roedelius - After the Heat
Michael Bundt - Neon
Thomas Leer & Robert Rental - The Bridge
Residents - Eskimo
Kraftwerk - everything
Cluster - Zuckerzeit
Tangerine dream - Phaedra
Jean Michel Jarre - Oxygene
Suicide - 1977
Klaus Schulze . Cyborg
Harmonia - Musik von Harmonia
Throbbing Gristle - 20 Jazz funk Greats
Giorgio Moroder - Best of


anni 80
Front 242 - Front by Front
Alvin Lucier - I Am Sitting In A Room
Laurie Anderson  -Big Science
Esplendor Geometrico - El Acero del Partido/ Heroes del Trabajo
Soft Verdict - Vergessen
Klinik - Melting close+ Sabotage
Malcolm McLaren - Duck Rock
Manuel Göttsching - E2-E4
Eyeless In Gaza   - The Eyes of Beautiful Losers
Monoton - Blau Monotonprodukt 02
Kraftwerk - Tutto
Alexander Robotnick - Ce N'Est Q'Un Debut
MARRS  -Pump up the volume
Skinny Puppy - Too Dark Park
Mark Stewart - Metatron
808 State - 90
MC 900 FT Jesus    - Hell with the lid off

anni 90
Future Sound Of London - Lifeforms
Aphex Twin - Tutto
Global Communication - 76-14
Autechre - Amber
Autechre - EPS 1991-2002
Grid - Electric Head
Shamen - En-tact
Love Corporation - Tones
Thomas Köner - Permafrost
Ryoji   Ikeda - 0°
Sabres of Paradise - Haunted Dancehall
Black Dog - Bytes
Goldie - Timeless
Photek - Modus Operandi
KLF - Chill Out
The Orb -Adventures beyond the Ultraworld
Orbital  -Svinilisation
Cabaret Voltaire - Body and Soul
Clock DVA - Man Amplified
PWOG - Psychick Warriors Ov Gaia
Coil - Love's secret domain
St.Germain - From Detroit To Saint Germain
Reload - A Collection Of Short Stories
Psychic TV - Towards Thee Infinite Beat
Pan Sonic - Kulma


anni 00
Burial - s/t
William Basinski - The Disintegration Loops I-IV
Fennesz - Endless summer
Peter Wright - Snow Blind
Sun Araw - Heavy Deeds
Stereolab - Dots and loops
Skaters - Dark Rye Bread
Pinch   - Underwater dancehall
Passage - The Forcefield Kids

anni 10
James Ferraro - Far Side Virtual
Fatima Al Qadiri - Asiatisch
Autechre - Oversteps
Roly Porter - Aftertime
Daft Punk - Random Access Memory
Chris Watson - El Tren Fantasma
Sweet Exorcist - Retro Activity
Shackleton - Music For The Quiet Hour-The Drawbar Organ EPs
Robedoor - City Of Scum


aggiorniamo questa in caso
 :cool4:
Titolo: Re:Elettrorama: chiodi per un'arrampicata sulle pareti scoscese dell'elettronica
Inserito da: vaz - 22 Feb 2017, 14:56
Psy?

trance :))
Titolo: Re:Elettrorama: chiodi per un'arrampicata sulle pareti scoscese dell'elettronica
Inserito da: kelly slater - 22 Feb 2017, 15:04
trance :))

Ahh  ;)
Titolo: Re:Elettrorama: chiodi per un'arrampicata sulle pareti scoscese dell'elettronica
Inserito da: kelly slater - 22 Feb 2017, 15:07
Diciamo che piu' o meno dall'87 fino a tutti gli anni 90' sono nati talmente tanti sottogeneri di dance elettronica che mapparli tutti sarebbe un'impresa.
Comunque si: è musica elettronica a tutti gli effetti.
Anche la commerciale è musica elettronica.
Titolo: Re:Elettrorama: chiodi per un'arrampicata sulle pareti scoscese dell'elettronica
Inserito da: Omar65 - 22 Feb 2017, 15:23
Topic molto interessante, per un profano come me (sì, i Kraftwerk e poco altro).
Chiedo agli 'esperti': ma i vecchi Pink Floyd non c'entrano proprio nulla in questo discorso?
Titolo: Re:Elettrorama: chiodi per un'arrampicata sulle pareti scoscese dell'elettronica
Inserito da: kelly slater - 22 Feb 2017, 15:45
Topic molto interessante, per un profano come me (sì, i Kraftwerk e poco altro).
Chiedo agli 'esperti': ma i vecchi Pink Floyd non c'entrano proprio nulla in questo discorso?

Ti dico la mia: parecchi gruppi rock hanno assimilato suoni elettronici nel lor impianto "rock" appunto, e in primis i gruppi progressive.
I Pink Floyd meritano pero' una menzione particolare secondo me , perche' sia The dark side of the moon che Wish you were here incorporano massivamente suoni sintetizzati in chiave futurista.
In particolare il primo ha almeno 3 pezzi: Speak to me, On the run e Any colour you like che segnano un utilizzo originale dei synth in ambito pop rock.
Nel secondo in alcune parti di Shine on you e in Welcome to the machine si crea un ibrido interessante tra psichedelia ed elettronica.
I PF usavano Moog, Arp, ma sopratutto il loro marchio di fabbrica era l'EMS VCS 3 , un synth di difficile programmazione ma di potenzialità timbiche notevoli.
Titolo: Re:Elettrorama: chiodi per un'arrampicata sulle pareti scoscese dell'elettronica
Inserito da: meanwhile - 22 Feb 2017, 18:58
Io l'avevo scritto che NandoViola ci aveva messo in un bel casino  :beer:
E dove diavolo la mettiamo una discriminante al giorno d'oggi da che cosa si può catalogare come elettronica oppure no.
Per quanto mi riguarda l'elettronica esula dalla forma canzone del pop/rock, è strumentale oppure usa voci campionate, e mi accorgo che così facendo andrei ad escludere per esempio gente come i Kraftwerk e quindi qualcosa evidentemente non torna.
D'altra parte ci sono quelli che per me sono dei capisaldi tipo i primi Tangerine Dream o Klaus Schulze per i quali la definizione "elettronica" indica più un'attitudine loro o una forma mentale dell'ascoltatore, le loro strumentazioni agli esordi erano tutt'alpiù elettroacustiche, trappole modificate da loro molto lontane dai sintetizzatori che sarebbero arrivati qualche anno più tardi.
Comunque, per rispondere @Vaz sì, techno trance psy goa e chi più ne ha più ne mette per me ci rientrano a pieno titolo, e sono in tanti casi anche davvero interessanti.
Titolo: Re:Elettrorama: chiodi per un'arrampicata sulle pareti scoscese dell'elettronica
Inserito da: Warp - 22 Feb 2017, 20:33
con questo vi potete sbizzarrire a trovare generi e definizioni e piccoli assaggini sonori.
http://techno.org/electronic-music-guide/ (http://techno.org/electronic-music-guide/)
Titolo: Re:Elettrorama: chiodi per un'arrampicata sulle pareti scoscese dell'elettronica
Inserito da: kelly slater - 23 Feb 2017, 13:30
L'elettronica  anni 80-85.
Se i 50/60 sono stati gli anni del pionierismo e i 70' quelli della sperimentazione e della contaminazione con i mondi rock e pop gli 80' sono gli anni della penetrazione dell'elettronica come metodo produttivo e allo stesso tempo come linguaggio applicabile alle varie tradizioni musicali.
Le drum machine e i sintetizzatori diventano accessibili per il pubblico e con questi si ricomincia a ri-suonare musiche che fino a quel momento erano state suonate con strumenti elettroacustici.
Il caso più eclatante sono le musiche etniche ( o meglio alcune di esse ).

Ma prendendo in esame solo le musiche "occidentali" si vanno a creare nuovi filoni e sottogeneri ( parliamo di inizio anni 80' ) di cui i più rilevanti sono secondo me:

-synth pop
-electrofunk
-italo disco
-elettronica post punk
-industrial

Del synth pop c'e' poco da dire: tutti conosciamo le hit dei primi 80', in prevalenza inglesi in cui il linguaggio elettronico è perfettamente assimilato nella struttura della pop song. Come già detto era già stato fatto dai Kraftwerk ma la specificità sta tutta nella sensibilità pop peculiare albionica.
E' un mondo di singoli più che album, anche se gruppi come Depeche Mode, Eurytmichs, New Order, Pet shop boys, OMD articoleranno un discorso più ampio e duraturo ( sono quelli il cui stile proviene dall'universo new wave/post punk).
Menzione speciale per i nipponici Yellow Magic Orchestra.

In america la novità viene invece dal pianeta black.
Già durante i 70' alcuni artisti funk avevano iniziato a incorporare i synth nei loro dischi ( Cameo, Edwin Birdsong, Breakwater, Zapp e Roger )
ma è con la rivoluzione electro, ovvero con l'applicazione del modello Kraftwerk al groove del funk che nasce un seme prolifico e determinante per un altro universo ancora : l'Hip-Hop.
Afrika bambataa, Grandmaster flash a NY e l'immenso e misconosciuto Egyptian lover a LA hanno posto le basi: drum machine, sampling rozzo direttamente dal giradischi, scratch, e sintetizzatori.
Piu' in generale l'electrofunk diventerà uno dei tanti aromi della dance music anni 80'. Canzone simbolo : Word up dei Cameo.

Un'altra rivoluzione epocale, ovvero quella della house e della techno, è sempre opera di neri americani, ma deve la sua influenza primaria proprio a noi italiani.
Quando a fine anni 70' emerge il riflusso del genere disco, osteggiato in america e in declino in europa, dove il punk, l'heavy e l'hard avevano riportato il rock  in cima alle classifiche, le discoteche si trovarono a corto di materiale e alla ricerca di una nuova identità musicale.
La vecchia disco orchestrale coi violini sembrava già archeologia.
E li, negli studi di registrazione del centro nord italia normalmente adibiti alla musica italiana un manipolo di session men e fonici, con modalità assolutamente artigianale raccolsero l'idea di Moroder di fare disco con le macchine elettroniche.
Notare che sopratutto il metodo produttivo sarà l'archetipo per la house e la techno a venire: il produttore rimane nell'ombra, le sigle nascondono chi c'e' dietro, molto spesso le voci sono opera di cantanti session e nei video
a cantare in playback sono controfigure molto carine e vestite e truccate come si deve.
Il risultato musicale è straordinario: il patrimonio melodico italiano, zuccheroso e leggero sopra un'impianto minaccioso di ritmi robotici e suoni elettronici stranianti.

Juan Atkins, Derrick May e Kevin Saunderson , tre ragazzi di Detroit che mettono i dischi alle festa della borghesia nera comprano avidamente qualsiasi cosa arrivi dall'Italia, poi a un certo punto si mettono in proprio e creano la Techno.
Lo stesso Larry Levan al Paradise garage mescola generi diversi nelle sue serate, ma l'Italo ha un suo spazio particolare e anche la nascita della House gli deve tanto, perchè al contrario del synth pop inglese, che trasfigura attraverso il linguaggio elettronico i mood tipici del pop rimanendo nella struttura, l'italo disco introduce la Serialità nella struttura pop.
Una cosa che finora era stata appannaggio della musica colta ( minimalismo )
entra dritta in discoteca: le versioni dei 12 pollici si allungano e un beat minimale basso e drum machine o anche solo quest'ultima può durare anche qualche minuto prima di introdurre la canzone vera e propria, inducendo uno stato ipnotico
nell'ascoltatore ballerino.
Di nomi qui ce ne sarebbero a decine e decine, alcuni meritevoli solo per un singolo o due.
In ogni caso nell'olimpo non possono mancare Alexander Robotnick, i Kano, Klein & MBO, Ken Laszlo.

Dell'elettronica post punk e di quella industrial ci sarebbe tanto da dire.
Forse Warp qui ne sa più di me, magari se ha tempo e gli va di scrivere due righe...




Titolo: Re:Elettrorama: chiodi per un'arrampicata sulle pareti scoscese dell'elettronica
Inserito da: vaz - 23 Feb 2017, 13:39
fico, grazie
Titolo: Re:Elettrorama: chiodi per un'arrampicata sulle pareti scoscese dell'elettronica
Inserito da: RoundMound - 23 Feb 2017, 13:51
la discussione, molto interessante per un semi-profano come me, mi ha fatto tornare in mente uno dei più clamorosi casi di "one shot band" all time


(Doot doot dei Freur)
Titolo: Re:Elettrorama: chiodi per un'arrampicata sulle pareti scoscese dell'elettronica
Inserito da: StylishKid - 23 Feb 2017, 16:01
Me fate paura.

Se conoscessi il mio lavoro solo la metà di quello che voi conoscete della musica (elettronica, in questo caso) sarei molto molto ricco.
Titolo: Re:Elettrorama: chiodi per un'arrampicata sulle pareti scoscese dell'elettronica
Inserito da: Warp - 23 Feb 2017, 16:49
la discussione, molto interessante per un semi-profano come me, mi ha fatto tornare in mente uno dei più clamorosi casi di "one shot band" all time


(Doot doot dei Freur)

tu lo sai che 2/3 dei Freur insieme a Darren Emerson stanno ancora in giro col nome Underworld vero? :beer:
Appena ho un pò di tempo scrivo 2 cose su industrial e elettronica. rapporto complicato e contraddittorio.
Titolo: Re:Elettrorama: chiodi per un'arrampicata sulle pareti scoscese dell'elettronica
Inserito da: RoundMound - 23 Feb 2017, 17:24
tu lo sai che 2/3 dei Freur insieme a Darren Emerson stanno ancora in giro col nome Underworld vero? :beer:
Appena ho un pò di tempo scrivo 2 cose su industrial e elettronica. rapporto complicato e contraddittorio.

ovviamente...no  :beer:

che ne dite dei Bazar (Matia) inizio '80?  8)
Titolo: Re:Elettrorama: chiodi per un'arrampicata sulle pareti scoscese dell'elettronica
Inserito da: kelly slater - 23 Feb 2017, 17:56
tu lo sai che 2/3 dei Freur insieme a Darren Emerson stanno ancora in giro col nome Underworld vero? :beer:

Purtroppo Emerson lasciò nel 2000, comunque il periodo migliore ovvero 1991-2000
è stato quello con lui.
Quando arriveremo agli anni 90' toccherà parlare degli Underworld, sono stati uno dei gruppi cardine del decennio.
Titolo: Re:Elettrorama: chiodi per un'arrampicata sulle pareti scoscese dell'elettronica
Inserito da: Warp - 23 Feb 2017, 18:29

che ne dite dei Bazar (Matia) inizio '80?  8)
Bboni. Il periodo con Sabbione hanno fatto grandi dischi. Tango è  un album cardine della musica italiana anni 80 secondo me e
Elettroshock è un pezzo epocale che non ha niente da invidiare agli inglesi
Titolo: Re:Elettrorama: chiodi per un'arrampicata sulle pareti scoscese dell'elettronica
Inserito da: RoundMound - 23 Feb 2017, 18:42
Bboni. Il periodo con Sabbione hanno fatto grandi dischi. Tango è  un album cardine della musica italiana anni 80 secondo me e
Elettroshock è un pezzo epocale che non ha niente da invidiare agli inglesi
:friends:
Titolo: Re:Elettrorama: chiodi per un'arrampicata sulle pareti scoscese dell'elettronica
Inserito da: kelly slater - 23 Feb 2017, 18:55
Bboni. Il periodo con Sabbione hanno fatto grandi dischi. Tango è  un album cardine della musica italiana anni 80 secondo me e
Elettroshock è un pezzo epocale che non ha niente da invidiare agli inglesi

Concordo.
Titolo: Re:Elettrorama: chiodi per un'arrampicata sulle pareti scoscese dell'elettronica
Inserito da: RoundMound - 23 Feb 2017, 20:18
Concordo.
:beer:

altra reminiscenza


(Jean-Luc Ponty - Individual Choice)

e gli Air?


(La Femme D'Argent)

a volte un po' troppo commerciali ma lo stile e la cura dei suoni mi affascina parecchio
Titolo: Re:Elettrorama: chiodi per un'arrampicata sulle pareti scoscese dell'elettronica
Inserito da: Omar65 - 23 Feb 2017, 21:03
Not a valid youtube URL [/youtube]

Adesso me menerete, lo so, ma pure questo rientra?

 :=)) :beer:
Titolo: Re:Elettrorama: chiodi per un'arrampicata sulle pareti scoscese dell'elettronica
Inserito da: papalliano - 24 Feb 2017, 09:21
con questo vi potete sbizzarrire a trovare generi e definizioni e piccoli assaggini sonori.
http://techno.org/electronic-music-guide/ (http://techno.org/electronic-music-guide/)
Ecco. Ottimo.
Grazie Warp.
Allora, mia impressione, mi sembra una buona mappa per chi, come me, ha bisogno di orientarsi tra le varie "etichette", molto spesso "finte", buone solo per mettere il cappello su qualcosa di "nuovo".
Poi vabbè, ognuno classifica a modo suo: voglio dire, trovare Schulze e i Tang come esempio di "Ambient" a me fa un po' ridere.


Ringrazio tutti per la lista degli imperdibili dell'elettronica.
Ma, questione di definizioni personali, di tutti i dischi che riconosco nella lista (non sono tanti, ahimè) ben pochi li classificherei come "elettronica".  Direi piuttosto: "sperimentale", "avant garde", "space music", "electropop", "disco", "dj-disco", etc.
Quindi, automaticamente, mi sento di dire che la mia definizione non collima col sentire comune, che per me mette troppe cose sotto il tappeto "electro".
Io, al contrario, tendo a escludere, a togliere roba.
Esempio scemo: Madonna che canticchia attraverso un vocoder fa elettronica? Per molti si, abbastanza, per me no, assolutamente.

Io escluderei tutte le produzioni in cui si infila, anche pesantemente, l'elettronica a mo' di facile orpello trendy per dare respiro e "futuro" a generi e sensibilità diversi e abbastanza codificati di per loro stessi.
Mi rendo anche conto che a forza di escludere forse la "mia" elettronica potrebbe diventare un insieme vuoto, e infatti la maggior parte degli artisti di mia conoscenza citati in questo topic, per me, non sono "elettronica".

Ma se parlo così, vuol dire che ho in mente, anche se confusamente, un'idea di "elettronico sentire", di poetica del genere.
La butto lì:
Definirei "elettronica" un genere che fa uso esclusivo (facciamo 90%) di strumenti e FX elettronici suonati (meglio se programmati, meglio ancora se in maniera "stupida") con sensibilità "elettronica", ovvero "robotica" (non "aliena", altrimenti si va più verso la "space", imho) e non aventi come obbiettivo il divertimento (canto, ballo, relax) degli umanoidi, se non come accidentale effetto collaterale su una, presumo piccola, percentuale di disturbati.
Insomma, artificialità pervasiva e orgogliosa della propria artificialità.
Qualcuno ci si riconosce?
C'è qualcosa di questo tipo? Forse qualcosa dei Kraftwerk nel periodo aureo (da "Radioactivitaet" fino a "Mensch Maschine").  Ecco, la macchina umana, ma anche la macchina da sola, per me fanno elettronica.
Chi altro oltre a questi Kraftwerk?

Io l'avevo scritto che NandoViola ci aveva messo in un bel casino  :beer:
...
Per quanto mi riguarda l'elettronica esula dalla forma canzone del pop/rock, è strumentale oppure usa voci campionate, e mi accorgo che così facendo andrei ad escludere per esempio gente come i Kraftwerk e quindi qualcosa evidentemente non torna.
D'altra parte ci sono quelli che per me sono dei capisaldi tipo i primi Tangerine Dream o Klaus Schulze per i quali la definizione "elettronica" indica più un'attitudine loro o una forma mentale dell'ascoltatore, le loro strumentazioni agli esordi erano tutt'alpiù elettroacustiche, trappole modificate da loro molto lontane dai sintetizzatori che sarebbero arrivati qualche anno più tardi.
mi trovo d'accordo con molte di queste affermazioni.

Pensiamo alla parabola dei Kraftwerk, cui il genere deve tantissimo, che è anche (molto) una parabola tecnologica: "sperimentali" e "avant garde" fino a R&F. Poi più puramente electro (no-dance) con "Autobahn" e "R-A". "TEE" è un ibrido, di "MM" ho già detto, poi di fatto si codifica la "techno-disco" con "Electric Café" dopo essere passati da un altro ibrido come "Computerwelt" (the robots would go techno).

Bel casino, difficile definire il genere.
Ma direi, in finale, anche sticazzi delle definizioni
Titolo: Re:Elettrorama: chiodi per un'arrampicata sulle pareti scoscese dell'elettronica
Inserito da: kelly slater - 24 Feb 2017, 09:55
Definirei "elettronica" un genere che fa uso esclusivo (facciamo 90%) di strumenti e FX elettronici suonati (meglio se programmati, meglio ancora se in maniera "stupida") con sensibilità "elettronica", ovvero "robotica" (non "aliena", altrimenti si va più verso la "space", imho) e non aventi come obbiettivo il divertimento (canto, ballo, relax) degli umanoidi, se non come accidentale effetto collaterale su una, presumo piccola, percentuale di disturbati.
Insomma, artificialità pervasiva e orgogliosa della propria artificialità.

La descrizione che fai mi fa pensare a una delle ultime correnti dell'elettronica, ovvero l'Accelerazionismo, fenomeno di questo decennio attuale.
Tale sottogenere parte da una premesa ideologica: invece di combattere il capitalismo evidenziandone le contraddizioni e proponendo de modelli alternativi occorre invece "accelerare" i meccanismi del capitalismo a partire dalla sua estetica.
La musica accelerazionista è in 3d, patinata, super hi tech, fredda e glaciale, lo specchio della corsa capitalista all'innovazione tecnologica ( e alla robotica ).
James Ferraro, Fatima Al Qadiri, alcune cose del genio Oneothrix point never, Arca ed altri.
Dagli un ascolto: mi sembra che le tue desiderata ci siano tutte:

-è 100% fatta con strumenti elettronici
-è programmata
-spesso in maniera "stupida"
-è robotica
-non è fatta per ballare o per divertire
-è molto probabile che piaccia ai disturbati






Titolo: Re:Elettrorama: chiodi per un'arrampicata sulle pareti scoscese dell'elettronica
Inserito da: papalliano - 24 Feb 2017, 10:14
Ehi, grazie kelly, ci butto un'occhiata, anche se io non CERCO roba del genere, che probabile manco mi piace, era solo la mia personale "definizione" di elettronica.
Il parallelo capitalismo-robotica è poi piuttosto peloso, non mi convince completamente.
L'artificialità prescinde dall'economia, credo. Per esempio il robot, nell'idea di Ralf&Florian, assume vita e valenza estetica di per sè, non è legato ai mezzi di produzione. Almeno credo.
E anche un mondo non-capitalista può essere robotico, o avere caratteristiche robotiche, altrochè.
Titolo: Re:Elettrorama: chiodi per un'arrampicata sulle pareti scoscese dell'elettronica
Inserito da: kelly slater - 24 Feb 2017, 11:11
L'artificialità prescinde dall'economia, credo. Per esempio il robot, nell'idea di Ralf&Florian, assume vita e valenza estetica di per sè, non è legato ai mezzi di produzione. Almeno credo.
E anche un mondo non-capitalista può essere robotico, o avere caratteristiche robotiche, altrochè.

Quello che dici è assolutamente vero per l'estetica dei Kraftwerk e sopratutto per la loro epoca, nella quale dei mondi non-capitalisti erano non solo immaginabili ma anche reali.
Al contrario nella nostra epoca non solo non ci sono più quelli reali ma neanche quelli immaginabili.
E sempre nella nostra epoca i robot sono reali e stanno lavorando al posto nostro.
Titolo: Re:Elettrorama: chiodi per un'arrampicata sulle pareti scoscese dell'elettronica
Inserito da: Warp - 24 Feb 2017, 12:42
Papalliano non concordo con la tua tesi sui Kraftwerk, proprio partendo dall'album che citi Man machine, in the robots nella parte in russo recitano esplicitamente "Sono il tuo schiavo sono il tuo lavoratore"
Lo stesso Ralf Hutter in una delle rarissime interviste si defini un "Musikal Arbeiter" (lavoratore della musica) Quindi secondo me è corretto il ragionamento di Kelly sul capitalismo e la produzione di musica di massa che l'elettronica ha sempre incarnato. Per certi versi forse i Kraftwerk sono stati degli accellerazionisti avant la lettre
Non a caso contamporaneamente ai kraftwerk si sviluppava il movimento industrial che partendo dalla stessa critica al capitalismo inteso come produzione di cultura di massa contrapponeva tutto cio che di più sgradevole si potesse esporre, lager, nazismo, deviazioni di personalità , ogni genere di perversione sessuale in un contesto sonoro che era gia post capitalistico, ovvero utilizzava gli scarti del mondo capitalistico e di massa per produrre qualcosa che talvolta facciamo fatica anche a definire musicale tanta è la alienità dalle nostre convinzioni culturali e di cio che la cultura occidentale degli ultimi 200 anni ha considerato musica. Lo stesso Stravinsky fu preso a pesci in faccia quando presento nel 1913 la sagra della primavera. Era qualcosa di inaudito finora.
DA questo punto di vista i Kraftwerk hanno dato i natali all'elettronica di massa pulita integrata, che critica da dentro o che cerca di portare alle estreme conseguenze le contraddizioni di un sistema protduttivo, chi era fuori da questo percorso rifiutava in modo radicale anche di confrontarsi con quel sistema produttivo

Ascolta un pezzo come il singolo United dei Throbbing Gristle.
A sentirlo cosi potrebbe essere scambiato per un coevo pezzo dei kraftwerk, ma il testo è assolutamente lontano da qualsiasi cosa i Kraftwerk avrebbero potuto concepire

Quindi tornando al discorso l'elettronica non può esimersi da un profondo ragionamento anche sul sistema capitalistico. Ecco perchè all'inizio della discussione ho detto che oggi tutto è elettronico anche Fedez, perchè tutto è capitalistico anche quello che non lo sembra.

Titolo: Re:Elettrorama: chiodi per un'arrampicata sulle pareti scoscese dell'elettronica
Inserito da: papalliano - 24 Feb 2017, 12:44
ben detto  KS, 100%
Se prima si potevano immaginare distopie all'infinito, adesso siamo nella distopia definitiva.
In questo senso l'ispirazione di Ferraro è onestissima e condivisibile (sto cominciando a sentire qualcosa, mi sa che non è granchè il mio genere, ma ci provo)
Titolo: Re:Elettrorama: chiodi per un'arrampicata sulle pareti scoscese dell'elettronica
Inserito da: papalliano - 24 Feb 2017, 13:05
Warp, in realtà su R&F siamo più d'accordo di quanto sembri.
I kraftwerk criticavano si, ma ridendo sotto i baffi che non avevano.
Criticavano alienazione, disumanizzazione e poco prima anche la radioattività.
Ma lo facevano trovandoci dentro una estetica paradossale e confezionandola perfettamente.

Solo, non so se nescondessero un impegno, una critica anti-capitalista (occidentale) vera e propria. La loro estetica formale era anche molto CCCP, più probabilmente era un warning a 360 gradi. All'epoca la Storia non era ancora "finita".
Di fatto R&F sono sempre stati molto "ritirati", gran parte di quello che sappiamo di loro è più che altro esegesi.

Che poi oggi, come ieri, non ci si possa esimere dal ragionare sul "sistema unico" sono d'accordo e vale per qualsiasi forma artistica.
L'altroieri, come dice anche KS, era diverso.
Titolo: Re:Elettrorama: chiodi per un'arrampicata sulle pareti scoscese dell'elettronica
Inserito da: papalliano - 24 Feb 2017, 13:12
ah, 'sta cosa qui sotto non è affatto vera, almeno fino al 1980, imho
... e la produzione di musica di massa che l'elettronica ha sempre incarnato.
Elettronica è stata sperimentazione prima, e poi avanguardia vera. Altro che masse.
Dopo, si, è stata "normalizzata" e assorbita nel mainstream.
Forse è per questo che mi sono fermato (simbolicamente) al 1979 nell'approfondimento del genere :)
Titolo: Re:Elettrorama: chiodi per un'arrampicata sulle pareti scoscese dell'elettronica
Inserito da: kelly slater - 24 Feb 2017, 14:28
imhoElettronica è stata sperimentazione prima, e poi avanguardia vera. Altro che masse.
Dopo, si, è stata "normalizzata" e assorbita nel mainstream.

Beh ma la ragione di ciò è eminentemente produttiva.
Nel dopoguerra erano gli ingegneri e gli scienziati ancor prima che i musicisti a progettare e sperimentare le macchine elettroniche.
Tutta la primissima elettronica nasceva nei laboratori delle emittenti radio nazionali, che avevano dei fondi per la ricerca ( spesso erogati da privati ).
Con l'evoluzione tecnologica e la riduzione in volume ( e costo ) dei componenti
è iniziata la commercializzazione di massa.
Negli anni 70' erano veramente pochi quelli che potevano permettersi un Moog Modulator o un ARP Odyssey, e infatti il cosiddetto Synth pop esplode quando i prezzi dei synth diventano umani poichè prodotti in catena.

Una musica cosi' particolare come l'Acid house ( e a seguire la Trance ) è nata grazie a un "errore" di produzione.
Quelli della Roland avevano progettato una tastierina che riproducesse le parti di basso, cosi' da poter rinunciare al palloso bassista in carne ed ossa, e per emularlo avevano pensato a una serie di controlli di inviluppo accuratissimi.
Ovviamente il prodotto fu un flop clamoroso perchè era relativamente costoso ed era difficile da programmare ( nell'ottica di emulare le parti basso suonate ).
Risultato: il TB-303 rimane invenduto nei negozi, il prezzo crolla, a Chicago qualche nero intrippato se lo compra e comincia a smanettare sui filtri sopra un beat di cassa dritta.
Ecco a voi l'Acid-house ( e a ruota la Trance )
Titolo: Re:Elettrorama: chiodi per un'arrampicata sulle pareti scoscese dell'elettronica
Inserito da: Warp - 24 Feb 2017, 14:41
Elettronica è stata sperimentazione prima, e poi avanguardia vera. Altro che masse.

La musica elettronica secondo me è la prima forma espressiva che incarna in pieno la teoria di Walter Benjamin sull' "Arte nell'epoca della riproducibilità tecnica".

Nel momento che (anni 40 più o meno) l'elettronica digitale attraverso il sistema binario consente la riproducibilità totale di un brano musicale n volte, per cui io, tu, Claudio Villa, i Kraftwerk, Viola Valentino o i Public Enemy possiamo riprodurre esattamente lo stesso brano senza alcun intervento umano che non sia volontario, la musica diventa "automatica" quindi oggetto riproducibile e traducibile in bit e quindi di massa e quindi prodotto capitalistico. Anche Stockhausen era "capitalista" alla fine. Su questo non si può fare un ragionamento estetico. Non se ne esce con le categorie temporali o generate dal proprio gusto personale, IMHO
Per cui i Kraftwerk sono elettronici i Rockets no (Pure gli Squallor hanno fatto un gran pezzo di elettronica "Pierpaolo a Dusseldorf" dove perculano proprio i Kraftwerk  :D)

Anche l'idea di considerare elettronico cio che non viene suonato con strumenti elettrici o acustici ci porterebbe fuori strada e al paradosso di non considerare elettronico uno come Fennesz che sale sul palco con la sua chitarra elettrica ma il 100% dei suoni sono riprocessati elettronicamente.

Dall'altra parte se Alan Lomax negli anni 30 non avesse messo su nastro magnetico le registrazioni di folk blues americano noi ci saremmo persi un tesoro inestimabile. Ma quella musica noi la conosciamo solo attraverso i nastri nessuno l'ha mai sentita dal vero, (al punto che potrebbe pure essere il più grande falso storico della storia della musica :) ) e che se non fosse stata incisa nessuno ne sarebbe venuto neanche a conoscenza. Dovremmo considerarla musica elettronica?

Alla fine forse questa distinzione sul serio non ha più ragione di esistere ammesso che mai l'abbia avuta
Titolo: Re:Elettrorama: chiodi per un'arrampicata sulle pareti scoscese dell'elettronica
Inserito da: papalliano - 24 Feb 2017, 15:46
Tutto condivisibile, ma mi sfugge il nesso tra strumentazione a basso costo accessibile a tutti e capitalismo.
Parlo dei (potenziali) compositori, eh.  La questione della riproduzione è più chiara, anche se io sono ben contento di poter riprodurre roba a costi minimi.

Se tutti possiamo suonare roba 1000 volte meglio del VCS-3 a un millesimo del costo e chiunque si può farsi un disco a casa sua non mi sembra tanto capitalista, semmai il contrario: ammettendo che sperimentare con un synth sia un bisogno artistico collettivo, la gente oggi può soddisfarlo facilmente. A me pare piuttosto democratica, come cosa.
Non ce lo vedo il capitalismo a regolamentare l'uso di un LFO o di un S&H. Non ancora almeno.

Il problema è che temo oggi siano pochi a voler sperimentare, perchè la maggioranza preferisce riprodurre (sempre con roba elettronica) e giocarci sopra muovendo un paio di manopole.

Mi sta pure bene, per carità, ma è un accidente degli ultimi N anni, non credo sia vero in assoluto, non è che l'avanguardia muore perchè c'è l'elettronica massificata. Anzi.
E non è che se suono un synth "consumer" faccio musica capitalista perchè un capitalista mi ha venduto il synth.
Ora tutto è disponibile per moltissimi, e a me questi sembrano tempi molto propizi per fermenti artistici nuovi, elettronici o meno, capitalisti o meno (meglio non capitalisti).
O forse la mia è più una speranza, che ne so.
Titolo: Re:Elettrorama: chiodi per un'arrampicata sulle pareti scoscese dell'elettronica
Inserito da: kelly slater - 24 Feb 2017, 17:30
Il mio non è un giudizio morale, Papalliano: è una semplice osservazione di come funzionano le dinamiche economiche e come si intrecciano con quelle "artistiche".
Ho parlato dell'Accelerazionismo che ha a che fare con un concetto come motore della sua estetica ( e questo concetto comprende l'analisi del capitalismo ) ma non è che c'e' un nesso diretto tra elettronica e capitalismo, o almeno non quanto c'e' il nesso tra capitalismo e tutto il resto.
Anzi il nesso principale è tra capitalismo e Musica punto.
Prima esisteva un'Industria discografica, ora non esiste più: la musica
è un bene che non ha piu' valore economico, pero' le macchine a basso costo con cui produrre e fruire di musica sono un settore trainante del mercato.
Titolo: Re:Elettrorama: chiodi per un'arrampicata sulle pareti scoscese dell'elettronica
Inserito da: kelly slater - 24 Feb 2017, 17:32
Se tutti possiamo suonare roba 1000 volte meglio del VCS-3 a un millesimo del costo

Non troverai mai niente che suona meglio di un VCS-3 ( o di un Prophet 5 o di uno Yamaha CS-80 o di un Roland Jupiter vintage originali ).
Infatti viaggiano tutti dai 5000 ai 10000 euro in buono stato.
Titolo: Re:Elettrorama: chiodi per un'arrampicata sulle pareti scoscese dell'elettronica
Inserito da: Warp - 24 Feb 2017, 17:49
Se tutti possiamo suonare roba 1000 volte meglio del VCS-3 a un millesimo del costo e chiunque si può farsi un disco a casa sua non mi sembra tanto capitalista, semmai il contrario: ammettendo che sperimentare con un synth sia un bisogno artistico collettivo, la gente oggi può soddisfarlo facilmente. A me pare piuttosto democratica, come cosa.

Ecco hai centrato il problema.
Se tutti possono farsi un disco e farlo suonare meglio del vcs-3 sei sicuro che questi tutti riescano a sviluppare un processo artistico compiuto oppure non fanno altro che ingolfare un sistema che ormai non recepisce più niente e non sa distinguere un capolavoro da una mer.da?
E allora se nessuno sa più distinguere un capolavoro da un disco di mer.da chi ci guadagna? Chi fa il capolavoro o chi fa il disco di mer,da? e alla fine della fiera quello che guadagna più di tutti chi è ? Quello che ti consente di fare dischi di mer.da. ovvero il capitalista che vende il softwarino o il plugin o quello che ti pare a tutti cosi tutti ci cacciano fuori praticamente lo stesso suono.

Per me non è democratico è populismo che fa credere a qualunque stronzetto di essere come Aphex Twin.
Non lo sei fattene una ragione. "La tua musica è una mer.da , trovate un lavoro serio e accanna" sarebbe da dirgli.

E' la stessa logica del mercato editoriale. In Italia nessuno legge ma siamo uno dei paesi dove escono più titoli, per poi scoprire che più della metà dei titoli che escono sono autofinanziati

I synth digitali non sono come i pianoforti o i synth analogici dove lavori sui timbri sulle risonanze eccetera, il suono è quello. Lo puoi elaborare ma resta quello.

Non a caso ormai i produttori più avanzati escludendo i famigerati accelerazionisti che usano i preset digitali di proposito, stanno tornando indietro (!) ai synth modulari analogici, agli strumenti acustici magari processati con campionatori delay e tricks vari di produzione analogica.

Io non mi vergogno a dire che forse il miglior disco di elettronica che ho ascoltato quest'anno è la ristampa di J.D. Emmanuel titolata Electronic Minimal Music 1979 .1983.
Sarò un VDM? poesse. MA davvero faccio fatica oggi a compilare una lista di 20/30 titoli elettronici del 2016.

E se qui non si comincia a fare dure selezioni sarà sempre peggio.
Bene fanno quelli di Blow Up a non recensire più gli album che non ritengono interessanti.
Titolo: Re:Elettrorama: chiodi per un'arrampicata sulle pareti scoscese dell'elettronica
Inserito da: kelly slater - 24 Feb 2017, 18:26

Ecco hai centrato il problema.
Se tutti possono farsi un disco e farlo suonare meglio del vcs-3 sei sicuro che questi tutti riescano a sviluppare un processo artistico compiuto oppure non fanno altro che ingolfare un sistema che ormai non recepisce più niente e non sa distinguere un capolavoro da una mer.da?
E allora se nessuno sa più distinguere un capolavoro da un disco di mer.da chi ci guadagna? Chi fa il capolavoro o chi fa il disco di mer,da? e alla fine della fiera quello che guadagna più di tutti chi è ? Quello che ti consente di fare dischi di mer.da. ovvero il capitalista che vende il softwarino o il plugin o quello che ti pare a tutti cosi tutti ci cacciano fuori praticamente lo stesso suono.
Per me non è democratico è populismo che fa credere a qualunque stronzetto di essere come Aphex Twin.
Non lo sei fattene una ragione. "La tua musica è una mer.da , trovate un lavoro serio e accanna" sarebbe da dirgli.

Secondo me l'accessibilità a tutti di strumenti elettronici per produrre musica non è un male per se.
Il vero male è l'accessibilità a tutti gratis della fruizione di musica.
O meglio : da una parte è una cosa bellissima per chi ne fruisce ma questo comporta anche la svalutazione totale della musica come lavoro.
Prima vendevi i dischi, ora no: e devi sopravvivere facendo concerti.
E sopratutto la possibiità a tutti di invadere l'internet con la propria musica rende più difficile lo scovare musica valida in mezzo a tonnellate de monnezza.
E ovviamente come noti tu anche a un'omologazione crescente.
Titolo: Re:Elettrorama: chiodi per un'arrampicata sulle pareti scoscese dell'elettronica
Inserito da: papalliano - 24 Feb 2017, 19:40
...
Anzi il nesso principale è tra capitalismo e Musica punto.

Prima esisteva un'Industria discografica, ora non esiste più: la musica
è un bene che non ha piu' valore economico, pero' le macchine a basso costo con cui produrre e fruire di musica sono un settore trainante del mercato.
Ecco, perfetto, il nesso è tra capitalismo e musica (arte in generale).
Il capitale è interessato a instradare e sfruttare le tendenze.
Prima lo faceva attraverso le case discografiche, che non erano il massimo della democrazia.
Dici che recupera i soldi persi nella svalutazione del bene-musica attraverso la vendita di aggeggi elettronici di massa per la musica? Non ho mai pensato in questi termini, ma deve essere stata un'operazione conveniente, sennò non mi spiego la mossa.

Non troverai mai niente che suona meglio di un VCS-3 ( o di un Prophet 5 o di uno Yamaha CS-80 o di un Roland Jupiter vintage originali ).
Ok, volevo dire, meglio nel senso di versatilità, multimodularità, facilità di programmazione (e anche portatitilità e manutenzione, why not).

Ecco hai centrato il problema.
Se tutti possono farsi un disco e farlo suonare meglio del vcs-3 sei sicuro che questi tutti riescano a sviluppare un processo artistico compiuto oppure non fanno altro che ingolfare un sistema che ormai non recepisce più niente e non sa distinguere un capolavoro da una mer.da?
D'accordo ma questo non è il problema dello stile, strumento o dell' effetto elettronico, ma del recording digitale.
Puoi farti anche una bella merda acustica registrata in casa. C'è inflazione di merda elettronica perchè è un linguaggio più di moda oggi (e impapocchiare non richiede diploma di conservatorio).

Citazione
E allora se nessuno sa più distinguere un capolavoro da un disco di mer.da chi ci guadagna? Chi fa il capolavoro o chi fa il disco di mer,da? e alla fine della fiera quello che guadagna più di tutti chi è ? Quello che ti consente di fare dischi di mer.da. ovvero il capitalista che vende il softwarino o il plugin o quello che ti pare a tutti cosi tutti ci cacciano fuori praticamente lo stesso suono.
Ok, premesso che se non si distingue feci da cioccolata c'è un problema nell'ascoltatore medio (un problema culturale) e si va off topic, questo è indipendente dall'elettronica in quanto genere musicale.  Poteva capitare, teoricamente, a qualunque "stile" musicale di essere "spinto" per indirizzare i gusti e il consumo (certo in discoteca non ci puoi suonare Vivaldi, quindi ecco l'uso di quella che molti chiamano "elettronica" ma che per me è "disco con gusti e manierismi moderni"). In questo senso riesco a seguirvi sul fatto che l'elettronica (quella facile, però) è la musica del capitalismo occidentale, ma è un'accidente (in chiave).

Citazione
Per me non è democratico è populismo che fa credere a qualunque stronzetto di essere come Aphex Twin.
Non lo sei fattene una ragione. "La tua musica è una mer.da , trovate un lavoro serio e accanna" sarebbe da dirgli.
ok, anche se a me Aphex piace poco :)
Ma è democratico che in teoria un nuovo Aphex, se nasce, può diventarlo praticamente gratis col freeware, che suona da schifo ma tanto tutti ascoltano mp3 dentro un citofono.
O vogliamo tornare all'alta fedeltà e alle produzioni esclusive? Io ci starei, la mia musica è quella, ma non so quanto sia giusto.  E' come dire: non sapete fare moltiplicazioni decenti, mo' tolgo la calcolatrice a tutti, anzi no, ve la faccio pagare 1000 euro.

Citazione
Non a caso ormai i produttori più avanzati escludendo i famigerati accelerazionisti che usano i preset digitali di proposito, stanno tornando indietro (!) ai synth modulari analogici, agli strumenti acustici magari processati con campionatori delay e tricks vari di produzione analogica.
Viva l'analogico, per carità (sperando che diventi accessibile, e se il trend è questo il consumismo lo sfrutterà presto).
Ma non sono convinto che costo di produzione equivalga a qualità, in generale.
Pensa al kraut, registravano in garage, i dischi suonano 'na ciofeca eppure avevano molte più cose nuove da dire dei grupponi inglesi che registravano ad Abbey road.

Citazione
Sarò un VDM? poesse. MA davvero faccio fatica oggi a compilare una lista di 20/30 titoli elettronici del 2016.
e allora so' cavoli :)
speravo ci fosse qualcosa di interessante all'orizzonte
Titolo: Re:Elettrorama: chiodi per un'arrampicata sulle pareti scoscese dell'elettronica
Inserito da: kelly slater - 24 Feb 2017, 20:36
Pensa al kraut, registravano in garage, i dischi suonano 'na ciofeca

Questo non è corretto: a parte i gruppi più fricchettoni tipo Amon Duul 1 o altri minori
tutti i grandi gruppi kraut avevano bei studi di registrazione e produttori della madonna
tipo Conny Plank.
E ricorda che in Germania fabbricavano le migliori apparecchiature da studio dell'epoca
come i registratori Studer e i microfoni Neumann.

Titolo: Re:Elettrorama: chiodi per un'arrampicata sulle pareti scoscese dell'elettronica
Inserito da: giorgione - 24 Feb 2017, 22:04
mi sembra di aver già partecipato ad una vecchia discussione in materia. ora non mi va, sono stanco, e di cose da dire ne avrei una miliardata... intanto vi dico che domani mi arriva questo giocattolino e non vedo l'ora di farlo strillare un po':

(http://www.soundland.de/catalog/images/products/tn/290062-1000x1000.jpg)
Titolo: Re:Elettrorama: chiodi per un'arrampicata sulle pareti scoscese dell'elettronica
Inserito da: papalliano - 25 Feb 2017, 09:49
Questo non è corretto: a parte i gruppi più fricchettoni tipo Amon Duul 1 o altri minori
tutti i grandi gruppi kraut avevano bei studi di registrazione e produttori della madonna
tipo Conny Plank.
E ricorda che in Germania fabbricavano le migliori apparecchiature da studio dell'epoca
come i registratori Studer e i microfoni Neumann.
Non so, quando metti in piastra un disco crucco d'epoca la differenza rispetto a un coevo inglese IN MEDIA si sente.
Forse è soprattutto una scelta di stile di produzione che non esaltava molto la sala e l'equipaggiamento.
Ma non facevo tanto un discorso tecnico quanto di soldi.
Le produzioni tedesche erano sicuramente a costo relativamente basso, la storia della produzione di Neu! 2 è abbastanza emblematica.  R&F lo studio se lo sono fatto in casa, per dire, ma loro so' ingegneri.
La forza dei discografici della Regina era spaventosa, all'epoca.
Tra l'altro questo è il motivo per cui la loro è "la musica", mentre quella dei tedeschi è "il kraut".
Titolo: Re:Elettrorama: chiodi per un'arrampicata sulle pareti scoscese dell'elettronica
Inserito da: novantatreesimo - 07 Mar 2017, 12:28
Segnalo l'ormai vecchiotto 36-Hypersona (ambient suadente, sofisticato, ipnotico una scoperta assoluta).

Una citazione poi la merita la scuderia raster noton di cui una buona rappresentanza si esibisce ogni estate a Roma all'accademia tedesca a Piazza Bologna.

Bel thread.   

Titolo: Re:Elettrorama: chiodi per un'arrampicata sulle pareti scoscese dell'elettronica
Inserito da: NandoViola - 12 Dic 2017, 12:23
ritiro su questo topic pro domo mea  :p

da qualche anno esploro questo nuovo mondo, per me, trovando cose meravigliose.
scrivo di seguito ciò che mi è piaciuto e cosa no, per avere ulteriori suggerimenti/dritte

NO
william basinski
roly porter

SI
aphex twin
apparat/moderat
autechre
black dog
boards of canada
burial
jon hopkins
kode 9
Lfo
nathan fake
nicholas jaar
orbital
zomby

avete altri suggerimenti per allungare questa lista?




Titolo: Re:Elettrorama: chiodi per un'arrampicata sulle pareti scoscese dell'elettronica
Inserito da: edge24 - 12 Dic 2017, 12:37
Pop_X Pop_X Pop_X Pop_X Pop_X Pop_X Pop_X Pop_X Pop_X Pop_X Pop_X Pop_X Pop_X Pop_X Pop_X Pop_X Pop_X Pop_X Pop_X Pop_X Pop_X Pop_X Pop_X Pop_X Pop_X Pop_X Pop_X Pop_X Pop_X Pop_X Pop_X Pop_X Pop_X Pop_X Pop_X Pop_X Pop_X Pop_X Pop_X Pop_X Pop_X Pop_X Pop_X Pop_X Pop_X

I Pop_X sono tutto quello di cui hai bisogno
I Pop_X sono un'apostrofo rosa tra le parole elettro e nica
I Pop_X sono.
Titolo: Re:Elettrorama: chiodi per un'arrampicata sulle pareti scoscese dell'elettronica
Inserito da: vaz - 12 Dic 2017, 14:58
bonobo?
Titolo: Re:Elettrorama: chiodi per un'arrampicata sulle pareti scoscese dell'elettronica
Inserito da: FatDanny - 12 Dic 2017, 16:34
bonobo?

bonobo ottimo come chill out, ai livelli di n'to.
Da postare nel Topic techno  ;)
Titolo: Re:Elettrorama: chiodi per un'arrampicata sulle pareti scoscese dell'elettronica
Inserito da: samu_s - 12 Dic 2017, 19:04
Pop_X Pop_X Pop_X Pop_X Pop_X Pop_X Pop_X Pop_X Pop_X Pop_X Pop_X Pop_X Pop_X Pop_X Pop_X Pop_X Pop_X Pop_X Pop_X Pop_X Pop_X Pop_X Pop_X Pop_X Pop_X Pop_X Pop_X Pop_X Pop_X Pop_X Pop_X Pop_X Pop_X Pop_X Pop_X Pop_X Pop_X Pop_X Pop_X Pop_X Pop_X Pop_X Pop_X Pop_X Pop_X

I Pop_X sono tutto quello di cui hai bisogno
I Pop_X sono un'apostrofo rosa tra le parole elettro e nica
I Pop_X sono.

IO
SONO UN MISSILE
HO SFIORATO PIÙ DI MILLE VOLTE L'ATMOSFERA
E ORA SONO INUTILE
INUTILIZZABILE
Titolo: Re:Elettrorama: chiodi per un'arrampicata sulle pareti scoscese dell'elettronica
Inserito da: TomYorke - 12 Dic 2017, 19:11
IO
SONO UN MISSILE
HO SFIORATO PIÙ DI MILLE VOLTE L'ATMOSFERA
E ORA SONO INUTILE
INUTILIZZABILE

Si capirai, daje pure spago co' sta musica demmerda!
Titolo: Re:Elettrorama: chiodi per un'arrampicata sulle pareti scoscese dell'elettronica
Inserito da: FatDanny - 13 Dic 2017, 09:33
Si capirai, daje pure spago co' sta musica demmerda!

ascolti gli xanax-radiohead e parli pure?
Titolo: Re:Elettrorama: chiodi per un'arrampicata sulle pareti scoscese dell'elettronica
Inserito da: edge24 - 13 Dic 2017, 10:18
Samu_s persona ok (ce vieni al concerto dei pinguini tattici nucleari venerdì?)
Titolo: Re:Elettrorama: chiodi per un'arrampicata sulle pareti scoscese dell'elettronica
Inserito da: TomYorke - 13 Dic 2017, 10:26
ascolti gli xanax-radiohead e parli pure?

Samu_s persona ok (ce vieni al concerto dei pinguini tattici nucleari venerdì?)

Guarda chi stai a difende....uno che segue i Pinguini tattici nucleari.
Annateve a nasconde per favore.
Titolo: Re:Elettrorama: chiodi per un'arrampicata sulle pareti scoscese dell'elettronica
Inserito da: FatDanny - 13 Dic 2017, 10:50
Almeno i pinguini tattici nucleari non te fanno sentì un'ameba romantica a forza de emotional calante
Titolo: Re:Elettrorama: chiodi per un'arrampicata sulle pareti scoscese dell'elettronica
Inserito da: TomYorke - 13 Dic 2017, 11:06
Almeno i pinguini tattici nucleari non te fanno sentì un'ameba romantica a forza de emotional calante

Ma sì, tanto dopo il crollo delle ideologie vale tutto.
Titolo: Re:Elettrorama: chiodi per un'arrampicata sulle pareti scoscese dell'elettronica
Inserito da: kelly slater - 13 Dic 2017, 11:43
Com Truise.

Electro old skool  con reminiscenze wave ma con mentalità 2017.

Titolo: Re:Elettrorama: chiodi per un'arrampicata sulle pareti scoscese dell'elettronica
Inserito da: NandoViola - 15 Dic 2017, 12:23
Com Truise.

Electro old skool  con reminiscenze wave ma con mentalità 2017.

scaricato iteration e ascoltato, non mi piace molto :(
altri suggerimenti?
Titolo: Re:Elettrorama: chiodi per un'arrampicata sulle pareti scoscese dell'elettronica
Inserito da: Warp - 16 Dic 2017, 20:16
NO
roly porter

No dai Roly Porter è un grande. Dagli un altra chance, risentilo.  ;)

altra roba, a me negli ultimi mesi è piaciuto, buttandoli cosi come vengono, l'ultimo di Irresistible Force, di cui non mi ricordo il titolo ('a vecchiaia catzo), Joli Mai di Daphni Clear Stones di Fis, Two Orb Reel di Robert Lowe, Transmissions di Soundwalk Collective, Qualia di Andrew Weatherall e Compassion di Forest Swords, magari c'è altro ma non mi viene in mente adesso  :beer:
Titolo: Re:Elettrorama: chiodi per un'arrampicata sulle pareti scoscese dell'elettronica
Inserito da: NandoViola - 18 Dic 2017, 15:09
...
ti aspettavo a bit aperti
 :p