Agora
Mi è piaciuto e mi ha pure un po' commosso; film didascalico, certo, ma non moralizzato. Quella, la morale, l'hanno inventata i bifolchi cristianeggianti. C'era pure prima, sempre la morale, ma almeno la potevi schivare a colpi di paganesimo: c'era sempre un dio cui accollare responsabilità. Starò sempre dalla parte della conoscienza. Tanto i bifolchi mi perdoneranno, no? Voto 7
Cella 211
Bello e teso. Il ribaltamento di prospettiva si paga sempre. Voto 8
Draquila - L'Italia che trema
Parte come una grande denuncia, finisce in un piccolo pastrocchio. Le parti migliori sono figlie della tv blobizzata (e per un docu è tutto dire). La Guzzanti non riesce a nascondere lo sconcerto dietro ai sorrisi di circostanza che sciorina dinanzi agli apprezzamenti fideistici per Silvio. Incassato l'autogol, potrebbe pareggiare ma fallisce tutte le punizioni dal limite e pure un rigore: i numeri, benedetti numeri, dove stanno? Tutto galleggia sul rumore di fondo della cronaca. Pistola senza munizioni, buona per schiacciare le noci dell'antiberlusconismo. Voto 5
Fratelli d'Italia
Documentario che racconta l'immigrazione 1,5.0; già non 1.0 (i genitori, le prime generazioni arrivate in Italia) ma non ancora 2.0. Una scuola di Ostia e tre storie adolescenziali: ci sono un rumeno, una bielorussa e un egiziano, che però sono italiani ma non del tutto. E quindi non (ci) sono neanche rumeni, bielorussi, egiziani. Voto 6
L'uomo nell'ombra
Essere un ghost writer e incappare in mille segreti. Trama niente di che. Critica impazzita, positivamente. Ci ho trovato vagonate di mestiere (Polanski), qualche sbadiglio, molte ovvietà. Voto 5
La nostra vita
Alla fine del tunnel c'è sempre una luce. Il problema è capire se te l'hanno portata davanti agli occhi (e tu sei rimasto fermo) o se, addirittura, qualcuno l'ha beffardamente dipinta (e tu sei Wile Coyote). Tutti recitano bene. E graziearca': fanno tutti i coatti, replicano cioè se stessi senza grande sforzo. Così saremmo tutti capaci. Anzi, semo tutti boni. Un Residence Bastoggi da esportazione. Voto 5,5
Robin Hood
Esattamente ciò che ti aspetti dall'accoppiata Scott-Crowe: sangue, fango, ossa che si spezzano, il tutto avvolto nella consueta pellicola livida e gladiatoria. Un piacere per gli occhi, anche se il cuore rimane freddino. Certo, la Blanchett è brava e bella. Voto 6,5
Vendicami
Una discreta spremuta di testicoli. Abbiamo ancora bisogno di roba del genere? Va bene il genere, va bene tutto, però. Forse fra qualche anno, rivedendolo, impazzirò per la logica (ne scoprirò le implicazioni fuzzy) che sottende l'esile trama. Forse. Voto 5