ma lo porto io tuo figlio
See bravo; DUE, no uno.
E cmq venerdì pomeriggio me li sono incollati loro e due amichetti loro, totale 4 regazzini scatenati, all'Adriano.
Allora recensione di Dr Strange e il multiverso della follia.
Iniziamo col dire che a livello visivo è una goduria: molto meglio anche di No way home secondo me.
Tutti questi frattali psichedelici colorati lisergici sono gustosi, e così anche i mostri, l'azione, etc.
Tra l'altro ogni tanto vira anche horror (con moderazione) e la commistione di generi è interessante.
Ora sulla trama bisognerebbe invece scrivere un trattato sociologico/psicanalitico.
C'è tutta la voglia di hollywood di mettersi in pari col femminismo e il politically correct: Dr. Strange è il maschio buono, innamorato e consapevole, ma in fondo meno potente della vera protagonista Scarlet Witch e della sua antagonista buona che è un'adolescente latinas. figlia tra l'altro di due genitrici.
E questa cosa andrebbe anche bene, il problema è lo sdoppiamento di personalità della protagonista, che è una strega e vuole impadronirsi di tutti i poteri multiversici della peruviana per fare cosa? Per assoggettare il mondo?
No, per vivere la vita della sua alter ego di altro universo che è una casalinga benestante single (separata?) ma possiede l'oro del mondo: due figli tra i 7 e i 9 anni (le scene della casa in questione rimandano inesorabilmente con più di una citazione a Stranger things).
Quindi alla fine sta Donna onnipotente, finalmente superiore al maschio e indipendente da lui è però sempre in conflitto tra i due annosi stereotipi della
strega e della
mamma.
Nel frattempo Dr. Strange sta un po come Di Caprio in Inception, sempre a pensare alla ex, che in questo caso non è morta ma si è sposata un afroamericano (la splendida Rachel MC Adams), ma comunque ne puoi sempre trovare una libera in qualche multiverso (la peruviana giura che siano 72, quindi c'è speranza pe tutti).
Non vorrei spoilerare troppo, ma fatemi dire che a livello simbolico, il fatto che Dr. Strange per riuscire finalmente a vincere mezzo scontro si debba zombificare vorrà pure dire qualcosa.
Ma alla fine per me il vero fantasma del film, che aleggia pur non essendo mai esplicitamente evocato: anzi essendo proprio celato è il desiderio sessuale.
Cioè poi magari sono io che sono un maniaco, ma tra la ragazzina e Strange c'è tensione erotica, tra Scarlet witch e tutto il resto dei mondi c'è tensione erotica irrisolta che sfocia in distruttività.
La stessa Wanda (che se l'hai chiamata così è un chiaro omaggio al Pesce con lo stesso nome) sta lì ieratica in una tensione incestuosa co sti bambini belli adorati.
E poi Strange e Wang in realtà si amano, mi pare evidente anche quello.
Film ricco di spunti, consigliato.
Al cinema però: a casa vedetevi Bergman.