A proposito di premi Oscar..... sono appena rientrata a casa dalla visione di The fighter, film tratto da una storia vera che narra della conquista del titolo di pugilato (peso Welter) di un atleta che ha come allenatore il proprio fratello maggiore (a sua volta ex pugile) e come manager la propria madre; non è un film sul pugilato, ma è un film che parla della dipendenza e del riscatto: dipendenza del protagonista dalla propria famiglia, con una madre invadente e che non si rende conto di fare spesso il male del figlio; dipendenza del fratello maggiore dal crack, con inevitabili conseguenze tragiche, come la detenzione in carcere; il lieto fine si sa fin dal principio, ma il percorso che segue lo spettatore è assai coinvolgente, le interpretazioni sono davvero convincenti, vero punto di forza di una pellicola molto lineare: Mark Wahlberg è Micky, il campione nascente, bravo nel rendere il suo eterno lottare fra la voglia di emergere e il senso di soffocamento procuratogli dalla famiglia (o meglio, dalle donne della sua famiglia: la madre e 5 sorelle! il padre, spessissimo in minoranza, è quasi sempre dalla sua parte), un'altra ottima interpretazione dopo The departed e Amabili resti; Amy Adams, la donna di cui si innamora Micky, è lontana anni luce dalla leggiadra protagonista di "Come d'incanto", qui è una donna piena di determinazione, perfetta nell'interpretare una ragazza provinciale bella e a tratti un po' volgare, una coraggiosa prova di recitazione; Melissa Leo, che non conoscevo, è la madre di Micky, un personaggio forte e antipatico ma realistico, premiata con l'Oscar come miglior attrice non protagonista; e infine Christian Bale, mio idolo dai tempi de "L'Impero del sole", il più stralunato, tenero, sofferente, schizoide combattente io abbia mai visto, è il fratello maggiore di Micky, colui che ha perduto la sua sfida con lo sport e con la vita e vede nel fratello la possibilità di una rivalsa col mondo. Ne sono rimasta conquistata, il suo fisico nuovamente messo alla prova da allenamenti proibitivi, la maschera perfettamente indossata del tossicodipendente, il suo sguardo pieno d'amore verso il fratello..... un meritatissimo premio Oscar anche lui come migliore attore non protagonista, e dire che l'avrei condiviso volentieri con Geoffrey Rush....
Consiglio la visione di questo film anche per la colonna sonora, un mix entusiasmante di classici del rock, una vera sferzata di energia!