Ho visto ieri alla Sala Umberto l'ultima replica de "Il Bagno", commedia vivace della francese Astrid Veillon interpretata da cinque donne.
La storia di una compleanno a sorpresa, con tanti ospiti ma le protagoniste preferiscono chiudersi nel bagno per poter parlare fra loro. Finendo per tirar fuori rancori, storie e tenerezze molto "private".
Non un granché il finale (uno stucchevole volemose bene... mi aspettavo il colpo d'ala ma niente...
) ma tutta la vicenda è gestita in maniera fenomenale con tempi e interventi recitativi folgoranti e sincopati (l'apertura della porta a tempo mi ricordava i sincronismi di Rumori fuori scena...
) .
Brave tutte, la protagonista Elda Alvigini (Lucia) e Amanda Sandrelli su tutte, ma anche la sua immaginifica mamma Stefania Sandrelli sessantanovenne svampita, burrosa e dondolante sia nel personaggio che nella vita reale, che alla fine è pure incespicata e cascata a gambe all'aria e a culo per terra durante la passerella finale, e non era davvero studiata...
(spero non si sia fatta male).
A un certo punto, per interpretare un biglietto d'auguri pervenuto da uno sconosciuto e firmato solo con "T." le ragazze provano a interpretare... Tommaso? Teofilo? Totti???
E un po' me so' stortato
ma, alla fine quando le quattro amiche rinfacciano a Lucia le sue avventure sentimentali sballate, la "casinara" Titti (la bionda Euridice Axen, bona come er pane...
) le dice (non ricordo le frasi esatte ma più o meno): "ti sei messa con un macellaio che ti portava a mangiare bistecche, e invece sei vegetariana... ti sei messa con un romanista che ti portava sempre allo stadio, e invece sei della Lazio..."
Non mi è piaciuto nell'insieme, ma con questa battuta qualche punto l'ha riguadagnato...
