Non si tratta di semplice emulazione, ma soprattutto di fascinazione e di sicuro non è questione di essere scemi.
Tu pur vedendo breaking bad (dove comunque si cucinano anfetamine, non acidi
) non hai un granchè da condividere con Walter White.
La sua è una condizione molto particolare, come spesso accade in serie di questo tipo. Dinanzi ad una situazione al limite, l'essere umano tenta una strada insolita e che sarebbe solitamente condannata, resa accettabile proprio da queste condizioni costruite attorno al personaggio. A questo servono il cancro, il doppio lavoro, il figlio malato, l'arrivo della seconda figlia...
In Gomorra invece le condizioni dei protagonisti sono tutt'altro che insolite.
Sono la condanna media a cui è sottoposto chi vive lì (ma non solo lì, se vai a Tiburtino III o a L38 quella forza centripeta che ti risucchia nel tuo quartiere e non ti lascia andare mai l'avverti lo stesso).
Una condanna in cui esci in due modi: da guardia o da criminale, organizzato o meno.
Già di base il lavoro che viene fatto con i ragazzi in quartieri come Scampia, Secondigliano, Miano, Mugnano, Marano, Giuliano è molto complicato perché non è facile convincerli che un'onesta vita in cui ti spacchi la schiena per 600 euro al mese è preferibile a una in cui li guadagni in due giorni e che, seppur rischiando la morte o la galera, ti farà vivere una vita breve ma comunque preferibile a quella da straccione.
Se a questo lavoro già difficilissimo metti il carico da 90 di una serie che produce fascinazione perché totalmente autoreferenziale hai fatto un cazzo di capolavoro. Non mostri l'unica cosa che potrebbe provocare davvero disgusto, ossia tutte le angherie e i soprusi a cui è condannato non il rivale di clan, ma il semplice cittadino che prova ad alzare la testa, a vivere la sua vita in modo dignitoso.
E gli effetti si vedono: in questi mesi Napoli è attraversata dall'ennesima guerra di Camorra. Durante l'ultima esecuzione i sicari hanno lasciato il luogo del delitto cantando a squarciagola un pezzo della colonna sonora, così come sul finire di maggio un trans è stato aggredito citando ampiamente gli insulti all'amante di Conte.
O ancora come tutti, tutti, TUTTI i ragazzini si facciano il baffetto come O' Track, la nuova leva pazza e violenta, riferimento per chi subisce la fascinazione.
Ma al di là degli episodi è sul piano diffuso che i danni sono maggiori: voi dovreste vedere come in quei paesi citati il martedì sera ci sia il deserto per strada, manco giocasse il Napoli.
Perché finalmente qualcuno parla di loro. Finalmente un cazzo di qualcuno si accorge della loro esistenza, le telecamere sono puntate su quelle zone dimenticate persino da Dio.
E cosa inquadrano? La Camorra, solo la Camorra.
Il messaggio indiretto è talmente prevedibile da essere palese: voi bucate lo schermo solo da camorristi, l'unica cosa che potete essere per avere un ruolo diverso da quello dei dannati della terra.
Io non credo che quei ragazzi siano scemi. E' la loro realtà ad essere completamente folle.