Ho da pochi giorni, finito di leggere il romanzo postumo di Pasolini: Petrolio.
Il romanzo per la quale lui ci ha rimesso la vita poiche' sarebbe dovuto uscire all' epoca (ma mancavano delle parti che poi sono state ricomposte dopo la sua morte da alcuni esperti nel campo), e che usci' quindi per questo solo molti anni dopo la sua morte.
Oggi se scrivi un libro e fai dei nomi, con il sopravvento del consumismo capitalista non succederebbe niente, ma se all' epoca fosse uscito un libro del genere, oggi non ci ritroveremmo in queste condizioni.
In quel periodo furono gettate le basi del mondo attuale.
Quel libro, conteneva la stessa forza dirompente contro il sistema corrotto dell' epoca che poteva avere come forza negli anni successivi ad esempio la famosa valigietta di Falcone (tanto per rendere l' idea).
Alla fine la differenza e' che l' opera di Pasolini si eleva anche dal punto di vista letterale oltre che dal punto di vista dei contenuti in se stessi, ma lo scopo di Pasolini ero il medesimo di Falcone e cioe' quello di sfruttare la letteratura per smascherare il mondo della P2 e quindi il mondo corrotto per farci conoscere la verita'.
Su questo libro troverete tutti i nomi dei veri capi di quel periodo di questo paese, che controllavano l' allora ENI, compresi tanti personaggi e partiti politici che vi giravano attorno poiche' tutto era in mano al business del petrolio.
Infatti dopo Pasolini, a Falcone e Borsellino tocco' lo stesso triste destino.
Se si legge Petrolio, scopriamo che purtroppo quel libro e' ancora maledettamente attuale (basta immaginare i nomi dei personaggi, delle societa' e dei partiti politici rapportati ai nomi di oggi), e scopriremo che il sistema attuale non e' nato dal nulla, ma e' figlio anche peggiore di quello precedente che ha ucciso Pasolini!
Questo paese e' profondamente cambiato dopo la morte di Pasolini, Falcone, Peppe Impastato e Borsellino ovviamente, in peggio.
Speriamo di rialzarci presto e per farlo servira' la volonta' di tutti noi, ma la nostra forza dovra' essere trascinata da un nuovo personaggio del calibro dei suoi predecessori altrimenti culturalmente sara' difficile reagire.
Un libro difficile da leggere e a tratti anche pesante che consiglio vivamente: Pasolini l' ha voluto concepire volutamente cosi', per farci provare quei momenti, dove parallelamente al contesto ENI, lo stesso Pasolini parla anche della sua vita privata e della citta' di Roma, come avviene in pratica in tutti i suoi libri a volte in maniera maggiore e a volte in maniera piu' superficiale.