Dunque, in queste 3 settimane di ferie ho letto due libri, due classici.
Tomasi di Lampedusa "Il gattopardo": sebbene lo avessi letto al liceo, è evidente che è un libro che merita un'età più adulta per essere apprezzato e compreso appieno. In primis per il messaggio politico, ma soprattutto per l'uso MERAVIGLIOSO della lingua italiana. Ti fa capire che tutte le parole e le forme verbali possono essere utilizzate per descrivere momenti e renderli epici. La morte del gattopardo è incredibile.
Jane Austen "Ragione e sentimento": quando uscì il film sceneggiato da Emma Thompson, lo vidi nel pieno dell'adolescenza, e me ne innamorai. Quindi per anni temevo la lettura del libro, per non rovinarmi il film. E invece, il libro è decisamente molto bello, più dettagliato ovvio, ma trovo che gli espedienti per tagliare un po' la lunga trama trovati da regista e sceneggiatrice, siano stati eccellenti.
Ora invece ho iniziato, in audiolibro, Lamento di Portnoy di Philip Roth. Letto da Marinelli.