Secondo me è proprio la partitura che fa acqua, è confusionaria e caciarona, ma all'interno del pezzo ci può stare, ho sentito molte batterie trash metal (perchè il genere comunque è più o meno quello, vero?) così confuse. Poi la registrazione è veramente grezza (bella vecchia peraltro), il chè da un fascino al pezzo ma certo non aiuta. Si, ad esempio il lancio per il ritornello a 0:28 è proprio brutto, c'è l'effetto "momento sala prove ognuno per i catzi sua". Sui suoni scelti non saprei dirti, a me adesso piacciono alla Simon Philips, pelli sottili e zero sordine, qui direi che è il contrario esatto. Comunque i suoni vanno con le mode, se prendi i tamburi, nei primi '80 si usavano i fusti power (superlunghi, 12X12, 13X13, etc.), e lui ci ha messo su sicuramente una pelle doppio strato idraulica tipo una Emperor che ammazza tanto gli armonici del suono. Poi se senti la rullata Indianapolis (da sinistra a destra, la più banale

) a 0:45 noti anche che anche i primi tamburi sono molto bassi, saranno grandi di diametro e accordati più bassi sulla pelle risonante, cosa che garantisce un suono secco e con rapido decadimento. Invece una batteria andrebbe sempre accordata con la stessa medesima nota su pelle battente e risonante, cosa che garantisce la risonanza e fa si che esca effettivamente una nota musicale dal tamburo. Tipo i tom di Gavin Harrison in Anesthetize (suoni incredibili e batterista mostruoso, lo ricorda chi ama i Porcupine Tree), per fare un esempio lampante. E cosa che fa incatzare come una bestia kelly slater e tutti i fonici in generale, perchè la nota è bella, ma prolungata e ricca di armonici. I tom di quel pezzo dei Sodom suonano come fustini del Dixan. Non sappiamo la loro idea iniziale, ma probabilmente non si discosta tanto dal risultato finale, credo sia una questione di gusto, suonare sporchissimo può essere comunque una scelta artistica, e il risultato finale, unendo tutti gli strumenti che lo compongono, secondo me è molto sghicio.