metal

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Re:metal
« Risposta #20 il: 21 Set 2020, 16:49 »
Ah, sei un fonico, il mio più acerrimo nemico dopo i chitarristi! Ho un nuovo china da 22" che vorrei mostrarti, so che lo amerai, non ho paura di suonarlo spesso, e soprattutto forte!  :twisted:

Ah guarda che la cosa è reciproca.
Il nostro nemico n.1 è il batterista, anzi il batterista italiano.

Offline FatDanny

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Re:metal
« Risposta #21 il: 22 Set 2020, 13:18 »
ho un amico che ha studiato al Saint Louis che aveva incavato i tasti di una delle sue chitarre per renderla simile a quella di Malmsteen.
Io resto più che d'accordo con voi sulla musica e pur avendo ascoltato metal in gioventù (pantera, slayer, in flames, sepultura, metallica, Iron Maiden, oltre ai grandi classici Black sabbath, judas priest, etc) non mi sono mai innamorato del tutto proprio perché a una certa questa esibizione di virtuosismo mi stuccava, mentre lo skate punk mi emozionava nella sua semplicità.

Detto questo io ritengo Eric Sandin o travis barker più bravi di metallari fenomenali proprio perché tecnicamente non se po' dì siano zappe ma sanno pure regalarti un'emozione  :=))
E certi assoli di El Hefe - non a caso chitarrista di scuola jazz - non hanno niente da invidiare anche su un piano tecnico a quelli dei metallari che se la credono una cifra.

Offline orchetto

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Re:metal
« Risposta #22 il: 24 Set 2020, 16:37 »
ho un amico che ha studiato al Saint Louis che aveva incavato i tasti di una delle sue chitarre per renderla simile a quella di Malmsteen.
Io resto più che d'accordo con voi sulla musica e pur avendo ascoltato metal in gioventù (pantera, slayer, in flames, sepultura, metallica, Iron Maiden, oltre ai grandi classici Black sabbath, judas priest, etc) non mi sono mai innamorato del tutto proprio perché a una certa questa esibizione di virtuosismo mi stuccava, mentre lo skate punk mi emozionava nella sua semplicità.

Detto questo io ritengo Eric Sandin o travis barker più bravi di metallari fenomenali proprio perché tecnicamente non se po' dì siano zappe ma sanno pure regalarti un'emozione  :=))
E certi assoli di El Hefe - non a caso chitarrista di scuola jazz - non hanno niente da invidiare anche su un piano tecnico a quelli dei metallari che se la credono una cifra.

Secondo me la nomea del virtuosismo in ambito metal/heawy metal e sottogeneri è sovradimensionata, a meno che non andiamo sul metalprog vero e proprio. Nel metal ci sono gli assoli, come nella stragrande maggioranza dei generi e dei brani musicali; del resto a volte qualche assolo capita anche nell' hardcore. Semmai a rendere freddo il metal è più il tecnicismo ostentato, sia quando è pulito, freddo ed impeccabile magari, durissimo ma precisino, sia quando è volutamente sporco, violento caciarone, perchè anche in questo ultimo caso si percepisce troppo che è voluto.
Il fatto della freddezza e senso di distacco nel metal da parte dell'ascoltatore è cosa risaputa, dipende sempre da quale corde percettive vengono toccate, c'è anche da dire che il metal è una musica molto evocativa, richiede una sintonizzazione molto forte tra uditore e suonatore.
Il virtuosismo vero e proprio a mio avviso è più robba da jazz e prog

Offline FatDanny

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Re:metal
« Risposta #23 il: 24 Set 2020, 21:05 »
il virtuosismo è un'eredità già presente in alcuni generi di cui il metal è derivato.
nei '70 (e ovviamente nel prog in particolare come dici tu, ma lo stesso hard rock) la ricerca del virtuosismo era già cosa diffusa.

Prendi Hocus Pocus dei Focus, pezzo pazzesco. La struttura è al limite del banale, so' solo virtuosismi.
Van Halen, Led Zeppelin, Deep purple hanno indicato la strada.
Ma tra quelli e, per dire, i DragonForce i virtuosismi si sono evoluti in qualcosa di fine a se stesso.
Poi alcuni pezzi so belle bombe ma almeno a me appassionano poco.

E comunque anche sugli assoli c'è assolo e assolo.
Spesso gli assoli nel metal so la scoattata dei chitarristi, cosa che deriva proprio dai Page, dai Blackmore, Van halen. Ma in questi mostri sacri i virtuosismi non erano separati da quello che mettevano nel pezzo, cosa che invece mi sembra in diversi pezzi metal in cui chitarristi tecnicamente bravissimi se la cantano e se la sonano (letteralmente) in modo autistico.
Un po' come i dj che te mettono un mix frutto di un loro trip mentale che è assolutamente imballabile per tutta la dancefloor. :lol:

Uno che non mi ha mai dato sta sensazione, pur non risparmiando virtuosismi, era proprio Dimebag Darrell.



Re:metal
« Risposta #24 il: 26 Set 2020, 03:15 »
Ci sono virtuosi che mettono d'accordo un po' tutti, dai. Se ami la chitarra rock, è facile che ti bagni per un assolo di Randy Rhoads. Tiè:

Su ogni tua citazione Fat mi piacerebbe parlare un'ora. Basterebbe Smelly dei NOFX, mio mito insieme a Plourde (dei Lagwagon, RIP  :(  ), e Jordan Burns (Strung Out). Barker è molto forte, ma pareva ci fosse solo lui! Ha rappresentato il nuovo corso dello skatepunk, più veloce, tecnico e vicino all'HC. Il batterista di riferimento è diventato lui, prima era Tre Cool dei Greenday, coi suoi ritmi rilassati ma incisivi, elementari, figli dei Ramones e del pop punk californiano in stile Screeching Weasel, o le band della Lookout. In generale anche molte diramazioni del punk sono tecniche ed hanno buoni artisti, basta sentire quel mostro di Matt Freeman al basso con Operation Ivy e Rancid. E El Hefe ci sa fare anche con la tromba!

Secondo me la nomea del virtuosismo in ambito metal/heawy metal e sottogeneri è sovradimensionata, a meno che non andiamo sul metalprog vero e proprio. Nel metal ci sono gli assoli, come nella stragrande maggioranza dei generi e dei brani musicali; del resto a volte qualche assolo capita anche nell' hardcore. Semmai a rendere freddo il metal è più il tecnicismo ostentato
Il virtuosismo vero e proprio a mio avviso è più robba da jazz e prog

Virtuosismo in sè è la padronanza completa di uno strumento. Poi si può usare in maniera musicale, o volgare e gratuita. Per me è gratuita quando diventa impossibile da seguire, come percorso mentale, da chi la ascolta, finendo per essere solo una pippa per chi suona. A me gli Area fanno cagare, ad esempio. E' un mio limite, per carità, non ci arrivo...E nel jazz i Billy Cobham, Elvin Jones, Tony Williams...intuisco, ma mica ci arrivo. Un giorno mi ci metterò per bene, che il jazz è un mondo a parte


E comunque anche sugli assoli c'è assolo e assolo.
Spesso gli assoli nel metal so la scoattata dei chitarristi, cosa che deriva proprio dai Page, dai Blackmore, Van halen. Ma in questi mostri sacri i virtuosismi non erano separati da quello che mettevano nel pezzo, cosa che invece mi sembra in diversi pezzi metal in cui chitarristi tecnicamente bravissimi se la cantano e se la sonano (letteralmente) in modo autistico.


Concordo, ad esempio il pulitissimo Petrucci non mi fa emozionare più di tanto, nonostante la velocità. In un pezzo come Highway Star dei Deep Purple invece quelle partiture così complesse ed articolate hanno senso, e gusto. In generale, al di là di punk e metal, per suonare e comporre con qualcuno, io come chitarrista ho sempre adorato quelli alla Frusciante, che ti mettono l'assoletto di 6 note che poi però ti canticchi nella doccia.
Infine, citazione doverosa per il mitico Dimebag Darrell (RIP), chitarrista e membro fondatore dei Pantera insieme al fratello Vinnie Paul (eccellente batterista), ed a Phil Anselmo (che ovviamente meriterebbe un topic pinnato in alto in questa sezione). La chitarra più luciferina che abbia mai sentito, eppure eroticamente calda...




Offline FatDanny

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Re:metal
« Risposta #25 il: 27 Set 2020, 12:00 »
Phil Anselmo è un co.j.òne ma come cantante non gli si può dire proprio niente.
I pantera a me piacevano da morì.
Vulgar display of Power è un album clamoroso. Ma fin da cowboys from hell hanno fatto musica di livello eccellente

Smelly è un mito anche come storia personale. Uno uscito veramente dalla White trash, che poteva tranquillamente stare al gabbio o morto su un marciapiede e che grazie alla musica ha evitato il peggio.
Consiglio di leggere, se non l'hai già fatto, l'autobiografia dei NOFX in cui ci sono vari aneddoti pazzeschi dei Moron Brothers, in particolare quando rubano un van e ci vanno in giro come i pazzi mentre dietro stava dormendo un terrorizzato.... Tre cool! :lol:

Sui batteristi punk che citi potrei stare a parlare qualche ora ma andremmo OT con grande sdegno dei metallari.

Tornando quindi al genere oggetto del topic io preferirò sempre l'abuso di armonizzazioni degli iron Maiden (su cui hanno costruito un mito) alle complessità stilistiche dei dreamtheater.

Re:metal
« Risposta #26 il: 29 Set 2020, 12:30 »
Dimebag fu un genio, ma non certo per gli assoli, che di norma sono educati, ma non particolarmente innovativi.
Lui innovò in due cose: il groove e il suono.
Grazie ai Pantera il metal divenne ballabile, l'intuizione fu quella di applicare la formula del crossover stile rhcp e faith no more al metal.
Il suono perchè fino all'avvento di Dimebag a nessuno sarebbe mai venuto in mente di usare ampli a transistor: la valvola era sacra, Marshall e Mesa boogie imperavano incontrastati.
E invece Dimebag scelse i Randall, ampli a transistor dal suono gommoso e acido, creando ovviamente una legacy di devoti e imitatori.
Di fatto, suonare quei riff metal-funky su ampli a stato solido è ogettivamente più facile perchè ti danno la "colla" giusta.

Phil Anselmo per me, dopo il periodo glam, risentiva molto del cantato di Hetfield, poi con Vulgar sopratutto, è diventato più originale.
Gran cantante, peccato sia fascio.

Innovatori negli assoli sono stati i chitarristi di Slayer e Metallica.
King, ma sopratutto Jeff Hanneman (altro fascio) hanno introdotto l'atonalità e l'hanno mischiata a strutture più classiche, mentre Hetfield e Hammett hanno imparato dal loro maestro Joe Satriani come costruire progressioni armoniche e modali all'interno di assoli su strutture "mobili".

Offline orchetto

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Re:metal
« Risposta #27 il: 29 Set 2020, 14:33 »
il virtuosismo è un'eredità già presente in alcuni generi di cui il metal è derivato.
nei '70 (e ovviamente nel prog in particolare come dici tu, ma lo stesso hard rock) la ricerca del virtuosismo era già cosa diffusa.
Andrebbe fatta una divisione tra metal inteso concettualmente e metal/heawy metal inteso solo come sonorità, tendenzialmente io percepisco la scoattata negli assoli dove vi è molta eredità dall'hardrock inteso concettualmente, oviamente come tutte le musiche la differenza non è mai netta. A me a pelle quando ho problemi di freddezza nel metal o scassamento delle balle è quando ci sono troppi tecnicismi messi in maniera tale che l'uditore dica, wow che tecnicismo, non in senso assoluto quindi, ci sono tecnicismi che mi piacciono ma sono eseguiti in maniera inteligente e non fini a se stessi.

Offline orchetto

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Re:metal
« Risposta #28 il: 29 Set 2020, 14:35 »
Jeff Hanneman (altro fascio)
in teoria lui smentì (anche se aveva simpatie per i repubblicani USA) ma tanto sulla presunta fascisteria degli Slayer vi è letteratura in materia

Online vaz

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Re:metal
« Risposta #29 il: 29 Set 2020, 15:27 »
Urfaust, Celeste, Alcest e Ufomammut li lavorate?

gli Ottone Pesante?
Re:metal
« Risposta #30 il: 29 Set 2020, 16:47 »
slayer e metallica ok.

imho, mancanze delittuose, megadeth:

e queensryche (i più bravi visti dal vivo):

Offline orchetto

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Re:metal
« Risposta #31 il: 29 Set 2020, 18:45 »

Offline orchetto

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Re:metal
« Risposta #32 il: 29 Set 2020, 18:47 »

Anthrax i più divertenti (che non significa necessariamente i più bravi ovviamente), a mio avviso

Offline FatDanny

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Re:metal
« Risposta #33 il: 06 Ott 2020, 22:19 »
Re:metal
« Risposta #34 il: 09 Ott 2020, 16:59 »
Re:metal
« Risposta #35 il: 09 Ott 2020, 17:05 »
Re:metal
« Risposta #36 il: 09 Ott 2020, 22:27 »
Fat, mi hai dato una coltellata con Phil Anselmo, è un mio mito giovanile. Il [...] è salito sul palco di un tributo a Dimebag facendo il saluto romano, urlando white power e altre pagliacciate che lo hanno di fatto messo ai margini della scena col suo gruppo. Era dai tempi di Afroman, o Ben Weasel (stessa cazzottata ad una donna) che non vedevo qualcuno autodistruggere una dignitosa carriera in 10 secondi, su un palco. Pure Biafra la cazzata l'ha fatta, infatti non ha più suonato al 924 Gilman Street (covo di esaltati, però).

Il libro sui NOFX me lo faccio regalare per natale, se non trovo un PDF da tablet...

Ancora sul virtuosismo: E' strettamente collegato al perfezionismo, comune tormento di molti musicisti. Io credo che il vaore di un musicista si veda princpalmente da quanto egli sia "consistent" nei live, senza trucchi e parrucchi. I musicisti rock nella stragrande magioranza dei casi non hanno la disciplina dei musicisti classici, per cui qualsiasi frequenza differente dal cd è un errore madornale. Se si guarda il live di Malmsteen con l'orchestra filarmonica giapponese (fichissimo), i musicisti dietro gli ridono in faccia per la sua (relativa) dozzinalità. Complici anche i suoi noti atteggiamenti da primadonna: invece di girare due levette sulla sua chitarra, ha preferito far riaccordare TUTTA l'orchestra filarmonica. E poi suonava sloppy (per le loro raffinate orecchie). Nel metal, si vedono spesso prestazioni live da dimenticare, spesso i musicisti sono intossicati sul palco, suonano sporco, il pubblico non nota gli errori, etc. Ecco perchè sbiancano all'idea della cam addosso in streaming per tutto il concerto, come sostengono anche i migliori, come Inferno dei Behemoth. Musica classica, jazz, prog e fusion sono generi ben più complessi. Certa fusion è incasinatissima. Poi conta anche lo strumento, un batterista orientale ha molti problemi col latin, è un modo a parte, bisogna ascoltarla tantissimo, l'interazione con gli altri percussionisti è tutto, e non si improvvisa. Puoi trovare tanta gente che suona come Neil Peart, non ne trovi nessuno che suoni come Horacio Hernandez, se non è centro-sudamericano. Sul ritmo, loro vivono di ballo, nelle piazze si suona dal vivo, le bambine tengono il tempo sincopato, mentre in italia, come sottolineava Faso, le mummie del pubblico battono le mani in 1 e 3, come ai concerti de Toto Cutugno...

Infine, voi espertoni di metal continuate a postare materiale notevole per noi profani
Re:metal
« Risposta #37 il: 12 Ott 2020, 15:23 »
Fat, mi hai dato una coltellata con Phil Anselmo, è un mio mito giovanile. Il [...] è salito sul palco di un tributo a Dimebag facendo il saluto romano, urlando white power e altre pagliacciate che lo hanno di fatto messo ai margini della scena col suo gruppo. Era dai tempi di Afroman, o Ben Weasel (stessa cazzottata ad una donna) che non vedevo qualcuno autodistruggere una dignitosa carriera in 10 secondi, su un palco. Pure Biafra la cazzata l'ha fatta, infatti non ha più suonato al 924 Gilman Street (covo di esaltati, però).

Scusami dopesmokah le cose vanno raccontate bene e sopratutto non va fatto un mischione di fatti che non c'entrano nulla l'uno con l'altro.

Primo: Jello l'aggressione l'ha subita e basta. Quale sarebbe la "cazzata" di cui parli?
I deliri dei punk che l'hanno pestato secondo i quali aveva firmato con una major?

Secondo: afroman dà un pugno violentissimo a una donna che ha il solo torto di essere salita sul palco a ballargli vicino.
Ben Weasel ( non lo sto giustificando eh ) sbrocca e colpisce una ragazza, si, ma che erano dieci minuti che gli tirava bottiglie di birre e cubetti di ghiaccio in faccia.
Ok: la sua reazione non può e non deve essere quella, siamo d'accordo, però siamo anche esseri umani.

E per finire: tutti gli episodi summenzionati non c'entrano una minchia con Phil Anselmo, il quale non è provocato da nessuno nè aggredisce nessuno (fisicamente) : il suo è un gesto consapevole di rivendicazione di un'ideologia di stampo fascista.
E il fatto che fosse ubriaco non è certo un'attenuante.

Re:metal
« Risposta #38 il: 13 Ott 2020, 16:04 »
L'analogia tra i quattro è l'aver fatto catzate sul palco che hanno pesantemente compromesso il prosieguo della loro carriera

1: voler identificare e denunciare il ragazzo del pubblico che pogando gli ha rotto la gamba sul palco

2:Si, le stronse esistono, ma il fatto resta. A costo di minacciare di andartene, non doveva finire così. alla fine ha picchiato anche la proprietaria del club, che aveva anche lei le sue colpe perchè non lo aveva difeso, anzi si era scagliata contro di lui appena è andato in rage mode

Re:metal
« Risposta #39 il: 16 Ott 2020, 20:02 »
L'analogia tra i quattro è l'aver fatto catzate sul palco che hanno pesantemente compromesso il prosieguo della loro carriera

1: voler identificare e denunciare il ragazzo del pubblico che pogando gli ha rotto la gamba sul palco

2:Si, le stronse esistono, ma il fatto resta. A costo di minacciare di andartene, non doveva finire così. alla fine ha picchiato anche la proprietaria del club, che aveva anche lei le sue colpe perchè non lo aveva difeso, anzi si era scagliata contro di lui appena è andato in rage mode

1) grandissima catzata.
Biafra non era sul palco ma nel pit e Cretin e i suoi amici l'hanno deliberatamente aggredito con la scusa del "pogo" mentre lo insultavano :"rich rock star" o "bitch".
E in questo ha avuto parte la campagna denigratoria di maximum rock'n'roll.
Lui ha chiesto l'identificazione per poter essere risarcito delle spese mediche, visto che in america se te rompi una gamba devi pagare e caro.
Essere punk significa rompere gli arti a qualcuno perchè te sta sul cazzo? Non credo...

2) nel video è chiarissimo che quando la proprietaria lo strattona da dietro lui senza guardare chi fosse fa per dare un pugno e quando mentre si volta vede chi è cerca di frenare il braccio, e infatti il colpo è molto flebile e la tipa non ha alcun danno.
Detto questo è chiaro che invece la prima aggressione è violenta ed è stigmatizzabile, però non se capisce la tua morale secondo la quale se sei uno o una del pubblico siccome sei punk sei autorizzata/o a spaccare gambe o tirare bocce de birra a chi sta sul palco.
Se invece sei il musicista devi esse un santo e subire tutto in silenzio senza poter reagire.
 

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