è morto ieri, all'età di 64 anni, Malcolm McLaren, una delle figure più controverse della lunga stagione del rnr negli anni 70.
vero e proprio "eroe dei due mondi" della musica, McLaren, spesso indicato dalla critica specializzata come padre del punk, contribuì alla definizione di uno stile unico, più che di un genere musicale vero e proprio: le sue frequentazioni con la stilista Westwood, poi sfociate in un matrimonio e in una relazione più che decennale, ebbero come risultato non solo l'apertura delle mitica botique SEX a king's road, ma anche, anzi soprattutto, la realizzazione di un immaginario punk e glam inconfondibile, irriducibilmente anni '70...
il mondo della musica lo ricorderà principalmente per le sue due mitiche creature New York Dolls e Sex Pistols, situate ai lati opposti dell'atlantico, i primi nativi della grande mela, i secondi londinesi, più che per la sua deludente e tutto sommato anonima carriera solista degli anni '80.
la deflagrante carriera dei Pistols e il loro burrascosissimo rapporto con McLaren sono stati immortalati in due opere cinematografiche imperdibili, molto diverse tra loro, oltre che separate da venti anni di distanza l'una dall'altra: The Great RnR Swindle e The Filth & The Fury, ambedue realizzate da Julien Temple.
per quanto mi riguarda, zio Malcolm fa parte ormai del mio dna culturale: non posso pensare a niente, a livello musicale, che in qualche maniera non sia stato sfiorato dal suo particolarissimo genio e intuito.