i Maneskin

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Offline hafssol

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Re:i Maneskin
« Risposta #960 il: 26 Set 2023, 20:40 »
Beh ma i Dinosaur non erano grunge.
Stai parlando di uno dei miei gruppi preferiti di sempre, loro e i Jane's Addiction, e i Pixies.
La grande rivincita del rock n roll, alla fine degli anni 80

Mi associo su tutti, tanto che il disco dei Pixies del '90 o giù di lì (Trompe le monde) fa parte del primo trittico di cd che acquistai una volta transitato al digitale.

Che poi, ma cosa sarà mai questo rock n roll che da decenni continua ancora a inseguirsi, dopo che da quando ho memoria viene raccontato come morto?
Quello dei Dinosaur Jr, per dire, non era già più "rock", come non lo era quello dei Sonic Youth. Si tratta di trasformazioni/evoluzioni del rock classico, che mettevano meno al centro la tecnica in nome di un approccio diretto, sporco, e della ricerca di timbri e dinamiche che superavano il rock classico. Insomma, evoluzioni in qualche misura coerenti, anche con lo spirito di rottura originario del rock, cosa che in fondo vale anche per tanto del calderone "post-rock" successivo.

Proprio per questo (e il discorso potrebbe tornare pericolosamente in topic) parlare di rock in questi anni è fuori luogo e fuori tempo, o comunque appare più uno scimmiottamento della forma piuttosto che un'eredità dello spirito, una spinta reazionaria in luogo della rottura originaria, come dimostra anche buona parte della loro fanbase, che tanto per dire include mia suocera settantenne, che nemmeno ai tempi della sua giovinezza è mai stata rock n roll.
Re:i Maneskin
« Risposta #961 il: 26 Set 2023, 21:31 »

Però te lo dico: i pearl jam li ho sempre odiati dal profondo.

Pure io, troppe ballate mosce, e soprattutto quella voce attufata irritante anni '90, comune anche a Phil Anselmo, Hetfield, crash test dummies..."Sad but troooooaaah". Se penso al grunge non ce li vedo con Nirvana, SG, STP, Tad, Mudhoney...Cioè, a sto punto più i Sonic Youth o Beck.



(per altro penso uno dei pochi gruppi in cui il batterista ha i credits di interi pezzi :lol: )

Ebbè Bill Stevenson è un punto di riferimento per il genere, oltre ad essere anche un grande musicista e produttore a tutto tondo. Piano sui piatti, forte sui tamburi.
I Descendentes, come i Ramones avevano la caratteristica che adoravo che, come i ramones, i cd erano super melodici, e poi live le rifacevano x3 di velocità e con molta più cazzimma. Sentire i mitici Liveage o Hallraker per credere.

Dinosaur, Jane's Addiction, Pixies, Primus, dEUS secondo me non sono grunge, sono semplicemente espressioni diverse di un alternative rock tipico di quegli anni, secondo me validissimo, che non è per forza necessario incasellare in un genere specifico.

(comunque alla prima cannetta si aggiunsero gli Ozric Tentacles accanto all'autoradio/stereo, poi Bob, Pink Floyd, e il capitolo della dimensione chill in generale)

Offline Drake

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Re:i Maneskin
« Risposta #962 il: 26 Set 2023, 22:22 »
Beh ma i Dinosaur non erano grunge.
Stai parlando di uno dei miei gruppi preferiti di sempre, loro e i Jane's Addiction, e i Pixies.
La grande rivincita del rock n roll, alla fine degli anni 80
Ero partito con i dischi di quegli anni :) Ho sempre fatto fatica a separare il grunge dal resto dell'indie rock americano, anche perché, magari sbaglio, poi si sono tutti influenzati a vicenda. Nel primo video che ho postato uno della band porta la maglietta dei Sonic Youth. Questa è del 92, una delle mie preferite


I primi due dischi dei Jane's Addiction li ho ascoltati centinaia di volte. Una delle cose più belle di allora era andare a comprare un disco appena uscito perché ti piaceva la band, tornare a casa studiando la copertina e i titoli delle canzoni, poi chiudersi in camera e da solo procedere al primo ascolto. L'inizio di Ritual de lo habitual con quella voce femminile e poi l'attacco di Stop è stato folgorante.

Offline hafssol

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Re:i Maneskin
« Risposta #963 il: 27 Set 2023, 10:26 »
Ho sempre fatto fatica a separare il grunge dal resto dell'indie rock americano, anche perché, magari sbaglio, poi si sono tutti influenzati a vicenda.

In effetti, come spesso capita, critica e comunicazione a un certo punto all'epoca fecero un gran mischione, ritengo anche per sfruttare l'onda del grunge per proporre a un pubblico più vasto esperienze che venivano da tutt'altre premesse e che nella maggior parte dei casi erano iniziate molto prima del grunge, visto che quello propriamente detto resta un fenomeno ben circoscritto dal punto di vista sia temporale che geografico.

Lo stesso "Dirty" dei Sonic Youth, che citi, ebbe la ventura di uscire quasi in contemporanea col fenomeno grunge, mentre la band era attiva alla grandissima da oltre un decennio. E se anche quel disco presentava, volendo, qualche punto di contatto, la loro storia viene decisamente dalla sperimentazione noise e dal post-punk; anzi, anche vista la provenienza, ho sempre pensato a loro piuttosto come eredi dei Velvet Underground, piuttosto che incasellabili in una qualsiasi "scena" che non fosse strettamente newyorkese e legata alle sperimentazioni di Glenn Branca.
Re:i Maneskin
« Risposta #964 il: 27 Set 2023, 11:36 »
Mi associo su tutti, tanto che il disco dei Pixies del '90 o giù di lì (Trompe le monde) fa parte del primo trittico di cd che acquistai una volta transitato al digitale.

Che poi, ma cosa sarà mai questo rock n roll che da decenni continua ancora a inseguirsi, dopo che da quando ho memoria viene raccontato come morto?
Quello dei Dinosaur Jr, per dire, non era già più "rock", come non lo era quello dei Sonic Youth. Si tratta di trasformazioni/evoluzioni del rock classico, che mettevano meno al centro la tecnica in nome di un approccio diretto, sporco, e della ricerca di timbri e dinamiche che superavano il rock classico. Insomma, evoluzioni in qualche misura coerenti, anche con lo spirito di rottura originario del rock, cosa che in fondo vale anche per tanto del calderone "post-rock" successivo.

Proprio per questo (e il discorso potrebbe tornare pericolosamente in topic) parlare di rock in questi anni è fuori luogo e fuori tempo, o comunque appare più uno scimmiottamento della forma piuttosto che un'eredità dello spirito, una spinta reazionaria in luogo della rottura originaria, come dimostra anche buona parte della loro fanbase, che tanto per dire include mia suocera settantenne, che nemmeno ai tempi della sua giovinezza è mai stata rock n roll.
Ottima riflessione Haffsol.
Io per rock'n'roll intendo musica fatta con  basso e batteria e chitarra elettrica ( perlopiù distorta ).
Tutto il punk è rock'n' roll, il progressive è rock, ma non rock'n'roll.
Molti musicisti hanno parlato di questa distinzione, da Malcolm Young a Liam Gallagher, e non è di lana caprina.
Per me anche il grosso del post rock, è rock'n'roll decostruito e rimontato, ma sempre r'n'r è.
I SY, così come Dinosaur, i Pixies, i Nirvana sono assolutamente rock'n'roll nella sua più pura essenza.

Ora, nel 2023 ha ancora senso questa cosa?
Per me la risposta è no, e non solo per i Maneskin, per chiunque, anche per i più garage-punk dei gruppi adorati da Gesulio.
È tutto revival: l'era del rock n roll è finita col dittico Amnesiac/Kid A nel 2001.
Questa è l'era digitale, è un'altra storia.
Il che vuol dire che il nuovo singolo degli Stones ottuagenari ha senso perchè è la cosa che fanno da sempre, i maneskin ventenni sono un simulacro, un ologramma.
Una cosa totalmente reazionaria.
Re:i Maneskin
« Risposta #965 il: 27 Set 2023, 11:40 »
Nammerda insomma.
Re:i Maneskin
« Risposta #966 il: 27 Set 2023, 11:59 »
Quando pensiamo agli anni 80/90 dobbiamo pensare anche alla dialettica major/independent labels.
Cioè a come andava il mercato.
Negli anni 70 la musica rock trainava il mercato, negli 80' il rock era in fase calante, e il pop ha dominato il mercato.
Ma gli 80 sono stati un decennio floridissimo per il rock indipendente: il punk aveva dato la stura al fenomeno delle etichette do it yourself: bastavano pochi soldi e ti facevi la tua piccola label e ti legavi a un circuito di fanzine, negozi, distribuzioni, rigorosamente indipendenti dalle grandi compagnie.
Il botto di Nevermind (grande intuizione di David Geffen) fu solo la goccia di un vaso che già era in ebollizione da almeno 3 anni, e non solo da Seattle.
Il triennio 88/91 è stato rivoluzionario nel mondo musicale, perchè tanti ibridi e tante cose nuove sono venute a galla nello stesso momento.
La house e la techno sono diventate la nuova dance music, così, di botto.
L'hip-hop è diventato mainstream, pur rimanendo radicale.
L' heavy metal stessa cosa.
In tutto questo il rock alternativo stava producendo le cose migliori, in america e anche in uk, c'erano il madchester baggy sound e il misterioso shoegaze.
Troppe cose "underground" ribollivano, e la musica pop dopo un decennio di gloria iniziava a faticare nelle charts.
Ma sopratutto ci si stava stancando dell'edonismo reaganiano, dei vestiti scintillanti, delle belle macchine e di quella superficialità dorata.
Arriva il video di Smells girato in quella specie di palestra co sti tre tossici decadenti e le majorettes con la A di anarchia sulla divisa e... boom!
Da quel momento tutte le major si buttano su qualsiasi cosa sia vagamente "alternative" (promuovendo anche un sacco de monnezza ovviamente)., secondo la regola aurea del capitalismo vorace assimilatore di tutte le tendenze  anticapitaliste, pensiamo a quanto hanno venduto i supercompagni RATM (e guarda come s'è ridotto ora il chitarrista a sanremo coi maneskin appunto).
Poi c'è pure chi ha tenuto duro nella purezza e nell'ortodossia come i Fugazi e la gloriosa Dischord, ma quella è un'altra storia...

Online FatDanny

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Re:i Maneskin
« Risposta #967 il: 27 Set 2023, 12:56 »
l'anno prossimo sarà il trentennale del fantastico 1994, un anno molto particolare per l'alternative rock di cui parla KS.

Non solo uscirono infatti una marea di dischi, ma uscirono i dischi considerati miliari per i rispettivi gruppi.
Smash, dookie, Punk in drublic, Korn, Definitely Maybe, Superunknown... fu un anno veramente pazzesco.

Offline vaz

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Re:i Maneskin
« Risposta #968 il: 27 Set 2023, 13:00 »
Il ‘94 è anche Ænima, Dummy, Protection, Let Love In e The Downward Spiral
Re:i Maneskin
« Risposta #969 il: 27 Set 2023, 13:13 »
Il ‘94 è anche Ænima, Dummy, Protection, Let Love In e The Downward Spiral
Let love in è il mio disco preferito di Nick Cave e mi ricorda forse l'estate più bella della mia vita...
Vabbe lacrimucce personali a parte: di certo il trip-hop anche è stato enorme nei 90's.
Un altro genere che invece non ho seguito al tempo (e magari tu Vaz puoi istruirmi) e che ho in parte recuperato recentemente è stato il goth anni 90.
Oddio forse come etichetta è un po strettina, comunque Ministry, NIN, quella roba là

Offline vaz

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Re:i Maneskin
« Risposta #970 il: 27 Set 2023, 13:43 »
Nel ‘94 pure ‘welcome to the sky valley’ dei Kyuss, shame on me che me lo so dimenticato (space cadet una delle mie canzoni preferite di sempre).

Let love in è il mio disco preferito di Nick Cave e mi ricorda forse l'estate più bella della mia vita...
Vabbe lacrimucce personali a parte: di certo il trip-hop anche è stato enorme nei 90's.
Un altro genere che invece non ho seguito al tempo (e magari tu Vaz puoi istruirmi) e che ho in parte recuperato recentemente è stato il goth anni 90.
Oddio forse come etichetta è un po strettina, comunque Ministry, NIN, quella roba là

KS, io di quella cricca lì sentivo molto Sulpher, Stabbing Westward, Black Light Burns, i primi Puscifer, God Lives Underwater (empty albumone) e, pure se non proprio stesso ‘campo da gioco’, i Coil. Ma devo dire che rimasi fulminato da Trent Reznor (che ancora seguo, a proposito: la colonna sonora del film Pixar Soul fatta da lui e Atticus Ross è molto bella.)

Let Love In è un album bellissimo (non il mio preferito), secondo me. Purtroppo è diventato abbastanza pop soprattutto per peaky blinders ma ha dei pezzi clamorosi. E' esattamente a metà del guado tra lo sperimentale di fine anni '90 (Janglin Jack, Loverman), inizio (Lay me Low, Ain't Gonna Rain Anymore) e quello che sarà il suo più grande successo, 2 anni dopo (Red Right Hand, Let Love In, Do You Love Me). Insomma King Ink è morto, long live to Nick Cave.*

il trip-hop è uno dei miei generi preferiti di sempre (qualche tempo fa si parlava di Almamegretta in altro topic) e sarei piuttosto nostalgico.

Ho seguito a spizzichi e bocconi la discussione sul grunge, parere personale gli album più belli del periodo grunge sono "Dirt" e "Above" (I could either drown, or cut off my skin and swim to shore ancora oggi mi crea problemi)

*sto aspettando il doc sui Birthday Party, dovrebbe uscire tra poco.
Re:i Maneskin
« Risposta #971 il: 27 Set 2023, 15:07 »
KS, io di quella cricca lì sentivo molto Sulpher, Stabbing Westward, Black Light Burns, i primi Puscifer, God Lives Underwater

calcola non ne conosco manco mezzo  :)

Offline sherred

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Re:i Maneskin
« Risposta #972 il: 02 Ott 2023, 21:38 »
Il ‘94 è anche Ænima, Dummy, Protection, Let Love In e The Downward Spiral

Ænima è uscito nel 96

Offline vaz

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Re:i Maneskin
« Risposta #973 il: 02 Ott 2023, 22:16 »
Ænima è uscito nel 96

hai ragione! erroraccio grave mio, nel '94 è morto Bill Hicks cui è dedicato, chiedo scusissima.

Online FatDanny

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Re:i Maneskin
« Risposta #974 il: 07 Ott 2023, 14:43 »
Ænima è uscito nel 96

Ieri sentivo questo album del 96 e riflettevo come questo pezzo qui


Sia un po' il concentrato della musica che ascoltavo allora.
Tecnicamente ero una persona semplice, mi bastavano tre cose:

Cavalcata di batteria in 4/4
Powerchord con quinta muta che di fatto si traduceva in una nota raddoppiata (suonando con la sua ottava).
Un testo incazzato

Il resto era fuffa futile
 :=))
Re:i Maneskin
« Risposta #975 il: 08 Ott 2023, 00:14 »
Cavalcata di batteria in 4/4
Powerchord con quinta muta che di fatto si traduceva in una nota raddoppiata (suonando con la sua ottava).
Un testo incazzato

... e tanta melodia...

Online FatDanny

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Re:i Maneskin
« Risposta #976 il: 08 Ott 2023, 11:16 »
sisi, hai ragione.
In effetti l'HxC più incazzato che urlava, stile Sick of it All l'ho iniziato ad ascoltare dopo e comunque ho sempre preferito la linea melodica
 :=))

Online FatDanny

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Re:i Maneskin
« Risposta #977 il: 30 Ott 2023, 06:32 »
Morgan è spesso irricevibile, spocchioso, altezzoso, volgare, classista, con scivoloni omofobi e comportamenti che denotano un problema di sostanze, passato o presente che sia

Ma posso dire che in merito ha totalmente ragione? (E rientriamo in topic)

https://www.rollingstone.it/musica/storie-musica/morgan-risponde-a-simonetta-mondo-squallido-dove-i-bravi-soccombono-e-i-dozzinali-si-auto-battezzano-the-king/804415/amp/

Offline Seamus

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Re:i Maneskin
« Risposta #978 il: 30 Ott 2023, 09:20 »
No  :)

Morgan è sempre irricevibile.

E lo è anche questa volta, in cui parla di un mondo e di meccanismi di cui fa ampiamente parte ed a cui partecipa anche con queste stesse dichiarazioni.

A quel mondo ci si può opporre solo ignorandolo

Online FatDanny

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Re:i Maneskin
« Risposta #979 il: 30 Ott 2023, 17:54 »
Ma io penso che azzecchi il discorso proprio perché lo conosce bene.
Si può dire che è ipocrita, ma questo non rende il discorso meno giusto.

Cioè se domani bezos fa un intervista sulla grande distribuzione e i suoi modi predatori sarà probabilmente un discorso interessante, pure che lui ci sta in mezzo con tutte le scarpe
 

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