a me è piaciuto, Marinelli è in miglior attore italiano, lo ha dimostrato proprio in questa fiction, "fare" De Andrè era tosta, alla fine se l'è cavata alla grande ed ha reso il suo personaggio credibile.
proprio nel taglio, due puntate per poco più di 3 ore, come dice giustamente IB, sta il grosso limite di questa opera, non puoi racchiudere la vita di De Andrè in un catino del genere, forse meritava una serie, anzi credo proprio che una serie sarebbe stato il formato più adatto ed avrebbe permesso di dare respiro e giustizia al protagonista (uomo ed artista), così come ai tantissimi personaggi (Tenco, Villaggio, il poeta genovese Mannarini, la PFM, Bubola, Pagani) che ne hanno incrociato il cammino, per non parlare dei rapporti famigliari, alcuni veramente solo accennati, uno per tutti quello con i figli.
bene (e non era detto, tutt'altro) ma non benissimo, se avvicinerà però qualche giovane a Faber, avrà fatto il suo.