ciao David,
non sapevo che un mese fa, dopo oltre 10 anni, fosse uscito un tuo nuovo disco, non sai quanto lo avessi aspettato.. eh, questa mania di usare pseudonimi non aiuta ma vabbè ... e proprio quando mi era ormai rassegnato... brutto scoprirlo così, insieme alla notizia della tua dipartita.. e questo mi fa arrabbiare di più.
Te ne vai, non so perché, a soli 52, eri "a rischio" lo sapevo, complicato, sensibile, sicuramente fragile e questo emerge fortemente dalla tua musica che ho potuto facilmente ed immediatamente plasmare sulla mia esistenza di semplice ascoltatore. Molti non avranno mai sentito parlare di te, io ti ritengo uno dei più grandi dei '90 per poetica ironia e delicatezza dei tuoi, purtroppo (o per fortuna?), pochi dischi. Come poeta non ho letto nulla dei tuoi lavori, mi riprometto che lo farò, intanto "mi godrò", "sigh", questo tuo ultimo lavoro. Potevi scegliere una campagna pubblicitaria meno aggressiva però, mannaggia a te..
Niente, volevo scriverti queste due frettolose e sgrammaticate righe per farti sapere che anche in Italia avevi almeno un ammiratore (spero anche più di uno), l'ho fatto qui (forse perché non lo sapevi ma nel tuo subconscio sicuramente eri dei nostri, me lo sento..)
"...
I asked the painter why the roads are colored black.
He said, "Steve, it's because people leave
and no highway will bring them back."
ciao David, ora puoi riposare in pace.
https://pitchfork.com/news/david-berman-remembered-by-silver-jews-collaborator-bob-nastanovich-deerhunter-more/