Ignoro se sia presente nel catalogo italiano di Netflix, ma, se vi è piaciuto La Casa di Carta, c'è un'altra serie tv ispanica che non è per niente male. Si chiama
Vis a Vis. Oltretutto nel casting figura la grandissima Nairobi (anche detta Alba Flores, nella vita reale).
L'incipit è spudoratamente rubato ad Orange is the New Black: una sprovveduta giovincella bionda di buona famiglia che si trova per motivi un po' rocamboleschi ad iniziare a scontare una condanna in carcere.
Poi, fortunatamente, prende una deriva abbastanza diversa. Niente di totalmente epocale, ma si lascia davvero guardare ben volentieri.
Rispetto ad OITNB oltretutto emerge un'umanità ben diversa per molti aspetti, e molto più vicina ai canoni nostrani che non a quelli americani, ovviamente. E soprattutto, la trama si svolge per un buon 40% al di fuori delle mura del carcere, con una cospicua parte un po' più thriller/noir.
Sono rimasto piacevolmente sorpreso perché terminata La Casa di Carta ho provato a vedere altre serie tv iberiche, ma sono al limite della monnezza: quasi tutte partono anche benino e poi si trasformano in un pastone melodrammatico al limite della telenovela. Però in circa il 100% c'è un attore già visto nella Casa di Carta.
Per il resto.
1) La seconda stagione di 3% è incredibilmente brutta e deludente, sinceramente non pensavo, ci sono rimasto davvero male.
2) La seconda stagione di 13 Reasons Why è irritante, posticcia, inguardabile. Pezzi di sceneggiatura incollati con lo scotch, incongruenze, ecc.
E, soprattutto, il fatto che si basa su una motivazione commerciale insopportabile: la presenza di Katherine Langford, AKA Hannah Baker. Che essendo morta PRIMA dell'inizio della prima stagione, ormai è totalmente impossibile da inserire come membro fisso del cast in un prodotto che non faccia totalmente schifo. Ovviamente, i due espedienti più banali per far rivivere un personaggio morto sono: i flashback, il fantasma. In 13 Reasons, per non sapere né leggere né scrivere, li usano entrambi con nonchalance.