Di serie da 20 minuti, più "leggere" il numero uno resterà sempre Scrubs, qualità sempre altissima, compresa la nona, insensata, stagione, con il re-casting. Big Bang Theory è sempre divertente, ma è pieno di buchi narrativi e la cosa me lo rende a tratti irritante. I personaggi sono tutti e 5 strepitosi a modo loro, comunque.
Di How I Met Your Mother mi sono piaciute molto le prime stagioni, poi si attesta su livelli così così. Ted Mosby è insopportabile. E' una versione piagnucolosa e moralista di JD di Scrubs. Bene gli altri 4.
Non ricordo se le puntate di "My Name is Earl" durino 20 o 40 minuti, in ogni caso, del genere umoristico, rimane sempre tra le mie preferite, qualità assoluta. Idem "Weeds", di cui però finora ho visto solo la prima stagione. Ah, e poi ho visto una serie un po' trash e pecoreccia come i vari "American Pie" (non ne ho visto uno, ma me li immagino): "The World of RJ Berger", e ammetto che mi ha divertito tantissimo.
Parlando di serie più "serie"

, invece, la mia graduatoria è nota. "Dexter" e "Six Feet Under", che non c'entrano nulla l'un con l'altro (a parte Michael C. Hall) sono una spanna sopra al resto: sceneggiature degne del miglior cinema, interpreti straordinari, regia ad alto livello, budget elevato, riflessioni e allegorie sullo sfondo ma mai pesanti o didascaliche...
Per qualche motivo mi ero inspiegabilmente innamorato di "Prison Break", le cui prime due stagioni ho seguito a bocca aperta, con un livello di adrenalina e tensione pari solo alla visione di Dexter.
Idem le prime due puntate di "Flash Forward". Dalla terza puntata in poi diventa una burattinata insostenibile e l'ho cessato per eccesso di bruttezza.
"Lost" mi è piaciucchiato, specie la prima stagione e la stagione in cui introducono i flash forward (scusate il gioco di parole con la serie precedente). Per il resto l'ho visto più per stare al passo con i gusti del grande pubblico che non per convinzione personale.
Ho amato la prima stagione di "In Treatment", la seconda l'ho smessa di vedere per noia: ritenevo non avesse più granchè da dire.
Un capitolo a parte merita "True Blood", un capolavoro, ma non ce la faccio a vederlo: come "Prison Break" ha toccato non so quale corda recondita dell'attrazione, "True Blood" mi repelle come poche cose. E' bellissimo, meraviglioso, ma fa leva su un tipo di "splatter" che trovo instintivamente fastidioso: ad ogni episodio c'era minimo una scena che mi disgustava. Verso la 5a puntata ho detto "ma chi me lo fa fare" e ho abbandonato.
Poi mmmmh, mi piace "Californication", mi sono piaciuti i "Soprano" ma meno di altre serie, e seguo volentieri un paio di prodotti minori, tipo "Nurse Jackie" e i "Tudors" (passione per la storia moderna, soprattutto).
Infine, qualche prodotto britannico.
"The League of Gentlemen", incommensurabile. Tre serie tra il 1999 e il 2001, i Monthy Python di fine millennio. E i suoi due figli diretti: "Little Britain", basato sullo stesso schema e con molti personaggi direttamente ispirati, e "Psychoville", recitato dagli stessi attori/autori di "Leaugue of Gentlemen": un "Twin Peaks" più grottesco e con un quinto del budget.
E, al top, "Misfits". Una delle cose più belle mai viste, di cui non vi dico nulla per non rovinarvi un'eventuale visione. Anzi sì, è la versione grottesca/british humor di "Heroes", per molti versi.
(Twin Peaks, è al di là del bene e del male, e costituirà sempre la pietra miliare di qualsiasi cosa, beneinteso.)