lancio un sasso nello stagno.
Pero' questo é valido per il 99% del Rock mondiale.
La settimana scorsa hanno suonato i Rolling Stones a Roma.
Al netto della qualità musicale, non é di quello che si parla.
Dietro tutta la mitologia, se non l'agiografia, é evidente che la formula chimica, il codice html é di quattro ricchissimi settantenni britannici che cantano "Satisfaction prima di tornare nelle loro lussuosissime suite.
ma scusa, IB, ma te quando vai a visitare il Colosseo ti aspetti di trovarci dentro gli antichi romani?
ecco, andare a vedere i Rolling 2014 è la stessa identica cosa: Turismo del passato.
e infatti l'abbinamento col circo massimo era perfetto.
apriamolo st'OT, peró parto da lontano.
il boom economico americano degli anni 50' ha prodotto una nuova classe di consumatori: i giovani.
il mito dell'autonomia dei giovani come categoria a parte è una conseguenza diretta del capitalismo, e induce una forzata revisione dei valori tradizionali.
il giovane si ribella nei film, in tv, per strada, e la sua colonna sonora è il rock'n'roll.
la prima fase del r'n'r va dal 54 al 68, ed è la consacrazione del mito giovanile.
Elvis, i Beatles, i Rolling stones.
Dal 68' in poi il rock diventa adulto, le tematiche si fanno piu complesse, la tecnica strumentale
prende il sopravvento, la serietá è la parola chiave, e il progressive l'esempio piú lampante.
Poi nel 77 il colpo di coda del punk riporta tutto a zero, rivendicando la spontaneitá e la ribellione del primo r'n'r.
A livello concettuale ha un impatto incalcolabile, a livello strettamente musicale è un fuoco di paglia.
Le ultime vere grandi innovazioni sul corpo del rock avvengono col post-punk dei primi anni 80', attraverso sovvertimenti stilistici radicali ed ibridazioni estreme.
L'indie rock che va da metá 80 fino a meta 90, seppur ripescando dalle radici ( hard nel caso del grunge, psych-pop in inghilterra ) é l'ultimo periodo vagamente innovativo.
Da fine 90' ad ora é solo, in forme piu o meno varie, una celebrazione del passato, o, per dirlo col fondamentale tono di Simon Reynolds, Retro-Mania.
E questa involuzione passatista del rock si specchia direttamente con la morte del mito giovanile, ovvero dell'autonomia dei giovani.
Gli ultimi 5/6 anni sono stati gli anni delle reunion.
Gruppi scioltisi nei 60, nei70' negli 80, e nei 90' si sono riformati per fare dischi e tour, e a grande richiesta e con grande successo.
Il motivo è molto semplice: se i " giovani" di adesso ricalcano esattamente le stesse cose e le stesse strade del passato perchè non possono tornare in auge gli originali, che peraltro lo fanno molto meglio?
E che se Ian Curtis era ancora vivo ci andava qualcuno a vedere gli Interpol?
Quindi, ritornando ai Rolling, un trentenne di oggi, ma anche un quarantenne ( che gli anni 60' non l'ha vissuti )
se li va a vedere com andrebbe a vedersi la mostra di Andy Warhol al museo.
Le parole di Satisfaction sono svuotate del loro significato e del loro impatto almeno da 40 anni, ma mantengono il loro valore "storico".
Dunque perchè con Vasco la storia è diversa?
É diversa perchè Vasco non ha MAI incarnato una spinta propulsiva.
Come si diceva con FD Vasco è proprio il cantore della sconfitta, del ritiro a vita spericolata, della fine delle illusioni
della "generazione senza santi nè eroi" .
Uno stato d'animo, un clima generale che si ripete senza soluzione di continuitá dagli inizi degli 80' fino ad adesso.
Il "Rock" di un concerto di vasco, coi suoi turnisti fenomeni ex metallari è una cosa di una conservativitá allucinante,
eppure matcha perfettamente con lo spirito finto-ribelle delle liriche.
È un qualcosa d'immutabile, eppure al contrario degli stones, un qualcosa di ancora vivo.
Purtroppo.