Lo posto qui se già qualcuno non l’ha fatto.
Da “La giornata tipo”.
https://www.facebook.com/share/p/6JtBmXsEuvJ4ZupQ/?mibextid=WC7FNeQuesto fermo immagine è di una partita giocata ieri sera, e rappresenta qualcosa di incredibile per tutto lo sport italiano. Ci troviamo nel profondo sud-est del continente africano. C'è un parquet un po' scrostato, ci sono delle pareti che stanno in piedi per miracolo, delle sedie di plastica da bar come panchine, dei piccoli gazebo come spogliatoi, dei birilli del bowling come palette per i falli.
E c'è una sola persona di pelle chiara, il suo nome è Aldo Corno.
Aldo sta dando indicazioni alle sue ragazze di una squadra di Maputo, la capitale del Mozambico.
La squadra si chiama "Desportivo Lazio de Maputo", e quel "Lazio" nel nome deriva proprio dalla polisportiva di Roma che da oltre 10 anni è attiva nel sociale in Mozambico, permettendo a centinaia di giovani di fare sport gratuitamente, finanziando tutte le spese anche della squadra femminile che milita nel campionato nazionale.
Aldo Corno è un allenatore italiano e ha 74 anni.
I più giovani forse non lo conosceranno, ma Aldo Corno nella sua carriera ha vinto 12 scudetti, 6 coppe dei Campioni, 6 coppe Italia, 4 Supercoppe, 1 Mondiale per club, tra Como e Vicenza, scrivendo la storia del basket femminile, diventando l'allenatore più vincente del basket femminile europeo e, in assoluto, l'allenatore di basket più vincente nella storia del basket italiano (femminile e maschile).
Pur essendo un classe 1950 ha deciso di accettare l'invito a guidare la squadra di Maputo nei playoff, senza contratto, chiedendo di non percepire lo stipendio, perchè ritiene un onore poter allenare in un contesto del genere.
"C'è un termine nella loro lingua portoghese che mi ha colpito, ed è 'legado', che significa eredità. Ossia un dono che rimarrà per tutta la vita. Io, che ho avuto la fortuna di fare una carriera importante, cercherò portando la mia esperienza di lasciare in dono qualcosa a queste ragazze" (fonte Pianeta Basket)
Questa foto è una delle cose più potenti e meravigliose nella storia del basket italiano.