A questo:
Citazione da: purple zack - Ieri alle 13:01
spiace davvero vedere come questa retorica del bando sia ormai entrata nel dna dei discorsi come garanzia di oggettività e merito.
Hai risposto questo per contestarne la fondatezza:
Spiace, ma il bando è lo strumento di governo delle procedure pubbliche. Nessuna retorica
Per poi aggiungere:
Piaccia o meno è proprio il bando che avrebbe potuto risolvere questo problema, prevedendo specifici criteri di ammissibilità delle candidature.
Che è esattamente quello che invece stavi contestando e cioè che ricorrere a un bando non è garanzia di oggettività e merito
Rileggiti
La prima risposta a Purple l'ho data perché il suo ragionamento portava a concludere "niente bando".
E questo non è possibile.
Dell'oggettività ho già detto: se la procedura prevede una valutazione tecnico-economica delle offerte, puoi stabilire i criteri che vuoi ma a valutare le offerte tecniche sono sempre gli uomini, cioè i commissari. Ergo la valutazione diventa un processo soggettivo.
Ciò non esclude naturalmente che un'offerta tecnica non possa essere "oggettivamente" migliore di un'altra e che come tale venga valutata. E mi pare che questo sia stato il caso, visto che la proposta tecnica della S.S. Lazio (da quanto leggo eh, non ho gli atti di gara) è stata valutata come migliore.
Uno dei nodi (a volte, sempre più spesso purtroppo, e forse anche in questo caso) sta nella pavidità dei commissari che allieneano troppo i punteggi tecnici tra le diverse offerte (pochi punti di differenza) demandando "de facto" l'esito della gara al prezzo offerto.
In altri termini il merito (sempre dal punto di vista progettuale) non viene sufficientemente premiato.
E, attenzione, il "merito progettuale" è l'unico elemento che si può valutare perché il curriculum del proponente può solamente essere criterio di ammissibilità della candidatura (e qui l'asticella la puoi alzare, ma manco più di tanto, sennò ti tacciano, giustamente, di operare pratiche restrittive della concorrenza: ad esempio, puoi chiedere che si sia gestita una struttura pubblica per un tot di anni, che sia abbia avuto un numero tot di iscritti pari per dimensione a quelli in oggetto, ecc... Senza esagerare con quei tot, e fornendo una giustificazione formale esplicita)
A questo mi riferivo quando dicevo che se non hanno messo questi criteri di ammissibilità (dato che, come mi dite, l'aggiudicatario non li possiede minimamente) hanno fatto una cazzata, contro la quale però si poteva ricorrere.
Da ultimo, in questo caso il merito progettuale assume un aspetto che si estende sino all'offerta economica.
Supponiamo per un momento che la S.S. Lazio Nuoto abbia concentrato i propri sforzi nella redazione dell'offerta tecnica.
Nel frattempo l'aggiudicatario ha cercato sponsor che gli hanno permesso di formulare un'offerta economica doppia rispetto a quella della S.S. Lazio Nuoto.
Il risultato: ti trovi con offerta aggiudicataria secondo la quale all'Amministrazione (e quindi alla collettività) il bene rende il doppio e le tariffe (perlomeno quelle dichiarate sensibili) di accesso al bene per la collettività sono bloccate.
Questo è un bene o un male?
P.S. Non sono parte in causa di nessuno degli operatori economici in questione né faccio parte dell'Amministrazione comunale