8
« Ultimo post da Costa87 il Oggi alle 07:57 »
Stanotte non ho chiuso occhio.
I rigori sono una lotteria crudele. Nessun altro momento del calcio riesce a condensare con tanta brutalità la tensione, la speranza e, sì, il dolore.
Ieri la Lazio è uscita così, con l’amaro in bocca ma con la dignità di chi ha lottato fino all’ultimo respiro. E chi ha visto la partita con gli occhi del cuore lo sa: è stata una battaglia eroica.
Ieri la Lazio ha combattuto con l’anima. Ha giocato con il cuore in mano, lasciando tutto sul campo, fino all’ultima stilla di energia. In uno stadio fantastico, pieno di amore e di passione. I ragazzi di Baroni hanno offerto una prestazione che resterà scolpita nella memoria di chi sa cosa significhi amare davvero questi colori.
Si è vista una squadra unita, generosa, disposta a soffrire, a rincorrere ogni pallone, a non arrendersi nemmeno quando le gambe non reggevano più. C’è un valore in questo, un insegnamento che va oltre il risultato: la vera grandezza non è nel vincere sempre, ma nel lottare anche quando tutto sembra perduto. La Lazio ha osato. Ha sfidato la fatica, la paura, il destino beffardo dei rigori.
La delusione brucia tantissimo. Ma chi oggi critica con leggerezza dovrebbe ricordarsi com’era l’atmosfera d’estate, quando Baroni arrivò accolto da scetticismo e sguardi alzati al cielo. A questa squadra ha dato identità, coraggio; ci è riuscito.
Ci sarà tempo per discutere, per analizzare, per correggere. Ma oggi, lasciate spazio all’orgoglio. Orgoglio per una squadra che ha messo il cuore oltre l’ostacolo. Orgoglio per un allenatore che ha risposto con la dignità dei fatti a chi lo ha sminuito. La stagione non è finita. Forza Lazio.