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Lazio Talk / Re:Gustav Isaksen (topic ufficiale)
« Ultimo post da anselazio il Oggi alle 20:28 »Perché nel nostro modo di fare pressing in partenza, rispetto agli esterni del 433 che fanno tutti gli altri, salgono alternativamente gli interni di centrocampo e quindi gli esterni offensivi vanno ad allinearsi ai due centrocampisti che rimangono in linea dietro in una sorta di 442.
Per questo sono loro che poi devono raddoppiare sul nostro terzino in copertura quando viene attaccato, perché gli sono piu vicini. Nel 433 ordinario di solito sul terzino raddoppia il centrocampista dal suo lato.
Quindi va da sé che i okistati esterni hanno sempre almeno 70 metri di campo da fare continuamente su e giù.
Un lavoro del genere ti fa perdere un po' di spunto nel breve e lucidità nella giocata quando devi "puntare".
Quando giudichiamo la prova di Felipe o di Zaccagni o di Isaksen dobbiamo sempre tenere conto di questo surplus di lavoro difensivo che fanno rispetto ad esterni offensivi delle altre squadre che, sicuramente, incide sulla percentuale di possibilità di saltare l'uomo in dribbling con facilità.
Se la squadra riesce a rimanere corta con la difesa che non rincula, il campo si accorcia ma, se come spesso capita adesso, la squadra si allunga, anche il campo si allunga perché i rientri difensivi degli esterni sono più profondi.
In una azione del secondo tempo di ieri la squadra, mentre ripiegava, aveva tutti e due gli interni di centrocampo più alti di Immobile che, avendoli visti fuori posizione, era venuto ad accorciare. Una cosa del genere capita solo a noi.
Isaksen ieri lo dice tra le righe che rispetto a tutto quello che gli hanno insegnato finora (esterno alto che rimane alto e punta continuamente) sta facendo un training tattico tutto nuovo che ancora deve finire di imparare ed è proprio relativo a questo surplus di movimenti di copertura che stanno dentro il disegno tattico di Sarri.
Quindi, per ora, sembra un po' sbarellato (come Kamada), ma spesso in tanti giocatori, questo lavoro di rimodellamento imposto da Sarri in partenza, alla lunga, li ha resi più forti laddove hanno qualità e spirito di sacrificio. Altri invece non reggono, rifiutano il cambiamento e passano la mano.
Prendo l'analisi puntualissima di Ranxerox per sottolineare che questa è stata l'anno scorso una delle trovate tattiche più importanti di Sarri che ci ha permesso di spaccare tanti kiuli, rimanere corti e prendere davvero pochissimi gol. Smettere di mandare le ali sul primo pressing e sfondare Luis Alberto e Savic e, al contrario, mandare i due interni per primi a pressare stringendo e arretrando due ali molto rapide e di buona (Felipe ottima) consapevolezza tattica.
Ma questo anno Savic non ci sta più, Alberto è spompato e Anderson e Zaccagni sono usurati dallo scarso turn over e sono molto appannati (privilegiando l'ordine tattico difensivo sulla capacità di pungere). E' uno dei problemi più drammatici del 433 sarriano di questo anno.
Mi chiedo se, con centrocampisti con caratteristiche, ma anche qualità, diverse come Kamada, Guendo e Rovella non sia possibile riorganizzare un pressing che è spesso farsesco, visto che i nostri giocatori arrivano tardissimo a chiudere degli avversari che spesso blocchiamo solo davanti alla nostra area.
A me piacerebbe un centrocampo diverso che conti meno sulle due ali (manco li metto gli schemi che tanto sono arcinoti), ma dato che Sarri non schioda da questa impostazione forse varrebbe la pena studiare qualcosa di diverso rispetto ai giocatori che abbiamo questo anno invece di pensare di poter sostituire Savic con (nome a caso).