Apro questo argomento ricominciando da dove mi sono dovuto interrompere due anni fa, se i moderatori ritengono che la sezione non sia quella giusta che spostino pure il topic.
Ora sto parlando di questo film, uscito negli Stati Uniti nel 2014 e distribuito dalla metà del mese di Marzo nel circuito UCI Cinemas
e questo è il sito del film, dove potete trovare tutte le notizie in merito
http://www.godsnotdead.it/Anche se per me Dio è la cosa più naturale che ci sia devo dire che non è facile parlare di Dio oggi, in una società come questa nella quale viviamo non è per niente facile e questo forum non è diverso ma accetto la sfida. Farò fatica, senz’altro, perchè esprimersi per scritto invece che a voce può cambiare completamente il senso di ciò che si vuole dire e quindi mi ci vorrà tempo per scrivere e poi rileggere, ma farò la mia parte considerando i
miei tempi e le
mie priorità (personali, lavorative ecc.).
Dicevo che per me Dio è la cosa più naturale che ci sia ed è normale che sia così: da quando ho iniziato a leggere la Bibbia ho iniziato a sentire che quello che leggevo non era un discorso qualunque, una semplice cronaca di qualcosa successo secoli fa. Tutto questo, piano piano, ha fatto sì che io oggi mi svegli, viva la mia giornata e vada a dormire sempre avendo ben presente Dio nella mia vita. Non sto facendo riferimento alla religione, non voglio parlare di religione, Dio non è religione: Dio è un modo di vivere e chi ha letto un po’ la Bibbia sa cosa sto dicendo.
Tornando al film, prendo spunto dal loro sito per dire che è basato su una storia vera, si affronta la delicatissima tematica del rapporto tra Dio e scienza, tra il mondo terreno e quello spirituale. Il film stimola la riflessione sul libero arbitrio umano e spinge ad interrogarsi sui grandi valori della vita, fino ad arrivare a chiederci: “Quanto siamo disposti a rischiare per difendere ciò in cui crediamo?” La storia parla di una sfida intellettuale tra una matricola universitaria e il docente di filosofia, che ha costruito la sua brillante carriera e la sua intera vita privata sulla tesi che Dio non sia mai esistito e che ogni religione sia un’inutile superstizione. Esige, perciò, che gli studenti del suo corso sposino la stessa idea, chiedendo loro, oltretutto sotto forma di un velato ricatto in cambio di una certa “benevolenza” nella sua materia, di scrivere su un foglio “Dio è morto” e di riconsegnarglielo controfirmato ma uno studente, credente cristiano, non accetta la negazione della fede imposta dal professore. Superando difficoltà esterne e momenti di crisi interiore (ad esempio la fidanzata, con la quale aveva pianificato insieme l’ingresso all’università, lo lascia) il giovane dovrà dimostrare l'esistenza di Dio al professore e all’intera classe. Nel film si intrecciano anche le vicende di una giornalista/blogger che scopre di essere malata di cancro, di una ragazza mussulmana che nasconde la propria fede in Dio per paura della reazione del padre e altre storie ancora. La pellicola termina con l’arrivo in città di una band cristiana che deve suonare ad un concerto, nel corso del quale uno dei componenti invita tutti i partecipanti ad inviare ai propri contatti un sms con la testimonianza “Dio non è morto”.
Potrei dire che questo post, questo topic, è il mio sms.
DIO NON E’ MORTO, GLORIA A DIO!