Se tu hai bisogno del Grande Altro, io di gnagna e un altro di LSD, va benissimo. Pero' io non vado in giro a predicare la gnagna...
Ecco, no, la questione è tutto fuorché di scelta per come la pongo io.
Nel senso che Padre o no, alla fine il bambino sempre dalla nonna va e non va a giocare.
Non scegli di avere bisogno del Grande Altro. Il Grande Altro opera che tu lo voglia o no.
Se non è Dio è la disciplina di partito, se non è la disciplina di partito è il bon ton borghese, se non è il bon ton borghese è la mentalità ultras, ma sempre di Grande Altro si tratta.
Quello che dico è che l'essere umano non può fare a meno del Grande Altro. E, attenzione, nemmeno della predica (intesa come riproduzione dell'Ideale) per quanto questa possa essere scarsamente normativa. Se non predicherai di Gesù, "predicherai" la disciplina di partito, o il bon ton borghese o la mentalità ultras (e proseguisce)...
Può sostuirlo, può far divenire Dio inconscio o logica razionale, ma non può ucciderlo.
Averlo ucciso ci ha reso paradossalmente meno liberi di quando c'era Lui a imporci come comportarci.
Perché la trascendenza è possibilità di realizzazione, mentre qui rischiamo di vivere credendo solo ai fatti realizzati, all'immanenza, credendo dunque impossibile tutto ciò che non è immanente, tutto ciò che non è già Realtà, tutto ciò che non è qui e ora realizzato (e qui ad Horkheimer e Lacan aggiungo Marcuse).
Questa è la traduzione della citazione precedente di Lacan: Se Dio è morto, allora NIENTE è lecito. Niente è possibile.
Perché il Grande Altro non sarà più trascendente, ma immanente. E tutto quello che parlerà con un'altra logica razionale, possibile a livello trascendente, risulterà impossibile a livello immanente e dunque semplicemente impossibile.
Che si tratti del Comunismo o del Paradiso, della possibilità di realizzare ciò che SEMBRA irrealizzabile o del Paese dei Balocchi.
C'è bisogno di un Dio esterno per poterlo sfidare come Soggetto, come Individuo.
Se Dio non c'è più e i limiti autoritari sono interiorizzati nei termini della Logica, l'Individuo si ritrova con meno libertà di quella che voleva conquistare quando ha ucciso Dio.
@carib: forse dovremmo definire cosa intendiamo per inconscio per avanzare nel discorso.
Perché per me inconscio non è definito dagli "affetti e rapporto con la realtà umana" ma è esattamente quel che l'individuo fa inconsapevolmente per rispondere ad una richiesta sociale di comportamento (il Simbolico di Lacan, gli archetipi di Jung e le tanto odiate pulsioni sessuali di Freud
).