Scusa Fat, ma perche' parli di Logica come sostituto di Dio?
Nel senso: forse un'elite di figure particolarmente istruite o colte se vuoi possono aver fatto questo passaggio, ma a livello di psicologia di massa non mi sembra.
Questo tuo discorso ( che poi è un po il discorso di Zizek ) mi fa pensare a due cose, cosi', istintivamente:
la campagna elettorale americana e il delitto Varani.
Entrambi gli eventi mi fanno pensare al fatto che Dio, inteso come Grande Altro è veramente morto, ma non mi pare sia stato sostituito dalla Logica, casomai dalla follia.
Chomsky parlava della grande depressione degli anni 30' e di come le condizioni materiali dell'epoca fossero di gran lunga peggiori di quelle attuali negli Usa, e pero' di come un sentimento di Speranza avesse pervaso l'intera nazione e avesse guidato la massa a ripartire da zero. L'esatto contrario del senso di isolamento, di paura, di rabbia cieca che sta guidando milioni di persone verso il fascismo di Trump.
E lo stesso caso Varani mi fa pensare a quello che dici tu sull'immanenza del Grande Altro, sulla ricerca di emozioni completamente slegata da qualsiasi pulsione ideale che invece prima, come dicevi tu, la sfida a Dio come Soggetto ti poteva dare.
Parlo di Logica razionale come sostituto di Dio perché è ciò che ne ha sostituito la funzione.
Non è Zizek ad affermarlo, ma la scuola di Francoforte (
Dialettica dell'Illuminismo e
L'uomo a una dimensione).
Zizek da parte sua sottolinea attraverso Lacan come questo passaggio al posto che liberare l'uomo ha interiorizzato le sue repressioni, producendo un cortocircuito tra il desiderio, che una volta liberato dalle catene divine muta in imperativo del Super-Io (
Godi!), e la repressione interiorizzata.
Una dinamica che puoi riscontrare in ambedue gli esempi che hai fatto.
Invece, tornando alla Logica razionale, riguarda tutt'altro che un'elite ristretta.
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La sensazione che a questo mondo non ci sia alternativa è frutto della Logica razionale (la quale determina i concetti sulla base della loro funzionalità e operatività concreta e attuale, escludendo quelli che non rispondono a tali criteri. Vedi Operazionismo di Bridgman);
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l'incapacità a concepire concetti dialettici e la necessità di riduzione degli stessi a unità coerenti di senso comune (non contraddittorie) è frutto della Logica razionale (che elimina il lato ambivalente dei concetti e assieme ad esso la potenzialità critica);
- la tendenza alla
concezione totalitaria della realtà, in cui l'evasione dalla logica razionale è nel migliore dei casi metafisica o arte (ossia parole futili o con un rapporto inferiore con la Verità rispetto alla Scienza), nel peggiore dei casi è vero e proprio tradimento o follia (vale anche per l'accusa di tradimento nella Russia Sovietica).
Insomma la Logica razionale non opera all'interno di un elite. tutt'altro.
Opera nel linguaggio di tutti i giorni, nei concetti base che adoperiamo, nella traduzione degli universali.
Opera nella progressiva semplificazione dei concetti, che concentrano al loro interno una quantità sempre minore di possibili interpretazioni, tendendo ad una. Se prima il concetto esprimeva una possibilità variegata ("Speranza" o "Amicizia" o "Potere" potevano significare X cose), questa possibilità tende a uno. E' un effetto della Logica razionale e del linguaggio matematico, anche se non ho lo spazio per spiegare come. E nel definire le possibilità espressive di un concetto definisce le possibilità applicative dell'essere umano. Non so se mi spiego sulla portata del discorso. La logica razionale rende impossibile quel che un tempo ritenevamo possibile.
Questo se da una parte ci ha liberato dall'Illusione, dall'altro ci ha liberato dalla Libertà di andare oltre l'esistente.
Espressioni quali "
cosa ci posso fare?", nella loro banalità, hanno dietro di sé un'intero regime logico.
Scusate la digressione, spero di essere stato chiaro. Non è esattamente un OT nella misura in cui affermo che la Logica Razionale ha sostituito nome e funzione di Dio.
Sbaglio o sei entrato con entrambi i piedi nell'idealismo Hegeliano ?
Il Dio di cui parli non é forse l'idea di Hegel ?
Non esattamente. L'Idea non ha carattere prescrittivo/normativo. Il Grande Altro si.
Inoltre, aspetto essenziale di differenza, il Grande Altro è storicamente determinato, è un "prodotto" umano, in una qualche misura è materiale. L'Idea è tutto l'opposto.