In realtà mi riferisco espressamente a Picasso o ai geni come lui e non al fenomeno artistico in generale (tantè che ho fatto la distinzione con Guttuso). Cmq sai meglio di me a proposito di "incomprensione" cosa ha dovuto vivere Van Gogh, un altro genio.
Non penso di essere d'accordo, sempre pensando a Van Gogh. Il suo linguaggio artistico è stato percepito (e non recepito...) come tale molti anni dopo la sua morte. Altra affinità che proprio mi sfugge è quella tra il linguaggio artistico e quello scientifico. Sì, d'accordo una scoperta scientifica o una nuova teoria, come un'opera d'arte tipo Les Demoiselles rompono gli schemi ed esprimono un linguaggio nuovo e universale. Ma la codifica di questo linguaggio è uguale ovunque nel caso della scienza, mentre è individuale nel caso dell'arte. Ciascuno reagisce a modo suo davanti alla Notte stellata mentre tutti reagiamo allo stesso modo di fronte alla Relatività (o la capiamo o non la capiamo ).
Capovolgerei la questione: esistono casi di artisti incompresi dai contemporanei e poi rivalutati (perche', mutato il "paradigma", finalmente compresi) dai posteri, come pure artisti valutati "geniali" dai contemporanei e poi dimenticati; e poi magari riscoperti secoli dopo (Caravaggio era praticamente ignorato nell'800).
Casi e fattispecie ce ne sono infiniti, non credo sia possibile definire "oggettivamente" I grandi artisti dai "mestieranti": magari tra 200 anni Guttuso sara' adorato e Picasso dimenticato...
Quello che mi sento di escludere assolutamente e' la categoria del "genio" (come pure dell'ispirazione): concetto religioso e ottocentesco, che allude a un'idea di artista-profeta molto lontana dalla realta'.
Eco raccontava sempre una storia sul poeta Lamartine (romantico) c'era una poesia che Lamartine sosteneva avere scritto improvvisamente, a seguito di un'ispirazione improvvisa, in una notte di tempesta con tuoni e fulmini.
Dopo morto, ne hanno trovate nel cassetto 40 versioni...
Ecco, l'arte e' molto piu' simile alla scienza di quanto si creda, dal punto di vista dell'autore. Il genio e' roba per "credenti", direi...