IMHO.
La spiritualità non esiste perché non esiste l'oggetto della spiritualità.
Il mondo invisibile di ogni essere umano è fatto di vitalità, di affetti, di pensiero non cosciente, di consapevolezza di sé.
Esiste ed è ben "concreta" l'affettività umana, che, in quanto tale, è l'essenza e la benzina dei rapporti interumani.
Esiste, ed è ben concreto, il pensiero non cosciente cioè le immagini dei sogni e la fantasia che portano con sé.
Esiste ed è ben concreta l'immagine interna cioè la consapevolezza che ciascuno di noi ha di sé e delle proprie esigenze. Se non ci fosse, se la si perde, potrebbero esser tazzi amari, perché questa "consapevolezza" è la 'spina dorsale' della nostra identità. Lo stesso vale per gli affetti e i sogni. La loro perdita è la conseguenza della perdita di vitalità.
La ragione è molto utile: serve per garantire e garantirsi la soddisfazione dei bisogni ma soprattutto per fermarsi al semaforo rosso quando è rosso e per ripartire quando è verde. Tuttavia è meglio che non si occupi di realtà umana perché in questo - se va bene - è segaiola e astratta quanto il pensiero religioso. Se va male, la logica razionale sfocia nel nazismo, nell'integralismo religioso e affini.
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